MeB Pagine Elettroniche
a cura della redazione di MeB Pagine Elettroniche
Volume IX
Ottobre 2006
numero 8
CONTRIBUTI ORIGINALI - CASI CONTRIBUTIVI
Encefalite
acuta dovuta al virus di Epstein-Barr
Gilberto
Bonora, Cristiana Malorgio, Emilio Palumbo, Maurizio Branchi
Unità
Operativa di Pediatria, Ospedale di Sondrio
Acute
Encephalitis during Epstein-Barr infection
Key
words
Encephalitis,
Epstein Barr virus
Summary
The
neurological complications of Epstein-Barr virus (EBV) primary
infection are frequently overlooked, yet EBV is responsible for
some cases of acute encephalitis. We report on a case of an
infant with acute encephalitis during EBV primary infection. The
case shows a favourable outcome after treatment with acyclovir
for ten days, without neurological sequelae.
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SS,
bambino di tre anni e sei mesi ha presentato otto giorni prima del
ricovero un episodio febbrile secondario a flogosi delle alte vie
respiratorie. Dopo iniziale sfebbramento ricomparsa, due giorni prima
del ricovero, di febbre elevata. Viene ricoverato per la comparsa di
lieve rigor nucale. Restante obiettività nella norma in
particolare non segni di epatosplenomegalia. Pur essendo la
sintomatologia neurologica molto lieve, senza alcun segno focale, è
stata eseguita la rachicentesi, con fuoriuscita di liquor limpido,
incolore. Presenza di 70 cellule/mm3, 90% linfociti. Glicorrachia:
55mg% Proteinorrachia: 37mg%. Tra gli esami effettuati da segnalare:
G.B. 17.000 /mm3, PCR 7 mg%. Nella noma le transaminasi. Veniva
eseguita immediatamente la TAC con mezzo di contrasto che non
evidenziava focolai. L'EEG mostrava un tracciato caratterizzato da
attività di fondo in veglia da 5 a 7 Hz con lieve prevalenza
della componente lenta sull'emisfero di destra. Non reperti
patologici nel sonno spontaneo. Nel sospetto di una encefalite virale
è stata subito iniziata terapia per via e.v. con acyclovir,
che è stata mantenuta per dieci giorni Dopo poche ore dal
ricovero il bambino ha iniziato a essere soporoso, pur rispondendo a
tono alle domande quando veniva svegliato. Il quadro si
caratterizzava per intensa cefalea ed iperestesia. I riflessi
osteo-tendinei erano molto vivaci. Dopo 48 ore dal ricovero, la
negatività della Mantoux ci ha indotto ad associare lo
steroide sistemico alla terapia antivirale. Veniva eseguito un
secondo EEG che confermava un aumento ancor più marcato delle
componenti lente in prevalenza sulle regioni dell'emisfero destro.
Lo stato di sopore, iperestesia, difficoltà alla
deambulazione, con capacità comunque di orientarsi al
risveglio, sono durati quattro giorni. Dal quinto giorno di ricovero
si è assistito ad un progressivo lento miglioramento. Dopo
dieci giorni dall'ingresso il bambino riusciva a camminare con
marcia lievemente atassica. Veniva dimesso dopo due settimane con
normalizzazione completa del quadro neurologico ed
elettroencefalografico. Le indagini virologiche eseguite hanno
documentato un titolo positivo di IgG 3.13 (v.n. <1.1) ed IgM 3.87
(v.n. <1.1) anti-EBV.
Il
controllo effettuato dieci giorni dopo l'ingresso mostrava lieve
riduzione delle IgM: 2.96 con IgG sostanzialmente invariate: 3.21.
Negative IgG ed IgM per CMV.
L'EBV è
un Herpes virus di circa 180 nm di diamentro, costituito da un DNA a
doppia elica e da un capside a struttura icosaedrica dotato di
numerosi antigeni distinti in base alla fase del ciclo replicativo in
cui sono espressi: gli antigeni della fase latente che comprendono
quelli nucleari (EBNA) e le proteine latenti di membrana (LMP) e gli
antigeni della fase litica rappresentati da quelli precoci (EA),
ulteriormente distinti in diffusi e ristretti, quelli viro-capsidici
(VCA) e quelli di membrana (MA). Le complicanze neurologiche del
virus di Epstein-Barr sono note anche se non frequenti. Il virus può
provocare sindrome di Guillain-Barré, paralisi del facciale,
mielite traversa, meningite o meningoencefalite. I classici segni di
mononucleosi (faringite, adenomegalia, epatomegalia) possono essere
assenti nella maggioranza di casi di meningoencefalite.
I
meccanismi patogenetici del danno neuronale da EBV non sono ancora
stati completamente chiariti. Alcuni autori suggeriscono la diretta
invasione delle strutture nervose da parte del virus, ipotesi
supportata dall' evidenza che il miglioramento della sintomatologia
neurologica è preceduto dalla clearance dell'EBV-DNA dal
liquor cefalo-rachidiano. In realtà EBV DNA è stato
identificato anche nel liquor cefalo-rachidiano di soggetti senza
sintomi neurologici e in biopsie di tessuto cerebrale di pazienti
affetti da altri disordini neurologici e questo metterebbe in dubbio
la relazione tra la presenza del virus e la sintomatologia
neurologica. Una teoria alternativa, invece, fa riferimento al
possibile danno indiretto, immunologicamente mediato, causato
dall'infiltrazione dei linfociti T CD8+ citotossici, infetti da
EBV, a livello delle leptomeningi e del tessuto nervoso.
Probabilmente la teoria inerente il danno immuno-mediato è
quella più realistica, anche in relazione alla evidenza che
nei soggetti affetti da encefalite e/o meningite da EBV il
trattamento antivirale specifico è assolutamente inefficace.
L'Herpes virus di tipo 1, invece, è necrosante e invade il
SNC dove si replica attivamente nei neuroni provocando un effetto
citopatogeno intenso. Per questo motivo nel nostro caso, nel dubbio
di una meningoencefalite da Herpes virus 1, è stata subito
iniziata terapia con acyclovir. La positività delle IgM EBV ci
ha permesso di seguire il bambino con relativa tranquillità.
Pur avendo escluso la diagnosi di Herpes virus abbiamo preferito
mantenere per dieci giorni la terapia antivirale, e lo steroide che
ci sembrava migliorare la cenestesi del bambino e ridurre
l'infiammazione. Di regola si pensa che la meningoencefalite da EBV
abbia prognosi favorevole ma esistono segnalazioni in letteratura di
complicanze non solo acute ma croniche. Vengono segnalate non solo
convulsioni in fase acuta, ma la possibilità di persistenza di
epilessia, comportamento autistico, paresi.
Cercare
di determinare la causa dell'encefalite, anche se spesso non è
semplice soprattutto in ospedali generali, sarebbe essenziale in
quanto in caso di Herpes virus la terapia con acyclovir è
obbligatoria. In caso di EBV è importante cercare di ridurre
l'edema cerebrale e la risposta infiammatoria. Il nostro piccolo,
vittima di una complicanza assai rara di una malattia assai comune, a
distanza di due mesi dal ricovero è in ottime condizioni.
Bibliografia
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Hausler
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persistent Epstein- Barr virus infection in paediatric patients. J
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G. Bonora, C. Malorgio, E. Palumbo, M. Branchi. ENCEFALITE ACUTA DOVUTA AL VIRUS DI EPSTEIN-BARR.
Medico e Bambino pagine elettroniche 2006; 9(8)
https://www.medicoebambino.com/forum/fitness2/_encefalite_Epstein_Barr_virus_ebv_terapia