Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
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Caso contributivo
Due casi di encefalite da varicella zoster virus
UOC Pediatria e Neonatologia, Ospedale “San Salvatore di Pesaro”, AST Pesaro Urbino
Indirizzo per corrispondenza: antonio.marchesini@sanita.marche.it
Two cases of Varicella Zoster virus encephalitis
Key words: Varicella zoster virus, Encephalitis, Chickenpox
The paper reports two cases of varicella zoster virus (VZV) encephalitis in 11-year-old girls, one previously vaccinated and the other with a history of varicella. Both presented with headache, neck stiffness, vomiting, and vesicular rash; fever was absent in one case. Blood tests and brain CT were normal, while cerebrospinal fluid revealed hypoglycorrhachia, elevated protein and mononuclear pleocytosis. After initial empirical therapy with cefotaxime and acyclovir, the latter was continued alone for 14 days, with progressive clinical improvement. Brain MRI and immunological tests were normal; EEG abnormalities resolved at follow-up. Although uncommon, VZV is a relevant cause of meningoencephalitis in immunocompetent children, generally with a favourable prognosis. Rash may be absent in more than one-third of cases, and even the vaccine strain can reactivate, thus VZV must be considered in the differential diagnosis regardless of vaccination history or cutaneous findings.
Riportiamo due casi di encefalite da virus varicella-zoster (VZV) in bambine di 11 anni, una vaccinata e l’altra con pregressa varicella. Entrambe presentavano cefalea, rigidità nucale, vomito ed esantema vescicolare; la febbre era assente in un caso. Gli esami ematici e la TC encefalo risultavano normali, mentre il liquor mostrava ipoglicorrachia, iperproteinorrachia e pleiocitosi mononucleata. Dopo terapia empirica con cefotaxime e aciclovir, quest’ultimo è stato proseguito in monoterapia per 14 giorni, con progressivo miglioramento clinico. RM encefalo ed esami immunologici erano nella norma; l’EEG, inizialmente alterato, si è normalizzato al follow-up. Sebbene raro, il VZV rappresenta una causa rilevante di meningoencefalite in bambini immunocompetenti, con prognosi generalmente favorevole. L’eruzione cutanea può mancare in oltre un terzo dei casi e anche il ceppo vaccinale può riattivarsi, rendendo necessaria l’inclusione del VZV nella diagnosi differenziale indipendentemente da anamnesi vaccinale o quadro cutaneo.
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