Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Novembre 2005 - Volume VIII - numero 9
M&B Pagine Elettroniche
Caso Clinico Interattivo
Un
lattante distrofico
1 Clinica
Pediatrica, IRCCS Burlo Garofolo, Trieste
2
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica, IRCCS Burlo Garofolo, Trieste
3 U.O di
Radiologia, IRCCS Burlo Garofolo, Trieste
Indirizzo
per corrispondenza: lorenzo.calligaris@inwind.it
La
sensibilità dell'ecografia nella diagnosi della stenosi
ipertrofica del piloro si aggira attorno al 95%, ma può
arrivare al 100% se eseguita da un radiologo esperto; i criteri
diagnostici includono uno spessore maggiore di 4 mm ed una lunghezza
del canale pilorico maggiore di 14 mm. In aggiunta ad un ispessimento
della parete muscolare, l'ecografia può anche evidenziare la
presenza di una mucosa compressa e ridondante che concorre a
determinare un ostacolo al passaggio degli alimenti attraverso il
lume del canale pilorico irrigidito. E' buona regola, se possibile,
eseguire l'indagine lontano dal pasto, per valutare il residuo
gastrico, segno di difficile svuotamento. Un sottile alone ipoecogeno
che circonda la parete gastrica può essere segno di edema
sottosieroso, segno di iniziale sofferenza.
Una radiografia con mezzo di contrasto non è in genere necessaria e verrà riservata ai casi in cui l'ecografia non risulta dirimente (4). Ovviamente sarà la clinica a dare una forte indicazione diagnostica grazie alla storia (vomito persistente e scarsa crescita).
Una volta confermata la diagnosi e corrette le eventuali alterazioni elettrolitiche e dell'equilibrio acido-base, il trattamento prevede l'esecuzione di una pilorotomia extramucosale. L'approccio chirurgico può essere effettuato sia per via classica che per via laporoscopica, approccio che consentire in alcune occasioni una riduzione dei tempi di recupero, senza un sostanziale aumento delle complicanze e dei costi (5-8). I tempi dell'alimentazione post-intervento, in accordo con recenti segnalazioni, sembrano indirizzare verso una rialimentazione “ad libitum” precoce (dopo le prime 4 ore) (9-11). L'uso dell'atropina nella stenosi ipertrofica del piloro (12) al momento non appare ancora sovrapponibile, sia in termini di efficacia e che di rapidità di risoluzione del quadro, rispetto al “classico” approccio chirurgico.
La bambina è stata sottoposta ad intervento di pilorotomia extramucosale con accesso ombelicale (Figura 3). Nei giorni successivi all'intervento, con una progressiva reintroduzione dell'alimentazione, abbiamo assistito ad un recupero ponderale soddisfacente e ad un progressivo miglioramento delle condizioni generali.
Una radiografia con mezzo di contrasto non è in genere necessaria e verrà riservata ai casi in cui l'ecografia non risulta dirimente (4). Ovviamente sarà la clinica a dare una forte indicazione diagnostica grazie alla storia (vomito persistente e scarsa crescita).
Una volta confermata la diagnosi e corrette le eventuali alterazioni elettrolitiche e dell'equilibrio acido-base, il trattamento prevede l'esecuzione di una pilorotomia extramucosale. L'approccio chirurgico può essere effettuato sia per via classica che per via laporoscopica, approccio che consentire in alcune occasioni una riduzione dei tempi di recupero, senza un sostanziale aumento delle complicanze e dei costi (5-8). I tempi dell'alimentazione post-intervento, in accordo con recenti segnalazioni, sembrano indirizzare verso una rialimentazione “ad libitum” precoce (dopo le prime 4 ore) (9-11). L'uso dell'atropina nella stenosi ipertrofica del piloro (12) al momento non appare ancora sovrapponibile, sia in termini di efficacia e che di rapidità di risoluzione del quadro, rispetto al “classico” approccio chirurgico.
La bambina è stata sottoposta ad intervento di pilorotomia extramucosale con accesso ombelicale (Figura 3). Nei giorni successivi all'intervento, con una progressiva reintroduzione dell'alimentazione, abbiamo assistito ad un recupero ponderale soddisfacente e ad un progressivo miglioramento delle condizioni generali.
Bibliografia
1. Balsamo A, Cicognani A. Sindrome adreno-genitale congenita da deficit di 21-idrossilasi. Medico e Bambino 2005;24:293-301
2. Barbara K. Burton. Inborn Errors of Metabolism in Infancy: A Guide to Diagnosis. Pediatrics. 1998;102(6):E69.
3. Nelson Textbook of Pediatrics. 17th edition. W.B Saunders Company, 2004:1229-31.
4. Marta Hernanz-Schulman. Infantile Hypertrophic Pyloric Stenosis. Radiology 2003;227(2):319-31.
5. Yagmuriu A, Barnhart DC, Vernon A, Georgeson KE, Harmon CM. Comparision of the incidence of complications in open and laparoscopic pylorotomy: a concurrent single institution series. J Pediatr Surg 2004; 39(3):292-6
6. van der Bilt JD, Kramer WL, van der Zee DC, Bax NM. Laparoscopic pylorotomy for hypertrophic pyloric stenosis: impact of experience on the results in 182 cases. Surg Endosc 2004;18(6):907-9
7. Hall NJ, Van der Zee J, Tan HL, Pierro A. Meta-analysis of laparoscopic versus open pylorotomy. Ann Surg 2004;240(5):774-8
8. Kim SS, Lau ST, Lee SL, Schaller R Jr, Healey PJ, Ledbetter DJ, Sawin RS, Waldhausen JH. Pylotomy: a comparision of laparoscopic, circumbilical and right upper quadrant operative techineques. J Am Coll Surg 2005;201(1):66-70
9. Garza JJ, Morash D, Dzakovic A, Mondschein JK, Jaksic T. Ad libitum feeding decreases hospital stay for neonates after pylorotomy. J Pediatr Surg 2002;37(3):493-5
10. van der Bilt JD, Kramer WL, van der Zee DC, Bax NM. Early feeding after laparoscopic pylotomy: the pros and the cons. Surg Endosc 2004;18(5):746-8.
11. Kretz, Wafta J, Sapin E. Our experience in “ad libitum” feeding after pylorotomy (review of 97 cases). Arch Pediatr 2005;12(2):128-33
12. Kawahara H, Imura K, Nishikawa M, Yagi M, Kubota A. Intravenous atropine treatment in infantile hypertophic pyloric stenosis. Arch. Dis. Child. 2002;87;71-74
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