Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

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Caso contributivo

Un caso di shock tossico stafilococcico in un'adolescente

Maria Barazzoni¹, Alessandra Lazzerotti², Angela Amoroso³, Maria Tealdo¹

1Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Milano-Bicocca
2Fondazione IRCCS “San Gerardo dei Tintori”, Monza, Università di Milano-Bicocca
3Ospedale “Papa Giovanni XXIII”, Bergamo

Indirizzo per corrispondenza: m.barazzoni@campus.unimib.it

Toxic shock syndrome in an adolescent

Key words: Toxic shock syndrome, Septic shock, Staphylococcus aureus, TSS

A 13-year-old adolescent presented with symptoms compatible with septic shock following a vacation by the lake. Initially, she presented with gastrointestinal symptoms and fever, and later she developed rash, arthralgia, myalgia, asthenia, erythroderma and conjunctival hyperemia; moreover, her blood tests showed elevated inflammatory markers and acute renal failure. Despite antibiotic therapy and fluid resuscitation, the patient showed refractory hypotension requiring vasopressor support. The hypothesis of Toxic Shock Syndrome (TSS) arose from the history of a prolonged use of menstrual vaginal tampons. Treatment with penicillin and clindamycin led to rapid clinical improvement. TSS, caused by toxins produced by Staphylococcus aureus, presents with non-specific symptoms, but prompt clinical suspicion is crucial for timely treatment. The first described etiology is the prolonged use of menstrual vaginal tampons, although non-menstrual-related causes of TSS are equally common. Antibiotic therapy, hemodynamic support and occasionally surgical debridement are fundamental for its prompt management.

Un’adolescente di 13 anni sviluppa sintomi compatibili con uno shock settico al termine di una vacanza al lago.
Manifesta inizialmente sintomi gastrointestinali e febbre, seguiti da un rash cutaneo, artralgie, mialgie, astenia, eritrodermia, iperemia congiuntivale, innalzamento degli indici di flogosi agli esami ematici e insufficienza renale acuta. Nonostante la terapia antibiotica e il riempimento volemico, la paziente presenta una ipotensione refrattaria ai fluidi, necessitante di supporto amminico.
L'ipotesi di sindrome dello shock tossico (TSS) emerge dall'anamnesi relativa all'uso prolungato di tamponi vaginali mestruali. Il trattamento con penicillina e clindamicina porta a un rapido miglioramento clinico. La TSS, causata da tossine prodotte da Staphylococcus aureus, presenta sintomi aspecifici, ma un rapido sospetto clinico è cruciale per il trattamento tempestivo. La prima e più nota eziologia descritta è rappresentata proprio dall'utilizzo prolungato di tamponi vaginali mestruali, che creano un ambiente favorevole alla proliferazione di S. aureus, anche se le cause non correlate al ciclo mestruale della TSS sono altrettanto comuni.
La terapia antibiotica, il supporto emodinamico e, talvolta, il debridement chirurgico sono fondamentali per il rapido trattamento dei pazienti affetti da TSS.

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