Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Aprile 2007 - Volume X - numero 4
M&B Pagine Elettroniche
Casi indimenticabili
Russare:
un disturbo banale?
Pediatra
di libera scelta, Sesto S. Giovanni (MI)
Questa
è la storia di A., un ragazzo di 11 anni, che viene in
ambulatorio perché…russa! Fa fatica a respirare da
sdraiato e russa rumorosamente, tanto che il fratello protesta
perché non riesce a dormire. Andrea
invece dorme lo stesso e di giorno si lamenta solo perché
è costretto a respirare a bocca aperta ma dice di star
bene. Tutto
è cominciato improvvisamente tre giorni fa.
Lo
visito, sembra aver solo delle tonsille decisamente ipertrofiche,
con una corrispondente cospicua adenomegalia laterocervicale non
dolente. Non ha febbre. Parla con una voce da Topo Gigio, o
rinolalia in termini medici. Sperando di poter attribuire tutto a
uno streptococco faccio un Tampone
faringeo ma naturalmente è negativo. Prescrivo un
antinfiammatorio con l'obiettivo di alleviare il disturbo e ci
lasciamo con l'accordo di risentirci dopo 3 giorni, dopo il
ponte dell'8 dicembre.
Il 9 dicembre la mamma è decisamente allarmata, la
situazione è peggiorata, non
solo russa ma adesso gli sembra di far fatica a respirare anche
da alzato, anche se poi protesta perché la mamma vuole
segnalare alla scuola di non fargli fare ginnastica e quasi
litigano in mia presenza perché lui non vorrebbe
rinunciare alle sue normali attività. Io sono un po' in dubbio:
la mamma è davvero preoccupata, il ragazzo minimizza…a
questo punto concordiamo di fare qualche esame. Fa il prelievo la
mattina dopo all'ospedale di zona, dove danno come data di
ritiro dei risultati una settimana dopo. Questo è spesso
un problema: la maggior parte degli esami vengono eseguiti in
giornata, ma se ce n'è uno che richiede più
tempo, e in questo caso poteva essere il dosaggio degli anticorpi
anti EBV, non si riesce a sapere nulla fino al completamento.
Ho sempre avuto l'abitudine di telefonare al
laboratorio dell'ospedale se lo ritenevo urgente, per avere almeno i
primi risultati, ma ultimamente mi trattavano sempre male e,
trincerandosi dietro la scusa della privacy, non mi dicevano nulla, per
cui avevo smesso di provarci.
Siamo
all'11 dicembre, Andrea non ha quasi dormito, è senza
fiato. La mamma lo porta da un otorino privato che riconosce una
situazione preoccupante e invia il ragazzo in ospedale, un altro
ospedale, dopo aver preso accordi per telefono con un amico
pediatra che lavora là. Naturalmente
deve fare degli esami, ma visto che li ha già fatti il
pediatra, con la sua autorità di ospedaliero, litigando
con il primo ospedale, riesce a farsi mandare i risultati. Sembra
tutto nella norma, emocromo, VES, PCR, elettroforesi proteica;
c'è un solo esame decisamente alterato, l'LDH che è
a 1.200. Non è da molto che chiedo questo parametro, so
che per valori non molto sopra i limiti della norma può
anche accompagnarsi a una semplice mononucleaosi infettiva, ma un
valore così elevato fa sospettare una patologia
linfoproliferativa.
L'Rx
torace dimostra un aumento vistoso della massa ilare e un
versamento pleurico. Andrea viene trasferito a Monza dove viene
posta diagnosi di linfoma non leucemizzato a cellule T, un
linfoma che viene trattato con un protocollo molto simile a
quello di una LLA.
La
prima notte è monitorato strettamente e la rianimazione è
tenuta in allerta per il rischio di insufficienza respiratoria,
poi i farmaci dell'induzione cominciano a dare i primi pronti
risultati e la fase critica viene superata.Suo
fratello ha voluto fargli un regalo:si è rasato i capelli
per solidarietà.
Naturalmente
da quando la sua patologia ha smesso di essere ambulatoriale l'ho
visto poco, ma la mamma mi ha tenuta informata sull'andamento e
anche sulla fatica di vivere con la malattia e con la minaccia
della morte.
Un
piccolo corollario alla storia di A.: ho scritto una lettera
all'ospedale di zona e ho chiesto e ottenuto un incontro con i
due primari del laboratorio di Microbiologia e Biochimica: da
allora, quando ne ho bisogno, ottengo sempre gli esiti degli
esami più urgenti per telefono…
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