Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Gennaio 1999 - Volume II - numero 1
M&B Pagine Elettroniche
Il punto su
Le
craniosinostosi, viste dal pediatra
*Dipartimento
di Pediatria - Università di Firenze
**Sez.
di Neurochirurgia Pediatrica - Azienda spedaliera Meyer, Firenze
Capita
abbastanza spesso al pediatra di riscontrare durante la visita di un
bambino nei primi mesi di vita un'asimmetria della testa. Per prima
cosa il pediatra guarda attentamente la testa dei genitori, per
scoprire se uno di essi non presenti una deformazione simile a quella
del bambino che sta visitando. Poi procederà alla misurazione
della circonferenza della testa, come in ogni altro bambino, e infine
riporterà il dato riscontrato sul grafico della circonferenza
cranica, a seconda del sesso e dell'età.
Nel
frattempo porrà le prime diagnosi differenziali, che vengono
ricordate in ordine di frequenza:
1)deformità della testa, in seguito alla posizione che il
bambino usa tenere comunemente quando sta sdraiato: si tratta in
generale di deformità caratterizzate da un appiattimento e
quindi dalla perdita della rotondità del capo, per lo più
in sede parieto-occipitale, da un lato (quasi sempre il destro) o
dall'altro; palpatoriamente in corrispondenza dell'appiattimento, con
una certa frequenza, si riscontra craniotabe (rachitica ?), di entità
diversa. Una volta che si sia creato un piccolo appiattimento, la
posizione sdraiata, tenuta costantemente dal bambino dei primi mesi
di vita, farà sì che quando egli ruoterà la
testa, finirà su quell'appiattimento, rendendolo sempre più
evidente. A volte è tutta l'emifaccia da un lato che viene
spostata in avanti, come si evidenzia guardando dall'alto il
perimetro della testa, in questo caso può mancare
l'appiattimento, per cui il cranio, pur essendo non corrispondente da
un lato e dall'altro, presenta le sue curvature normali. Di recente è
stato osservato un aumento di queste deformazioni, da quando, per
evitare il rischio di una SIDS, i lattanti vengono tenuti a dormire
in posizione supina.
2)cefaloematoma (tumefazione fluttuante, che si arresta in
corrispondenza delle suture, richiede molti giorni o settimane per
scomparire, può andare incontro anche a ossificazione) e
tumore da parto (edematoso, spesso con lesioni della cute
superficiale, in corrispondenza del segmento presentato, non fluttua,
scompare in qualche giorno)
3)deformazioni della testa, legate alla posizione fetale,
scompaiono in qualche settimana
4)craniosinostosi (CS) semplice, che sarà l'argomento
di questo trattazione.
5)sinostosi complessa cranio-facciale, cui verrà fatto
cenno successivamente
6)deformazioni delle ossa del cranio, in corso di malattie del
metabolismo e nelle anemie croniche: come nelle mucopolisaccaridosi e
nella talassemia; si tratta di situazioni molto rare
7)frattura depressa del cranio, in seguito a un trauma,
fortunatamente molto rara
La
diagnosi differenziale, nei casi dubbi, è completata dallo
studio radiografico del cranio, che quando non si tratta di
craniosinostosi, mostra la pervietà di tutte le suture.
L'interesse
del pediatra per le craniosinostosi, deriva dal fatto che quando vi
sia la chiusura prematura di più di una sutura, le conseguenze
non sono solo cosmetiche, ma possono portare a un aumento della
pressione endocranica, a perdita della visione e a lungo andare
possono interessare lo sviluppo neuro-motorio e le relazioni
sociali.
Per prima
cosa è necessario suddividere le CS in due grandi gruppi:
a) le
craniosinostosi primitive, nelle quali la saldatura precoce della
sutura si verifica, senza alterazioni del cervello e senza la
presenza di malattie metaboliche. Esse si verificano quasi sempre per
cause genetiche (spesso uno dei familiari ha una forma del cranio
simile) e si manifestano in un caso su 2.000 nati.
b) le
craniosinostosi secondarie, quando la craniosinostosi è dovuta
alla mancata crescita ed espansione di una parte del cervello
(atrofia cerebrale sottostante alla saldatura precoce della sutura
interessata). Vedremo meglio questo aspetto successivamente, quando
parleremo delle leggi della crescita del cranio. Le craniosinostosi
secondarie hanno un'incidenza almeno di cento volte inferiore a
quelle primitive.
E'
necessario fare un'altra suddivisione fra le CS primitive:
a) le
craniosinostosi semplici o isolate, non facenti parte di anomalie
genetiche complesse, che determinano un'alterazione della
conformazione del cranio, senza interessare altri settori
dell'organismo. Sono poco frequenti
b) le
craniosinostosi complesse, sia perché interessanti più
di una sutura, sia perché facenti parte di complesse sindromi
genetiche (sindrome di Apert, sindrome di Crouzon e altre, di cui
parleremo successivamente).Sono molto più rare.
La
crescita del cranio e la normale saldatura delle suture
La testa
cresce in modo simmetrico durante tutta l'età evolutiva: con
un andamento piuttosto veloce nel primo anno di vita (da una
circonferenza di 34-35 cm fino a 46-47 cm a 12 mesi), seguito da una
crescita lenta e progressiva fino al 18-20° anno, quando vengono
raggiunti i 55 cm nei soggetti di sesso femminile e i 56 cm nei
soggetti di sesso maschile.
Di norma
le suture del cranio si chiudono poco dopo i 20 anni, cioè
quando l'aumento del volume del cervello e quindi la circonferenza
cranica abbiano raggiunto il massimo sviluppo; solo la sutura
metopica, una sutura della parte anteriore del cranio, si chiude
intorno ai due anni.
La
chiusura delle suture craniche è regolata da vari fattori:
- dalla
crescita stessa del cervello: finché la massa del tessuto
cerebrale tende ad aumentare, la saldatura delle suture di norma non
avviene, tanto è vero che una craniosinostosi secondaria, può
insorgere in seguito ad alterazioni della struttura cerebrale, come
atrofia o ipoplasia
- fattori
che hanno agito durante la gravidanza (utero bicorne, gemellarità,
esposizione al fumo materno, alta altitudine) o presenza di fattori
genetici, come si riscontra in corso delle sindromi genetiche
complesse e nelle aberrazioni cromosomiche (alterazioni del cromosoma
13q). Anche nelle craniosinostosi isolate è spessissimo
presente una familiarità a documentare la componente genetica
ereditaria. Nelle sindromi genetiche complesse, autosomico-dominanti
(sindrome di Apert o acrocefalosindattilia tipo I, sindrome di
Crouzon o disostosi cranio facciale e altre) sono state rilevate
alterazioni del recettore 2 del fattore di crescita fibroblastico,
cui corrisponde un'alterazione dei geni nella stessa regione del
cromosoma 10. Sebbene complessivamente queste sindromi rappresentino
solo il 5% dei bambini con CS, la conoscenza del loro meccanismo
patogenetico è essenziale per comprendere la causa degli altri
tipi di CS, e il ruolo del fattore di crescita fibroblastico nella
genesi delle saldature precoci.
-
dall'azione degli ormoni tiroidei, per cui un ipertiroidismo accelera
la chiusura delle suture, mentre un ipotiroidismo la ritarda.
Se tutte
le suture sono aperte il cervello cresce normalmente, senza subire
compressioni locoregionali; la circonferenza del cranio cresce, la
sua forma è simmetrica e grossolanamente rotondeggiante. Nel
lattante con microcefalia viene a mancare la spinta continua
dall'interno e si verifica una saldatura precoce di tutte le suture.
Al
contrario di quanto avviene di norma, nelle craniosinostosi la
saldatura della sutura o delle suture interessate può essere
già presente alla nascita.
La
crescita del cranio nelle craniosinostosi
La
chiusura di una sutura porta a un alterato accrescimento del cranio,
che può continuare ad attuarsi solo a opera delle suture
rimaste aperte: quando una sutura è precocemente saldata, il
cranio non cresce più perpendicolarmente alla sutura
interessata e le ossa fuse si comportano come una singola struttura
ossea. All'insufficiente crescita in una direzione, fa seguito quindi
una crescita compensatoria delle altre suture ossee, per permettere
un adeguato sviluppo del cervello, tanto è vero in una CS
semplice o isolata la circonferenza cranica è spesso nei
limiti del normale. Queste modificazioni compensatorie si
accompagnano infatti a un'adeguata crescita cerebrale, senza che si
sviluppino i segni di un'aumentata pressione intracranica o deficit
neurologici focali.
Le
deformità che all'esame obiettivo si riscontrano a carico del
cranio sono proprio dovute dalla combinazione di una ridotta crescita
perpendicolare alla sutura saldata, unita alle modificazioni
compensatorie delle altre suture pervie, con la comparsa delle
tipiche deformità, caratteristiche di ogni tipo di CS.
Classificazione
delle craniosinostosi
1)
Semplici
a)
scafocefalia: prematura fusione della sutura sagittale, che determina
un allungamento in senso antero-posteriore del cranio, che viene ad
assumere la forma di uno scafo rovesciato con cresta ossea mediana in
corrispondenza della sutura interessata. L'indice cefalico (vedi
successivamente) è basso (inferiore a 70).
b)
trigonocefalia: prematura fusione della sutura metopica, che
determina fronte triangolare, con cresta ossea mediana frontale, in
corrispondenza della sutura metopica sinostosata, ipertelorismo e
indice cefalico normale
c)
brachicefalia: prematura fusione delle due suture coronarie con
interessamento anche delle suture sfenofrontali, che determinano una
diminuzione del diametro antero-posteriore del cranio con frontale
alto e appiattito (il punto più alto della testa può
venire a trovarsi anteriormente al bregma) viene denominata anche
acrocefalia ed è sovente associata alle sindromi di Apert,
Crouzon, Pfeiffer, Saethre-Chotzen e Carpenter
d)
plagiocefalia: distinta in frontale e occipitale (o anteriore e
posteriore) a seconda del coinvolgimento, rispettivamente di una
sutura coronaria o di una sutura lambdoidea. Anche in questa forma
sono coinvolte le suture fronto-sfenoidali. Determina un
appiattimento unilaterale del frontale (o della squama
dell'occipitale) dal lato interessato e crescita compensatoria
opposta o controlaterale con sollevamento dell'orbita e della grande
ala dello sfenoide ipsilaterale (condizione che provoca il peculiare
aspetto descritto come orbita mefistofelica al radiogramma
antero-posteriore del cranio) e importanti anomalie dello sviluppo
facciale (in particolare deviazione del naso).
e)
pachicefalia: determinata dalla precoce fusione di entrambe le suture
lambdoidee, che determina un appiattimento posteriore del cranio.
f)
oxicefalia: causata dalla precoce fusione delle due suture coronali e
della sutura sagittale, che determina un cranio di aspetto conico e
appuntito a livello della fontanella bregmatica.
g) cranio
a trifoglio: con precoce fusione di tutte le suture craniche, per cui
il cranio assume un aspetto trilobato, essendo le bozze frontali e
temporali separate da un restringimento a livello della regione
silviana.
2)
Complesse
a)
sindrome di Crouzon: si manifesta con esoftalmo di grado severo, per
ipoplasia delle cavità orbitarie, ipoplasia del mascellare con
prognatismo relativo, naso a becco di pappagallo: si associa spesso a
brachicefalia (ma è stata descritta anche l'associazione con
la oxicefalia e la scafocefalia)
b)
sindrome di Apert: fa parte, come le altre sindromi riportate di
seguito, delle "acrocefalosindattilie"; si manifesta con
ipoplasia mascellare e prognatismo relativo, sindattilie ossee di
grado severe delle mani e dei piedi, e brachicefalia.
c)
esistono altre sindromi molto rare: sindrome di Saethre-Chotzen,
sindrome di Pfeiffer, sindrome di Carpenter, sindrome di Cohen, con
varie associazioni
Le
craniosinostosi hanno una diversa incidenza, a seconda della sutura
interessata:
- solo la
sagittale: 55,4%, con forte prevalenza di maschi
- una
sola coronaria: 11,9%, con prevalenza del sesso femminile
- due
coronarie: 11,7% con prevalenza del sesso femminile
- tre
diverse suture: 7,3%, con prevalenza del sesso maschile
- quattro
suture o più: 5,8% con prevalenza del sesso maschile
- solo la
metopica: 3,5% con prevalenza del sesso maschile
- due
suture, non appaiate: 1,9%, con prevalenza del sesso maschile
- una
lambdoidea: 1,5% con eguaglianza numerica fra i due sessi
- due
lambdoidee: 1% con prevalenza del sesso femminile
La
visita del bambino con craniosinostosi
Nell'anamnesi
particolare cura va dedicata alla storia familiare di alterazioni
cranio-facciali Stabilito che ci si trovi di fronte a un bambino con
una evidente asimmetria della testa, il pediatra deve accertarsi che
non vi siano altre deformazioni o malformazioni a carico di altri
organi o apparati. Va ricercata la motilità del collo, per
evidenziare la presenza di torcicollo e l'eventuale presenza, nei
primi 3-4 mesi di vita, di una tumefazione (ematoma e/o fibrosi) a
carico del muscolo sternocleidomastoideo.
La
regione cranio-facciale va esaminata da tutti i lati: di fronte, di
lato (cioè di profilo), dal di dietro, dal basso (dal di sotto
del mento) e dal di sopra. Spesso i rilievi obiettivi sono
sufficienti per porre il forte sospetto di craniosinostosi e di tipo
di alterazione. Il riscontro di una cresta ossea, in corrispondenza
della sutura saldata è fortemente suggestivo di una
craniosinostosi.
La
valutazione estetica di una deformità del cranio può
essere completata dalla determinazione dei seguenti indici
craniometrici:
Larghezza massima del cranio
Indice
cefalico = --------------------------------------- x 100
Lunghezza massima del cranio
Altezza massima del cranio
Indice
cefalico verticale = ---------------------------------------- x
100
Lunghezza massima del cranio
Questi
indici possono essere misurati sia direttamente sul paziente,
utilizzando appositi calibri, sia sui radiogrammi: infatti in caso di
forte sospetto va eseguita una Rx del cranio o meglio una TC. Con
queste tecniche è possibile vedere inoltre se la saldatura
interessa tutta la lunghezza della sutura o solo una parte.
La
comparsa del sospetto diagnostico è abbastanza facile; la
diagnosi differenziale in teoria più difficile è quella
fra un appiattimento posteriore laterale da posizione e la saldatura
di una sutura lambdoidea, che d'altra parte è eccezionale (1%
di tutte le craniosinostosi). La presenza della cresta ossea,
l'obiettività radiologica, che mostra la fusione della sutura,
la protuberanza occipito-mastoidea dello stesso lato, lo spostamento
posteriore dell'orecchio dello stesso lato, sono tutti aspetti che
sono a favore della diagnosi di sinostosi unilaterale della
lamboidea.
Complicazioni
Una delle
conseguenze più importanti delle CS è l'aumentata
pressione intracranica: questa complicanza non si verifica quasi mai
quando sia interessata una sola sutura, ma può comparire nelle
CS che interessino più suture: è tanto più
frequente quanto maggiore è il numero delle suture colpite.
L'aumento della pressione intracranica può insorgere in modo
acuto, con i classici sintomi di vomito e cefalea, o può
insorgere lentamente fino a determinare edema papillare e atrofia
ottica con perdita della visione.
In alcuni
casi può essere presente esoftalmo e a volte ipertelorismo.
Talvolta nelle forme più diffuse ci può essere apnea
nel sonno, stridore laringeo o difetti dell'acutezza auditiva.
La
compromissione estetica può avere ripercussioni
sull'equilibrio psicologico del bambino.
Trattamento
Il
trattamento delle CS è di regola chirurgico.
Gli
obiettivi del trattamento sono molteplici:
a)
mantenere una normale pressione intracranica o ricondurla al normale
b)
assicurare una normale crescita del cervello e del cranio
c)
migliorare la funzione visiva, fonetica, nasale e masticatoria
d)
evitare complicazioni psicologiche del bambino e della famiglia,
migliorandone l'aspetto estetico
Le
moderne tecniche chirurgiche prevedono la resezione della sinostosi e
la correzione della forma del cranio, effettuando un rimodellamento
della porzione di cranio interessata e, quando necessario, un
avanzamento del segmento fronto-orbitario; vengono corrette anche le
eventuali modificazioni del volto, con una correzione dell'ipoplasia
mascellare e dell'ipo o dell'ipertelorismo associato. Le vecchie
tecniche, che si basavano sulla separazione chirurgica della sutura
saldata e sull'interposizione di materiale plastico, sono ormai
abbandonate. Spetta al neurochirurgo pediatra l'onere
dell'intervento, che ormai è associato a scarsa morbilità
e a una permanenza in ospedale di soli 6-7 giorni. Le CS complesse
richiedono una serie d'interventi in successione.
L'indicazione
generale è che l'intervento vada eseguito tra i 4 e i 6 mesi
di età; secondo altri neurochirurghi è sufficiente che
il lattante pesi meno di 10 kg..
Il
pediatra di famiglia assisterà il team chirurgico nella
preparazione dell'intervento e, dopo di questo, parteciperà al
trattamento del bambino in coordinamento col centro neurochirurgico
pediatrico.
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