Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Gennaio 2024 - Volume XXVII - numero 1
M&B Pagine Elettroniche
I Poster degli specializzandi
Le sindromi periodiche dell'infanzia: manifestazioni età - dipendenti di una stessa malattia?
L'importanza di un precoce e corretto inquadramento disgnostico
UOC di Neuropsichiatria Infantile, Università di Verona
Indirizzo per corrispondenza: ivanlatorraca0@gmail.com
Le sindromi periodiche dell’infanzia sono un gruppo di disturbi funzionali periodici e parossistici che ricorrono in pazienti che hanno o che avranno maggiori probabilità̀ di sviluppare emicrania, con o senza aura. 
Si tratta di disturbi molto comuni nella pratica clinica sia del pediatra che del neuropsichiatra infantile, eppure in molti casi la diagnosi di sindrome periodica è ancora tardiva rispetto all’esordio dei sintomi o addirittura misconosciuta, costringendo i pazienti e le loro famiglie a frequenti ospedalizzazioni e iter diagnostico-terapeutici lunghi e inefficaci. 
Si presentano brevemente tre casi clinici. 
Caso 1. Paziente di 8 mesi con torcicollo parossistico benigno. Non familiarità per patologie neuropsichiatriche infantili (NPI). Dall’età di 2 mesi presenta ricorrenti episodi di torcicollo sia a destra che a sinistra, a frequenza mensile, della durata di una settimana circa, a graduale risoluzione spontanea, talvolta associati a maggiore irritabilità, con completo benessere tra un episodio e l’altro. 
Caso 2. Paziente di 15 anni con sindrome del vomito ciclico. Familiarità nel ramo materno per emicrania. A partire dai tre anni di età comparsa di episodi di vomito preceduti da nausea e addominalgia, con durata fino a 2-3 giorni (con più di un episodio di vomito all’ora) e necessità di ospedalizzazione; frequenza di circa 2 episodi all’anno con periodicità talvolta prevedibile e benessere tra un episodio e l’altro. Negli ultimi anni comparsa, in associazione al vomito, anche di cefalea con caratteristiche emicraniche. Eseguite molteplici indagini laboratoristiche e strumentali per escludere patologie di natura organica, tutte risultate negative. 
Caso 3. Paziente di 16 anni con emicrania vestibolare. Familiarità per emicrania e coliche del lattante. Dall’età di 7 anni comparsa di emicrania. Nell’ultimo anno comparsa di episodi caratterizzati da sintomatologia vertiginosa soggettiva, della durata di alcuni giorni, a frequenza plurimensile, talvolta indipendenti dagli episodi di cefalea, talvolta associati ad essa. Eseguite valutazioni otorinolaringoiatriche (ORL), accertamenti cardiologici, RM encefalo: tutti gli esiti sono negativi. 
Questi tre casi clinici ci permettono di osservare come ogni disturbo periodico abbia una propria età d’insorgenza tipica:
	
- nei primi anni di vita il torcicollo parossistico benigno
- nell’età prescolare la sindrome del vomito ciclico
- in età adolescenziale l’emicrania vestibolare.
Alcuni Autori, non a caso, considerano le sindromi periodiche come espressione di una stessa malattia che si estrinseca in maniera diversa nelle varie età dello sviluppo del bambino, ipotizzando un substrato eziopatogenetico comune, a oggi ancora non del tutto chiarito. 
Pur trattandosi di patologie con prognosi spesso eccellente, è fondamentale che il medico sappia riconoscere correttamente questi disturbi per accorciare l’iter diagnostico, evitare indagini invasive inappropriate e instaurare precocemente un adeguato trattamento che può migliorare notevolmente la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. 
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