Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

Aprile 2004 - Volume VII - numero 4

M&B Pagine Elettroniche

Appunti di Terapia

La tubercolosi in Europa e negli USA
di G.Bartolozzi

La tubercolosi rimane una delle cause più frequenti di malattia nel mondo e la seconda causa più frequente di morte per malattia infettiva (dopo l'AIDS). Anche in Europa la malattia ha una larga diffusione: oltre 65.000 casi di tubercolosi (di cui il 76% nuovi) sono stati notificati nel 2002 nei 25 Paesi della nuova Europa allargata (Surveillance Report, Eurosurveillance 2004, 8:fascicolo 12). http://www.eurosurveillance.org.
Come si vede dalla tabella 1 l'idea che la tubercolosi sia aumentata negli anni recenti è destituita di fondamento per la gran parte dei Paesi europei: anche negli Stati Baltici nei quali la malattia ha avuto un'impennata fra il 1993 e il 1997, si assiste a una fase di stazionarietà (Vedi figure 1 e 2). Ovviamente la tubercolosi risulta molto frequente negli immigrati da Paesi con alta prevalenza (Russia (incidenza di 109 notifiche ogni 100.000 abitanti), Ucraina (incidenza 83 casi 100.000 abitanti), India, Africa del nord).
I dati di sorveglianza dell'Europa per la tubercolosi rappresentano un elemento essenziale nella lotta contro la malattia, essi sono raccolti dal 1996 al 2003 (http://www.eurotb.org ).
Nella tabella 1 sono riportati i dati di sorveglianza in Europa, suddivisi come popolazione, notifica di casi nel 2002, sorveglianza della resistenza ai farmaci nel 2002 e monitoraggio del trattamento, sempre nel 2002.
Dalla tabella risulta che secondo le nuove notificazioni nel 2002 ben il 29% riguardava, fra i Paesi dell'Unione Europea, i casi di TBC provenienti da altri Paesi, mentre fra i Paesi, compresi sotto la denominazione “altri”, i casi provenienti dall'estero sono solo lo 0,2%, per lo scarso interesse che queste nazioni (Albania, Bosnia Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia, Ronmania, Serbia e Montenegro, Turchia) hanno per l'immigrazione.

Figura 1 – Media dell'Unione europea con i vecchi e i nuovi Paesi

Vecchi Paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svezia. Per i nuovi Paesi guardare quanto indicato nella figura 2.

Figura 2 – Incidenza della tubercolosi nei 10 nuovi Paesi europei dal 1985 al 2002

 

Tabella 1 – Dati di sorveglianza in Europa per la tubercolosi
Varie
EU + Ovest*        
Altri**       
Totale        
Paesi
  Popol. in milioni
Paesi
Popol. in milioni
Paesi
Popol. in milioni
Popolazione totale
32
472,3
20
404,9
52
877,2
Casi notificati tbc 2002***
 
 
 
 
 
 
-numero totale
32
66.893
20
359.065
52
425.958
-numero/100.000
32
14,1
19
89,6
52
48,8
-cambiamento media annuale
31
-3,5%
18
7,2%
49
3,5%
-origine estera
31
29%
15
0,2%
46
8,7%
Farmaco-resistenza 2001^
 
 
 
 
 
 
-isoniazide, nuovi casi
22
5,1%
2
-
^^ 24
4,7%
-multifarmaco, nuovi casi
22
0,9%
2
-
^^24
0,8%
Monitoraggio trattamento °      
 
 
 
 
 
 
-successo, nuovi casi con sputo positivo
18
72%
8
80%
26
75%
-successo, casi trattati di nuovo sputo positivo
16
62%
8
67%
24
66%
*= EU + Ovest includono i 25 Paesi EU (2004) ma anche Andorra, Islanda, Israele, Monaco, Norvegia, San Marino e Svizzera.
**= includono i n12 rimanenti Stati dell'ex Unione Sovietica, ma anche l Albania, Bosnia Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia, Ronmania, Serbia e Montenegro, Turchia.
***= i dati del 2002 sono provvisori
^= i dati per Paese sono rappresentativi dell'incidenza nazionale; il % si riferisce alla mediana
^^= i dati sono disponibili per la Croazia e la Bosnia Erzegovina; non sono indicativi del gruppo di Paesi
°= dati per Paesi , rappresentativi dell'incidenza nazionale, incluso l'85% dei casi riportati

 

Cosa succede in parallelo negli USA ?
Sull'MMWR è uscito un articolo sull'andamento della tubercolosi in USA fra il 1998 e il 2003 (Trends in tuberculosis – United States, 1998-2003, MMWR 53:209-214): in tutti i gruppi di popolazione presi in considerazione la tubercolosi è diminuita del 6,8% in media da un anno all'altro (Tabella 2).
Nel 2003 sono stati notificati 14.871 casi di tubercolosi (5,1 casi su 100.000 abitanti), con un abbassamento in confronto al 2002 di solo l'1,9 %, il più basso degli ultimi anni. Durante il 2003 12 degli Stati hanno avuto un'incidenza superiore alla media nazionale e 24 Stati ebbero un'incidenza ≤3,5 casi/100.000. Nel 2003 le persone nate all'estero rappresentavano il 53,3% del totale nazionale; in 25 Stati ≥ 50% dei casi erano persone nate all'estero.
Sempre nel 2003 la tubercolosi nelle persone nate all'estero (23,4 casi/100.000) fu 8,7 volte più frequente che fra le persone nate negli Stati Uniti (2,7 casi/100.000), con un aumento fra il 1998 e il 2002.
Anche la farmaco-resistenza fu più comune fra le persone nate all'estero.
Nella tabella 2 sono riportati i dati riassuntivi della tubercolosi negli abitati degli Stati Uniti negli anni 1998-2003, suddivisi per gruppi etnici: ispanici, non ispanici (neri e asiatici), bianchi, indiani americani e nativi dell'Alaska. In tutti i gruppo nell'arco di 6 anni si è avuta una riduzione di nuovi casi dal 39,1% (bianchi) al 20,3% (asiatici), con una riduzione complessiva di – 25%.
Complessivamente è possibile affermare che, senza i serbatoi, costituiti dalla Cina, dalla Russia e dall'India, la tubercolosi nei Paesi sviluppati è ormai sotto controllo.

Tabella 2 – Numero e percentuale di casi di tubercolosi nel 1998 e nel 2003.
Gruppi etnici
1998
2003
Variazione %
1998/2003
Numero
Percentuale
Numero
Percentuale
Ispanici
4.091
13,5
4.108
10,5
- 22,2
Non-ispanici
 
 
 
 
 
-neri
5.816
17,8
4.099
11,5
-35,4
-asiatici/pacifico
3.637
36,9
3.466
29,4
-20,3
Bianchi
4.473
2,3
2.784
1,4
-39,1
Indiani-Alaska nativi
254
12,7
175
8
-27,0
TOTALE
18.287
6,8
14.871
5,1
-25



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G. Bartolozzi. La tubercolosi in Europa e negli USA. Medico e Bambino pagine elettroniche 2004;7(4) https://www.medicoebambino.com/?id=AP0404_30.html