Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Luglio 2024 - Volume XXVII - numero 26
M&B Pagine Elettroniche
I Poster degli specializzandi
Dal rene all'occhio: che cos'è la TINU?
1Dipartimento di Promozione della Salute Materno-Infantile, di Medicina Interna e Specialistica di Eccellenza “G.D’Alessandro”, Università di Palermo 
2UOC di Nefrologia Pediatrica e Dialisi Ospedale dei Bambini “Giovanni Di Cristina”, A.R.N.A.S. Ospedali Civico di Cristina Benefratelli, Palermo
Indirizzo per corrispondenza: Giadamaria.sapienza@gmail.com
Introduzione
La sindrome da nefrite tubulointerstiziale e uveite (TINU) è una patologia che colpisce l’interstizio renale e l’uvea. 
La nefrite interstiziale si presenta con ridotta funzionalità renale, proteinuria, glicosuria e talvolta può essere accompagnata da una combinazione di vari segni e sintomi come febbre, iporessia, astenia, artralgie e dolore addominale. L’uveite può non essere presente alla diagnosi di nefrite interstiziale, ma deve verificarsi entro 12 mesi per poter confermare tale sindrome. I sintomi oculari comprendono arrossamento, fotofobia, diminuzione dell’acuità visiva e dolore. 
La patogenesi della sindrome TINU rimane poco conosciuta. In alcuni casi come causa sono state implicate infezioni pregresse o l’uso di farmaci. Molti studi hanno riportato una base genetica per la malattia, vale a dire associazioni con i geni HLADQA1*01, HLADQB1*05 e HLA-DQB1*01. Altri studi hanno proposto varie eziologie immunologiche e sono state segnalate anche associazioni con ANCA (Antineutrophil Cytoplasmic Antibodies), ANA (Anticorpi Anti-Nucleo) e ipocomplementemia. 
Caso clinico
Davide è un bambino di 8 anni giunto alla nostra attenzione per febbre, vomito e inappetenza. Dall’anamnesi patologica prossima emergevano calo ponderale e dolore addominale ricorrente. Giunto in Pronto Soccorso (PS) pediatrico eseguiva ecografia addome, risultata nella norma. Gli esami ematochimici mostravano elevati valori di creatinina (Cs 1,52 mg/dl) in assenza di iperazotemia. Nel sospetto di una AKI (Acute Kidney Injury) secondaria a disidratazione, iniziava terapia reidratante e si predisponeva il ricovero presso l’UO di Nefrologia pediatrica. I successivi accertamenti mostravano presenza di microematuria, proteinuria e glicosuria con valori di creatinina in incremento. Nel sospetto di una patologia tubulo-interstiziale venivano dosati gli enzimi tubulari (alfa1 microglobulina e beta-2 microglobulina), i cui valori risultavano alterati e veniva documentata positività per ANA; il complemento risultava essere nei limiti di norma. La visita oculistica, invece, non mostrava elementi patologici. 
Veniva quindi posta indicazione a eseguire una biopsia renale che ha confermato il sospetto di nefrite tubulointerstiziale. Si iniziava pertanto terapia con boli di steroide con progressiva riduzione dei valori di creatininemia e veniva dimesso con indicazione a proseguire la terapia steroidea a domicilio. 
Durante il follow-up presso l’ambulatorio di Nefrologia pediatrica, per il riscontro di iperemia congiuntivale bilaterale, ripeteva visita oculistica con diagnosi di uveite anteriore. Il quadro oculare associato a quello renale ci ha permesso di porre diagnosi di TINU. 
All’ultimo controllo ambulatoriale il piccolo presentava funzionalità renale stabile e all'esame delle urine non era presente né proteinuria né glicosuria; al controllo oculistico, invece, si evinceva all’occhio destro iperemia congiuntivale, sinechie e depositi sul cristallino.
Conclusioni
La TINU è a oggi una patologia sottodiagnosticata, soprattutto nei pazienti giovani con malattia renale lieve e asintomatica. Considerando che oltre il 50% dei casi di uveite non ha una causa identificabile, un inquadramento nefrologico potrebbe spiegare parte di tali uveiti. È fondamentale divulgare queste informazioni tra nefrologi, pediatri e oculisti perché un approccio interdisciplinare può permettere una diagnosi precoce e un trattamento adeguato.
Vuoi citare questo contributo?

 Stampa
 Stampa Commenti
 Commenti Condividi via mail
 Condividi via mail Condividi su Twitter
 Condividi su Twitter Condividi su Facebook
 Condividi su Facebook Scarica in formato PDF
 Scarica in formato PDF