Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

Giugno 1999 - Volume II - numero 6

M&B Pagine Elettroniche

Pediatria per l'ospedale

Le ustioni del bambino
(Parte seconda)
Giovanni Grisolia
Responsabile del Centro Ustioni Pediatrico Regionale dell'Azienda Meyer

L'importanza della prevenzione
L'ustione grave, anche se ben curata e guarita senza cicatrici invalidanti, lascia sempre un segno indelebile nel corpo e nella psiche del piccolo paziente. Talvolta poi le cicatrici possono provocare dei danni estetici permanenti che nemmeno le tecniche più sofisticate della chirurgia plastica, almeno fino ad ora, sono capaci di cancellare del tutto. Da qui l'importanza che ha nel campo delle ustioni la prevenzione.
Nel campo specifico delle ustioni dell'infanzia l'epidemiologia ci dice che la maggior parte degli incidenti che le provocano si verificano in casa, soprattutto in cucina, nei bambini più piccoli che si ustionano soprattutto con i liquidi bollenti con un meccanismo di rovesciamento dall'alto.
La dinamica di questi incidenti è chiaramente ripetitiva, spesso banale e quindi prevedibile e prevenibile, qualora la gente avesse una buona conoscenza delle situazioni a rischio di ustione, e prendessero le relative precauzioni.

L'azione preventiva deve essere essenzialmente di tipo primario e basarsi su 4 capisaldi:
1.Educazione sanitaria alla popolazione sui rischi di ustione in età pediatrica.
Essa permette di far conoscere la dinamica degli incidenti più comuni così da far porre attenzione ai pericoli di ustione, almeno più frequenti, e insegnare tutti i mezzi necessari per evitarli (vedi i consigli riportati più sotto)
Tale insegnamento non deve essere limitato agli adulti, ma deve essere esteso alla popolazione infantile dal momento in cui il bambino sia capace di comprendere e possa utilizzare l'informazione per salvaguardarsi dagli eventuali pericoli che si presentino in qualsiasi ambiente egli venga a trovarsi.
Questa opera educativa deve raggiungere la gente attraverso vari canali:
a) pubblicazioni
b) mass media
c) scuola
d) medici di base.
Per essere efficace, essa, però, deve essere necessariamente ripetuta frequentemente nel tempo.

2. Sorveglianza attenta dei bambini in particolare quando stanno in casa, evitando soprattutto che soggiornino in cucina quando si prepara da mangiare. La sorveglianza dovrà essere maggiore quando i bambini non si trovano in casa propria perché possono capitare in ambienti non protetti con insidie a loro sconosciute.

3. Disponibilità di luoghi dove i bambini possano giocare senza pericolo

4. Impegno a stimolare l'industria a fabbricare prodotti sicuri, in particolare indumenti con tessuti ignifughi ed elettrodomestici dotati di congegni che rendano impossibile o difficile il verificarsi di incidenti da ustione.


Consigli per la prevenzione delle ustioni

a) Consigli Generici
1) Far giocare i bambini in luoghi dove non vi siano possibilità di rischio.
2) Non far usare al piccolo il girello o altrimenti tenere il bambino sotto stretta sorveglianza quando lo usa. Il girello dà all'adulto un falso senso di sicurezza, mentre il bambino ha la piena libertà di raggiungere qualsiasi pericolo!
3) Usare tovaglie che non sporgano dal margine della tavola perché il bambino piccolo le può tirare facendo rovesciare ciò che vi è sopra.
4) Regolare lo scaldabagno a una temperatura massima di 50° che non ustioni i bambini che aprano inavvertitamente il rubinetto dell'acqua calda.
5) Predisporre comunque dispositivi che permettano l'uscita dell'acqua calda già miscelata con acqua fredda
6) Usare recipienti difficilmente rovesciabili
7) Non lasciare recipienti con liquidi bollenti alla portata dei bambini e comunque vicini ai bordi dei mobili rendendo più facile il loro rovesciamento
8) Non servire ai bambini liquidi caldi finché un sorvegliante non sia loro accanto.
9) Non lasciare recipienti con acqua calda o il ferro da stiro per terra, essi sono oggetti che attirano la curiosità dei bambini.
10) Usare il ferro da stiro con attenzione tenendo lontani i bambini.
11) Impiantare il dispositivo "salvavita" e usare le prese di corrente di sicurezza ben fissate alla parete in modo che il bambino non le stacchi.
12) Evitare l'uso di prolunghe elettriche.
13) Controllare periodicamente l'integrità di fili elettrici e prese elettriche e la funzionalità del dispositivo "salvavita"
14) Non tenere i cordoni elettrici degli elettrodomestici alla portata dei bambini o usare, quando possibile, cordoni corti, o elettrodomestici corredati di cordoni a scomparsa.
15) Proteggere il bambino dal contatto con stufe ed ogni altra fonte di calore
16) Usare indumenti con tessuti non infiammabili.
17) Tenere fiammiferi ed accendini al di fuori della portata del bambino.
18) Mettere un'efficiente barriera intorno al caminetto.
19) Non spruzzare liquidi infiammabili sul fuoco; questa è una delle imprudenze più gravi anche per gli adulti; il farlo insegna al piccolo un gioco molto attraente, ma spesso anche tragico!
20) Fare usare solo in presenza di adulti e con estrema prudenza petardi e fuochi artificiali sicuri e consentiti.

b) Consigli per combattere altri pericoli presenti nella cucina
1) Sorvegliare attentamente i bambini mentre sono in cucina o tenerli lontano da essa: la cucina è l'ambiente della casa più rischioso per gli incidenti da ustione.
2) Fissare al muro la cucina e il suo coperchio altrimenti possono ribaltarsi facilmente.
3) Tenere le pentole sui fornelli più interni , facendo attenzione che i manici delle pentole non sporgano dal margine della cucina e quindi siano meno alla portata dei bambini.
4) Non usare pentole a pressione.
5) Utilizzare delle barriere di protezione intorno ai fornelli in modo che il bambino non possa toccarli.
6) Usare forni con vetri atermici e posizionati in alto.
7) Impedire una facile apertura dello sportello del forno.
8) Fare attenzione ai forni a microonde: scaldano il contenuto, ma non il contenitore per cui possiamo essere ingannati sul reale calore dell'alimento all'interno che potrebbe essere molto caldo.
9) Versare i cibi e le bevande nelle stoviglie e nel biberon quando sono tiepidi prima di presentarli al bambino.

c) Consigli per combattere altri pericoli presenti nel bagno
1) Sorvegliare attentamente i bambini mentre sono nel bagno; esso è, dopo la cucina, l'ambiente domestico più rischioso per gli incidenti da ustione
2) Non lasciare mai solo il bambino nella vasca da bagno o nella doccia.
3) Non usare l'asciugacapelli, altri elettrodomestici o apparecchi radio vicino all'acqua o in luoghi umidi.

Non deve essere trascurata la prevenzione secondaria delle ustioni, imperniata sull'insegnamento di un soccorso corretto, tempestivo ed efficace al momento dell'incidente che permette di limitare il danno una volta che l'ustione si sia verificata.
Il primo soccorso si basa essenzialmente sull'allontanamento dell'agente ustionante (spegnimento delle fiamme, rimozione degli indumenti impregnati di liquido ustionante...) e nelraffreddamento prolungato della zona ustionata.
Per quanto riguarda la tempestività nell'attuare il soccorso deve essere chiaro che anche pochi secondi di ritardo possono fare la differenza. Per quanto riguarda l'efficacia questa è raggiunta se il raffreddamento è stato sufficientemente prolungato (15-30 minuti).
Purtroppo la nostra esperienza ci conferma che ancora oggi le persone non hanno chiare nozioni sul soccorso all'ustionato e che, mentre l'allontanamento dell'agente ustionante è istintivo e quindi quasi sempre attuato, è soprattutto sconosciuta ad una larga parte della popolazione la necessità inderogabile di raffreddare subito e per molti minuti l'area ustionata.

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G. Grisolia. Le ustioni del bambino (Parte seconda). Medico e Bambino pagine elettroniche 1999;2(6) https://www.medicoebambino.com/?id=OS9906_10.html