Giugno 2022 - Volume XLI - numero 6

Medico e Bambino


L'esperienza che insegna

Quando la malaria tarda a farsi riconoscere: un’infezione da Plasmodium ovale

Ilaria Polenzani1,2, Lucrezia Lisco1,2, Mariarosaria Cozzolino1, Stefania Casolari3, Stefania Valenti4, Simone Fontijn1, Andrea Uva1, Federico Marchetti1

1UOC di Pediatria e Neonatologia, Ospedale di Ravenna, AUSL della Romagna
2Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Ferrara
3UOC di Malattie Infettive, 4UOC di Patologia Clinica, Ospedale di Ravenna, AUSL della Romagna

Indirizzo per corrispondenza: federico.marchetti@auslromagna.it

Hidden malaria: a clinical case of Plasmodium ovale infection

Key words: Malaria, Plasmodium ovale, Diagnosis, Treatment, Case report

Plasmodium ovale is a cause of non-falciparum malaria infection that is endemic in tropical Western Africa. The life cycle of Plasmodium ovale includes hypnozoites, which are dormant stages in the liver. These stages can be reactivated after weeks, months, or years from the initial infection, causing disease relapse. This paper reports the case of a female adolescent who presented with high fever and abdominal pain. The girl was referring to a single travel to Nigeria 4 years ago. On that occasion she showed short-term gastrointestinal symptoms, without fever. The blood test revealed thrombocytopenia (76,000/µl) and she was unexpectedly diagnosed with ma-laria through blood smear. Considering the geographical area of her previous travel, a parasitemia by Plasmodium ovale was suspected. The diagnosis was soon confirmed by the positivity of the PCR. The literature describes some cases of recrudescence of the infection from the first episode. The diagnosis of Plasmodium ovale malaria can be challenging because of its possible delayed presentation.

Plasmodium ovale è una causa di infezione da malaria non-falciparum che è endemica nell'Africa occidentale tropicale. Il suo ciclo vitale comprende gli ipnozoiti, che sono sporozoiti dormienti nel fegato che possono essere riattivati dopo settimane, mesi o anni dall'infezione iniziale, causando una ricaduta della malattia. Questo articolo riporta il caso di un'adolescente che presentava febbre alta e dolore addominale. La ragazza riferiva un singolo viaggio in Nigeria 4 anni prima e in quell'occasione aveva mostrato sintomi gastrointestinali a breve termine, senza febbre. L'esame del sangue ha rivelato una trombocitopenia (76.000/µl) e le è stata inaspettatamente diagnosticata la malaria attraverso uno striscio di sangue. Considerando l'area geografica del suo precedente viaggio, si sospettava una parassitemia da Plasmodium ovale. La diagnosi è stata presto confermata dalla positività della PCR. La letteratura descrive alcuni casi di recrudescenza dell'infezione dal primo episodio. La diagnosi di malaria da Plasmodium ovale può essere difficile a causa della sua possibile presentazione ritardata.

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Polenzani I, Lisco L, Cozzolino M, Casolari S, Valenti S, Fontijn S, Uva A, Marchetti F.
Quando la malaria tarda a farsi riconoscere: un’infezione da Plasmodium ovale
Medico e Bambino 2022;41(6):381-385 DOI: https://doi.org/10.53126/MEB41381


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