Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

Dicembre 2025 - Volume XXVIII - numero 10

M&B Pagine Elettroniche

I Poster degli specializzandi

Il cuore si sciocca dopo vomito incoercibile: quando allarmarsi?

Virginia Santarpia1, Emma Acampora2, Emma Coppola2, Marialuisa D’Arco2, Daniela Coppola2, Roberto Cinelli2

1Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università “Federico II”, Napoli
2UOC di Pediatria, OORR Area Stabiese, ASL Napoli 3 sud, Castellammare di Stabia

Indirizzo per corrispondenza: vir.santarpia@utlook.it

Il vomito è un comune sintomo di accesso in Pronto Soccorso (PS) pediatrico. Esso può essere causato da un ampio spettro di patologie. Nella maggior parte dei casi ha origine infettiva. La sua associazione a distress respiratorio deve far considerare altre cause che possono portare a scompenso, tra queste ricordiamo la miocardite, spesso a causa infettiva, che può presentarsi anche in forma fulminante con insufficienza cardiaca a esordio acuto. Negli ultimi mesi si è assistito a un aumento di casi di miocardite fulminante, in particolare in associazione a infezione da parvovirus1,2 e Mycoplasma.

Caso clinico

Bambino di 17 mesi giunge in PS per svariati episodi di vomito incoercibile con impossibilità a trattenere liquidi, dopo 3 giorni di febbre. All’ingresso presenta lieve abbattimento, apiressia, idratazione ai limiti; attività cardiorespiratoria regolare, eccetto una lieve polipnea. Pratica ondansetron im e per peggioramento della polipnea con comparsa di distress respiratorio pratica anche broncodilatatore con distanziatore e cortisonico im. I prelievi d’urgenza risultano normali; all’EAB arterioso si riscontra acidosi metabolica compensata, con lattati 10 mmol/l. Presenta un rapido peggioramento con perdita di coscienza, cianosi, desaturazione e aumento del distress respiratorio, disidratazione. Si reperisce accesso intraosseo e si praticano boli di fisiologica nel sospetto di shock ipovolemico. Date le condizioni viene trasferito in centro di III livello dove si pone diagnosi di shock cardiogeno per riscontro all’ecodoppler cardiaco di ridotta frazione di eiezione (FE circa 20%). La diagnosi finale è miocardite fulminante associata a infezione di Mycoplasma. Il piccolo presenta successivamente arresto cardiaco ripreso con defibrillatore, trasferito in Cardiologia in circolazione extracorporea per circa 20 giorni con successivo exitus.

Conclusioni

Il caso ci insegna che in un bambino con vomito e febbre da vari giorni bisogna focalizzarsi su alcuni segni di allarme, quali associazione a distress respiratorio e acidosi metabolica con iperlattacidemia, per identificare più rapi-damente un bambino che può giungere in equilibrio clinico ma può degenerare da un momento all’altro per shock cardiogeno in miocardite. Bisogna conoscere e pensarci per accelerare la diagnosi e intervenire rapidamente sulla causa.

Bibliografia

  1. Keramari S, Poutoglidis A, Chatzis S, Keramaris M, Savopoulos C, Kaiafa G. Parvovirus B19-Associated Myocarditis: A Literature Review of Pediatric Cases. Cu-reus 2022;14(1):e21726. DOI: 10.7759/cureus.21726.
  2. Poeta M, Moracas C, Calò Carducci FI, et al; Pe-diatric INF-ACT Network Study Group; Collaborators of the Paediatric INF-ACT Network Study Group. Outbreak of paediatric myocarditis associated with parvovirus B19 infection in Italy, January to October 2024. Euro Surveill 2024;29(48):2400746. DOI: 10.2807/1560-7917.ES.2024.29.48.2400746.

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