Gennaio 2025 - Volume XLIV - numero 1
Vaccinare
1UOC di Pediatria di Comunità, Ravenna, Faenza e Lugo, AUSL della Romagna
2UOC di Igiene e Sanità Pubblica, Ravenna;3UOC di Consultori, Familiari, Ravenna, Faenza e Lugo, AUSL della Romagna
4UOC di Ostetricia e Ginecologia, Ravenna e Lugo, AUSL della Romagna
5UOC di Pediatra e Neonatologia, Ravenna, Faenza e Lugo, AUSL della Romagna, Dipartimento Scienze Mediche e Chirurgiche (DIMEC), Università di Bologna
Indirizzo per corrispondenza: federico.marchetti@auslromagna.it
Key words: Whooping cough, Influenza, Vaccination, Pregnancy
Whooping cough is a highly contagious bacterial infection primarily affecting the respiratory system, leading to severe coughing, particularly in infants under one year of age. These infants face significant risks for serious complications, including pneumonia and neurological damage. While adults may show mild symptoms, they can still spread the disease. Vaccination has greatly reduced whooping cough cases, but periodic outbreaks occur due to waning immunity from both infection and vaccination. To protect newborns, it is crucial for pregnant women to receive the acellular diphtheria-tetanus-pertussis (dTPa) vaccine during the third trimester, ideally between weeks 27 and 32, facilitating the transfer of maternal antibodies to the baby. However, recent statistics show that only about 50% of pregnant women in Italy are vaccinated, with notable disparities based on age and education. The dTPa vaccination significantly reduces the risk of severe whooping cough in infants, as the disease can lead to high hospitalization rates and is potentially fatal. Furthermore, the influenza vaccine is recommended during pregnancy to protect both mothers and children from severe illness. This article aims to raise awareness about the importance of vaccination against whooping cough and influenza during pregnancy, emphasizing that successful immunization requires a collective effort from the entire community to protect vulnerable populations, particularly newborns.
La pertosse è un'infezione batterica altamente contagiosa che colpisce principalmente l'apparato respiratorio, provocando tosse grave, in particolare nei neonati di età inferiore a un anno. Questi neonati affrontano rischi significativi di gravi complicazioni, tra cui polmonite e danni neurologici. Gli adulti anche mostrando sintomi lievi, possono comunque diffondere la malattia. La vaccinazione ha notevolmente ridotto i casi di pertosse, ma si verificano epidemie periodiche a causa della diminuzione dell'immunità sia dall'infezione che dalla vaccinazione. Per proteggere i neonati, è fondamentale che le donne incinte ricevano il vaccino acellulare contro difterite-tetano-pertosse (dTPa) durante il terzo trimestre, idealmente tra la 27a e la 32a settimana, facilitando il trasferimento degli anticorpi materni al bambino. Tuttavia, statistiche recenti mostrano che solo circa il 50% delle donne incinte in Italia è vaccinato, con notevoli disparità in base all'età e all'istruzione. La vaccinazione dTPa riduce significativamente il rischio di pertosse grave nei neonati, poiché la malattia può portare ad alti tassi di ospedalizzazione ed è potenzialmente fatale. Inoltre, il vaccino antinfluenzale è raccomandato durante la gravidanza per proteggere sia le madri che i bambini da gravi malattie. Questo articolo mira a sensibilizzare sull'importanza della vaccinazione contro la pertosse e l'influenza durante la gravidanza, sottolineando che un'immunizzazione di successo richiede uno sforzo collettivo da parte dell'intera comunità per proteggere le popolazioni vulnerabili, in particolare i neonati.
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