Novembre 2024 - Volume XLIII - numero 9

Medico e Bambino


L'esperienza che insegna

Oltre la diagnosi: quale ruolo per il pediatra nei casi di maltrattamento?

Marta Adavastro1, Laura Ocello1, Alessandra Lazzerotti1, Andrea Biondi1.2

1Clinica Pediatrica, Fondazione IRCCS “San Gerardo dei Tintori”, Monza
2Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Università di Milano-Bicocca

Indirizzo per corrispondenza: m.adavastro@campus.unimib.it

Beyond diagnosis: what is the paediatrician’s role in child abuse cases?

Key words: Child abuse, Infancy rights, Report to the Judicial Authority

Child abuse is a persistent and serious problem, even though children are regarded as individuals with full rights. Indeed, the protection of minors has been recognized and defined in its many forms since 1989 by the Convention on the Rights of the Child adopted by the General Assembly of the United Nations. The paediatrician, both in hospitals and in family practice, is one of the main figures in the protection of the child and in the detection not only of organic disorders, but also of possible physical and psychological abuse. It is often difficult to recognize environmental and relational conditions that put a child’s healthy growth at risk, especially when the encounter between paediatrician and patient takes place in emergency situations and without obvious signs of abuse. Therefore, it is not surprising that medical personnel report few cases, considering the responsibility and potential consequences of reporting to the Judicial Authority. The described case invites to reflect on the delicate role of the paediatrician in case of child abuse and on the internal and external pathways that must be established so that the paediatrician does not feel isolated and without reference points when taking the difficult decision to make a report. The welfare of the child must be the primary goal of paediatric care.

Il maltrattamento sui minori è un persistente grave problema della nostra società, malgrado i bambini siano considerati individui con pieni diritti. Infatti, dal 1989, la tutela dei minori è stata riconosciuta e declinata nelle sue plurime forme attraverso la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il Pediatra, ospedaliero e di famiglia, rimane una delle figure principali di tutela dell’infanzia e di riconoscimento non solo di malesseri organici, ma anche di possibili maltrattamenti, fisici e psicologici. È spesso difficile individuare condizioni ambientali e relazionali a rischio per la sana crescita di un bambino, soprattutto quando l’incontro pediatra-paziente avviene in contesti di urgenza e in assenza di segni evidenti di maltrattamento. Pertanto, non stupisce che le segnalazioni da parte del personale medico siano minoritarie, anche in considerazione delle responsabilità e delle potenziali conseguenze che derivano dalla segnalazione all’Autorità Giudiziaria. Il nostro caso invita a riflettere sul delicato ruolo del Pediatra in situazioni di maltrattamento sui minori e sui percorsi intra- ed extra-ospedalieri che devono essere costruiti affinché non ci si senta isolati e senza riferimenti nella scelta gravosa di effettuare una segnalazione. Il benessere del minore deve rimanere il primo obiettivo di cura del Pediatra.

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Adavastro M, Ocello L, Lazzerotti A, Biondi A.
Oltre la diagnosi: quale ruolo per il pediatra nei casi di maltrattamento?
Medico e Bambino 2024;43(9):585-587 DOI: https://doi.org/10.53126/MEB43585


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