Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Giugno 2006 - Volume IX - numero 6
M&B Pagine Elettroniche
Pediatria per l'ospedale
I
meccanismi della proteinuria (parte seconda)
Membro
della Commissione Nazionale Vaccini
Indirizzo
per corrispondenza: bartolozzi@unifi.it
Le
forme ereditarie di proteinuria comprendono un gruppo eterogeneo di
malattie renali, nelle quali predominano i segni e i sintomi della
disfunzione glomerulare e della proteinuria. Gli approfondimenti in
questo settore hanno permesso di conoscere meglio i meccanismi della
filtrazione glomerulare e le cause della proteinuria. Una volta di
più gli esperimenti spontanei della natura ci permettono di
conoscere i più intimi meccanismi della fisiologia. Un
articolo di revisione di tutti questi aspetti della fisiopatologia
renale è comparso di recente in letteratura: Tryggvason K,
Patrakka J, Wartiovaara. Hereditary proteinuria syndromes and
mechanisms of proteinuria. N Engl J Med 2006;354:1387-401). La
pubblicazione comprende 106 voci bibliografiche; gli autori lavorano
al Karolinska Institut di Stoccolma e all'Istituto di Biotecnologia
dell'Università di Helsinki. Come sarà possibile
rilevare dalla lettura, la funzionalità della filtrazione
glomerulare è divenuta oggi quanto mai complessa; la
difficoltà risiede soprattutto nell'introduzione di una
nuova terminologia. Quella che segue è la II parte della
revisione (la prima
parte è
riportata sul numero di maggio).
Sindromi
proteinuriche ereditarie
NellaTabella 1 sono riportate le sindromi
proteinuriche geneticamente determinate. Alcune di queste sindromi
possono essere diagnosticate accuratamente secondo le loro
manifestazioni cliniche, ma ci sono alcuni fenotipi che hanno
caratteristiche comuni. Perciò è importante eseguire
un'analisi genetica, se sono disponibili prove appropriate.
Sindrone
nefrosica congenita di tipo finlandese
E'
causata da una mutazione nel gene della nefrina. La malattia è
particolarmente frequente in Finlandia, dove ha un'incidenza di un
caso su 8.200 nascite. I soggetti che ne sono colpiti hanno
un'imponente proteinuria, presente anche in utero; altre volte la
proteinuria si sviluppa immediatamente dopo la nascita. I neonati
nascono spesso da parto prematuro. Il peso della placenta è di
regola più del 25% del peso del bambino alla nascita. Circa 70
diverse mutazioni sono state descritte nelle persone colpite. Nella
popolazione finlandese sono frequenti due mutazioni non-sense (Fin
major e Fin-minor), che coprono più del 94% di tutte le
mutazioni. Al di fuori della Finlandia, nella maggioranza degli altri
Paesi le principali mutazioni sono rappresentate da mutazioni
missense di un singolo nucleotide. Poche mutazioni della nefrina si
trovano associate a un fenotipo caratterizzato da una lieve
glomerulosclerosi focale segmentale piuttosto che a un fenotipo di
sindrome nefrosica congenita, una situazione che sottolinea
l'importanza di eseguire sempre un'analisi genetica per fare una
diagnosi corretta.
La
malattia è mortale. La terapia immunosoppressiva con
corticosteroidi e ciclofosfamide non porta a remissione. L'unico
trattamento è il trapianto di rene. Alcuni pazienti con
mutazione Fin-major nonsense rispondono al trattamento con inibitori
dell'enzima convertente l'angiotensina o con farmaci
anti-infiammatori. Il trapianto di rene è l'unico
trattamento e molti pazienti hanno raggiunto i 20 anni di età
senza importanti complicazioni. Almeno la metà dei pazienti
con ricadute di tipo nefrosico hanno anticorpi circolanti
antinefrina, che probabilmente hanno un ruolo patogenetico nella
ricaduta.
TIPO
DI EREDITÀ | LOCUS
E GENE | PROTEINA | MECCANISMO | DESCRIZIONE
CLINICA E COMMENTI | |
Sindrome
nefrosica congenita di tipo finlandese | Autosomica
recessiva | 19q13.1,
NPHS1 | Nefrina | Mutazione
nella proteina nefrina del diaframma fenestrato, con malfunzione
o assenza del diaframma fenestrato. | Massiva
proteinuria in utero, con inizio della sindrome nefrosica nelle
prime settimane di vita; la placenta pesa più del 25% del
peso alla nascita; la sola cura è il trapianto di rene.
Resistente ai corticosteroidi e alla ciclofosfamide. |
Sindrome
nefrosica corticosteroidi resistente | Autosomica
recessiva | 1q25-31,
NPHS2 | Podocina | Massiva
proteinuria in utero, con inizio della sindrome nefrosica nelle
prime settimane di vita; la placenta pesa più del 25% del
peso alla nascita; la sola cura è il trapianto di rene.
Resistente ai corticosteroidi e alla ciclofosfamide. | Inizio
e gravità della nefropatia:
da
una nefrosi a inizio precoce a una proteinuria lieve in età
adulta; resistenza alla terapia immunosoppressiva; nefrosi a
lesioni minime e glomerulosclerosi focale segmentale negli stadi
tardivi. |
Sindrome
di Pierson | Autosomica
recessiva | 3p21,
LAMB2 | Catena
laminina beta 2 | Mutazione
nella laminina 11 isoforme della membrana basale glomerulare, con
anomalie dei podociti e dello sviluppo e funzione del diaframma
fenestrato. Nefropatia poco conosciuta. | Inizio
della nefrosi poco dopo la nascita, sviluppo di una diffusa
sclerosi mesangiale e microcoria (restringimento fisso della
pupilla). |
Sindrome
unghia-patella | Autosomica
dominante | 9q34.1,
LMX1B | LMX1B | Mutazione
nel fattore di trascrizione LMX1B, che regola i geni dei
podociti, della nefrina, della podocina, della proteina
CD2-associata e del collageno tipo IV. | Penetranza
variabile, sindrome nefrosica e anche displasia dello scheletro e
delle unghie nei bambini. |
Sindrome
di Danys-Drash | Autosomica
donminante | 11p13,
WT1 | WT1 | Mutazione
del fattore di Rrascrizione WT1, che regola un numero di geni dei
podociti con nefropatia poco conosciuta. | Pseudoermafroditismo
maschile con progressiva glomerulosclerosi; inizio precoce della
nefropatia e stadio terminale entro 3 anni; in una variante
(sindrome di Frasier) inizio più tardivo con
glomerulosclerosi segmentale. Resistente al trattamento.
Trapianto di rene. |
Glomerulosclerosi
focale segmentale | Autosomica
dominante | 19q113,
ACTN4 | α-actinina-4 | Mutazione
nel filamento di α-actinina-4, con anomalie dei podociti, per
probabile alterazione del citoscheletro dei pedicelli | Lieve
proteinuria nell'adolescenza o nell'età adulta; lenta
progressione verso la sclerosi focale segmentale e la malattia
renale finale in età adulta |
Glomerulosclerosi
focale segmentale | Autosomica
dominante | 11q21-22,
TRPC6 | TRPC6 | Mutazione
nel TRPC6, un canale dei cationi calcio-permeabile che porta a
un'alterata funzione dei podociti. Nefropatia poco conosciuta. | Proteinuria
nell'adolescenza o nell'età adulta; progressione verso
la glomerulosclerosi focale segmentale fino alla malattia renale
terminale in età adulta |
Sindrome
nefrosica corticoido-resistente
La
sindrome nefrosica familiare, autosomico recessiva,
corticoido-resistente è caratterizzata da un inizio precoce
della proteinuria nell'infanzia, resistenza al trattamento
immuno-soppressivo e precoce evoluzione verso una malattia a lesioni
minime e alla glomerulosclerosi focale segmentale. La causa della
malattia è una mutazione nel gene NPHS2 che genera la
podocina. La mutazione NPHS2 è stata anche trovata in casi
sporadici di sindrome nefrosica corticosteroido-resistente, in alcuni
casi di sindrome nefrosica congenita e nella glomerulosclerosi focale
segmentale familiare a inizio tardivo.
Poichè
la podocina interagisce con la nefrina, la CD2AP e la famiglia Neph
delle proteine, e aumenta i segnali della nefrina, le alterazioni
della nefropatia NPHS2 probabilmente determinano una difettosa
funzione del diaframma fenestrato. Le mutazioni possono causare
assenza della podocina o altre alterazioni del funzionamento della
filtrazione glomerulare. Sono state riportate più di 30
mutazioni del gene NPHS2. La maggior parte sono localizzate nel
dominio C-terminale della proteina, suggerendo un ruolo particolare
nella funzione di questo dominio. Pazienti con mutazioni “frameshift”
o “truncation” hanno un più precoce inizio della malattia,
mentre la maggior parte dei pazienti con mutazioni missense
presentano una nefropatia a inizio più tardivo. Sindrome di
Pierson La sindrome di Pierson è una forma rara, letale,
autosomica recessiva di sindrome nefrosica congenita, che presenta
una diffusa sclerosi mesangiale e alterazioni oculari specifiche,
caratterizzate da microcoria (ristrettezza fissa della pupilla). I
pazienti con questa malattia presentano alla nascita una proteinuria
massiva, con rapida progressione verso l'insufficienza renale e
morte prima dei due mesi di età. Il gene difettoso è
stato localizzato nel cromosoma 3p21 e mutazioni, omozigote o
eterozigote, sono state trovate nel gene della catena laminina β2.
Poiché questa catena è presente nell'isoforma
laminino-11 della membrana basale glomerulare dell'adulto, il
fenotipo renale è probabilmente dovuto a un cattivo
funzionamento della membrana basale glomerulare.
Sindrome
unghie-patella
La
sindrome unghie-patella è una malattia autosomico-dominante,
con un'incidenza di un caso su 50.000 nati vivi. Le sue
manifestazioni consistono in anomalie simmetriche delle unghie, dello
scheletro, degli occhi e dei reni. L'inizio e l'evoluzione della
malattia renale variano considerevolmente: dall'insufficienza
renale nei primi anni di vita, all'assenza di segni clinici di
nefropatia con una vita normale.
Le
caratteristiche modificazioni della membrana basale glomerulare sono
presenti in molti casi: esse consistono in un ispessimento con
interruzioni e depositi di fibre collagene. La malattia è
causata da una mutazione nel gene LMX1B, un membro della famiglia LIM
dei fattori di trascrizione.. Questo gene è espresso
principalmente nei podociti e regola l'espressione di molte
proteine dei podociti, inclusa la nefrina, la podocina, il CD2AP e le
catene del collageno α3(IV) e α4(IV).
Sindrome
di Denys-Drash e di Frasier
Queste
due sindromi sono caratterizzate da pseudoermafroditismo maschile e
da glomerulopatia progressiva. La sindrome di Denis-Drash predispone
al tumore di Wilms, mentre il gonadoblastoma si associa alla sindrome
di Fraser. Nella sindrome di Denis-Drash la nefropatia inizia
nell'infanzia e progredisce fino agli stadi finali della malattia
renale all'età di 3 anni. Le lesioni renali sono
caratterizzate da una diffusa sclerosi mesangiale. La nefropatia
della sindrome di Frasier inizia come una glomerulosclerosi focale
segmentale nell'infanzia e progredisce fino alla malattia renale
terminale verso la seconda-terza decade di vita. Molti dei quadri
clinici delle due sindromi sono comuni: ambedue le malattie sono
resistenti al trattamento medico, per cui il trapianto renale è
l'unica alternativa terapeutica. Ambedue le sindromi sono dovute a
mutazioni dominanti nel gene del tumore di Wilms, il gene WT1. Mentre
i pazienti con sindrome di Fraser presentano mutazioni a carico
dell'introne 9 del gene, la sindrome di Denis-Drash è
causata da numerose mutazioni distribuite lungo tutto il gene WT1.
Questo gene codifica per un fattore di trascrizione che controlla
l'espressione di molti geni chiave dei podociti.
Glomerulosclerosi
focale segmentale, autosomico dominante
Le forme
autosomico-dominanti di glomerulosclerosi focale segmentale sono un
gruppo eterogeneo di malattie ereditarie, caratterizzate da un inizio
con lieve proteinuria durante l'adolescenza o l'età adulta
e lenta progressione verso una glomerulosclerosi segmentale, fino
alla malattia renale terminale. Sono stati mappati due loci, uno sul
cromosoma 19q13 e uno sul cromosoma 11q21-22.
La
glomerulosclerosi focale segmentale del tipo 1 è causata da
una mutazione nel gene ACTN4, che codifica l'α-actinina-4. Si
tratta di una proteina con differenti quadri di espressione,
fortemente presente nei podociti, legata ai filamenti di F-actina dei
pedicelli. Le mutazioni che causano la malattia aumentano l'affinità
di α-actinina-4 per l'F-actina, con conseguente interferenza con
il normale assemblamento e non assemblamento dei filamenti di actina
nei podociti glomerulari.
Mutazioni
nel gene TRPC6, che codifica per il recettore potenziale del canale
cationico 6, sono state identificate in famiglie con FSGS2 autosomico
dominante. La proteina TCPC6 appartiene a una famiglia di canali
cationici non selettivi, interessati all'aumento della
concentrazione di calcio intracellulare, dopo attivazione dei
recettori, uniti alla proteina G, e dei recettori tirosino-chinasici.
La proteina TCPC6 sembra essere associata ai pori fenestrati dei
podociti, interessati alla formazione del diaframma fenestrato. Una
mutazione a carico della proteina TCPC6 può causare un
ingrandimento dei pori e può avere un ruolo nella patogenesi
della glomerulosclerosi focale segmentale.
Conclusioni
L'analisi
delle rare malattie genetiche nella quali la proteinuria rappresenta
un aspetto prominente, ha portato all'identificazione di diverse
proteine, necessarie per lo sviluppo e il funzionamento della
barriera di filtrazione glomerulare. In particolare i nuovi dati su
queste sindromi hanno chiarito le caratteristiche delle strutture
molecolari del diaframma fenestrato dei podociti. Tutto questo ha
determinato un progresso nella classificazione delle proteinurie
ereditarie. Da un punto di vista clinico è importante sapere
che mutazioni nello stesso gene possono accompagnarsi a diversi
fenotipi. Per questa ragione i pazienti con queste malattie vanno
sottoposti, quando possibile, alla determinazione genetica.
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