Settembre 2008 - Volume XXVII - numero 7

Medico e Bambino


Documenti

Osservazioni sugli effetti del “Pacchetto Sicurezza” sui diritti dei bambini e degli adolescenti stranieri

“Medico e Bambino” è onorata di pubblicare questo importante testo, frutto di un intenso e appassionato lavoro di molte associazioni, coordinate dall’UNICEF. Si tratta di una serie di considerazioni e proposte che, chissà, potrebbero anche venire ascoltate “in alto” e che comunque rappresentano motivo di riflessione per tutti, e primariamente per i pediatri. Queste considerazioni e queste proposte possono apparire in qualche modo fragili e controcorrente, in un momento particolarmente difficile della nostra democrazia e dell’equilibrio mondiale, un momento in cui sembra potersi materializzare a breve il fantasma della recessione, accompagnata da una perdita almeno parziale dei privilegi del mondo occidentale, del benessere spinto all’edonismo, ma anche della sicurezza nel quotidiano, nel posto di lavoro, nella casa.

Vuoi citare questo contributo?


Osservazioni sugli effetti del “Pacchetto Sicurezza” sui diritti dei bambini e degli adolescenti stranieri
Medico e Bambino 2008;27(7):427-432 https://www.medicoebambino.com/?id=0807_427.pdf


leggi l'articolo in formato PDF

Pacchetto Sicurezza
La decisione di "Medico e Bambino" di pubblicare l'importante testo onora ancora di più i suoi lettori, fragili e spesso controcorrente né più e né meno dei bambini e di come il documento potrebbe apparire. Ma i pediatri non possono abdicare, a qualunque condizione, al ruolo di "advocacy" dei bambini e dunque la gravità, questa sì globale, del momento storico che viviamo vale bene l'occasione per scendere in campo, come si sta facendo. Ci ascolteranno "in alto"? Forse un po' di più se si potrà aprire un forum permanente su "Medico e Bambino", come si sta facendo. Coraggio.


Paolo Paolucci
Univ. Modena e Reggio Emilia
mercoled�, 10 Settembre 2008, ore 10:06

Pacchetto Sicurezza
Sono molto contento della partecipazione attiva dell'ACP nella questione del pregiudizio contro rom e sinti, siano essi italiani o stranieri.

Sarebbe ora di dimostrare con seria ricerca che le responsabilità per le precarie condizioni di salute dei bambini rom e sinti sono molto più delle istituzioni e dei media che dei loro genitori.



Cordiali saluti,

Lorenzo Monasta
IRCCS Burlo Garofolo
mercoled�, 10 Settembre 2008, ore 10:10