Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Settembre 1999 - Volume II - numero 7
M&B Pagine Elettroniche
Ortopedia per il pediatra
Piede
torto: equino-varo-supinato
Divisione
di Ortopedia infantile , IRCCS 'Burlo-Garofolo', Trieste

fig.1

fig.2
E' il
tipo più comune di piede torto (vedi fig.1 e 2) . E' una
deformità complessa, difficile da correggere, con tendenza
alle ricadute. Al pediatra spetta la prima diagnosi, la prima
valutazione, e spesso anche la comunicazione della diagnosi e della
prognosi: è una cosa che dovrebbe essere in grado di fare,
almeno orientativamente.
Valutazione
Ci sono 4
distinte componenti da considerare per il programma correttivo:
equinismo, varismo, adduzione, cavizzazione. Il goal del trattamento
è quello di ottenere un piede plantigrado, non doloroso,
cosmeticamente accettabile, con buona mobilità e funzionalità,
che non richieda scarpe ortopediche.
L'esame
del piede, nel neonato, deve comportare la valutazione della
morfologia, della presenza di pliche cutanee, della allungabilità,
della attività muscolare, ma specialmente della riducibilità.
E'
soprattutto la valutazione della riducibilità che offre un
ottimo criterio prognostico; più rigido è il piede, più
difficle è da correggere in via conservativa (e più si
prospetta, quindi, la necessità di intervento chirurgico).
Classificazione
Si
distinguono 3 gradi di piede torto:
1) il
piede torto di 1° grado: l'equinismo, il varismo e la supinazione
sono modeste. Il varismo e la supinazione sono completamente
correggibili, mentre l'equinismo si corregge a non più del 90%
(>40% di riducibilità)
2) piede
torto di 2° grado: sia l'eqinismo che il varismo che la
supinazione sono solo parzialmente correggibili (20-40% di
riducibilità)
3) piede
torto di 3° grado: le tre deformità presentano un grado di
riducibilità modesto
Trattamento
Dalla
nascita fino al 3° mese di vita il trattamento del piede torto
idiopatico consiste nelel manipolazioni, alternate a correzione con
gambaletti in plastica semirigida.
Dopo i 3
mesi è possibile continuare la correzione con i tutori tipo
Clubax (fig.3 e 4)

fig.3

fig.4
Nel
piede torto di 1° grado, quest'ultima sarà la terapia
di scelta e la correzione ortesica verrà proseguita fino a
correzione completa della deformità
Nel
piede torto di 2° grado, alla fine del 3° mese, è
consigliabile la correzione chirurgica che consiste nell'allungamento
del tendine d'Achille con capsulotomia della articolazione
sottoastragalica e dell'astragalo-tibiale allargata, apparecchio
gessato di arto inferiore con cosciale per 3 settimane, e
successivamente con gambaletto.
Il
trattamento con tutori tipo Clubax completerà e stabilizzerà
la correzione.
Nel
piede torto di 3° grado, l'intervento è più
complesso: allungamento del tendine d'Achille, capsulotomia
posteriore, allungamento dei tendini mediali, (tibiale posteriore,
flessore breve delle dita, flesore proprio dell'alluce), capsulotomia
della articolazione sottoastragalica e della medio-tarsica, con
eventuale correzione a livello del tibiale anteriore quando esista
una inserzione anomala.
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