Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Maggio 2012 - Volume XV - numero 5
M&B Pagine Elettroniche
Caso contributivo
Sindrome
del babbuino da inalazione di vapori di mercurio in età
pediatrica
1Dermatologia
e Venereologia, Seconda Università degli Studi di Napoli
2Unità di Dermatologia Pediatrica, A.O.R.N. Santobono-Pausillipon, Napoli
3Unità di Immunoreumatologia Pediatrica, A.O.R.N. Santobono-Pausillipon, Napoli
4Dipartimento di Dermatologia Oncologica, Istituto Dermatologico San Gallicano, Roma
2Unità di Dermatologia Pediatrica, A.O.R.N. Santobono-Pausillipon, Napoli
3Unità di Immunoreumatologia Pediatrica, A.O.R.N. Santobono-Pausillipon, Napoli
4Dipartimento di Dermatologia Oncologica, Istituto Dermatologico San Gallicano, Roma
Indirizzo
per corrispondenza: piccolo.vincenzo@gmail.com
Baboon sydnrome due to inhalation of mercury in childhood
Key
words: Baboon
syndrome, Mercury, Contact dermatitis
Abstract
Baboon
syndrome is a peculiar form of intertriginous cutaneous eruption
located at buttocks, genitalia, and thighs; it has always been
considered a systemic contact dermatitis provoked by several
allergens, such as ampicillin, nickel, and mercury.
We report a case of a child which developed a baboon syndrome after
a thermometer rupture and inhalation of mercury fumes.
In the manuscript we describe the possible pathogenetic mechanisms
and point out our attention on the increasing rarity of cutaneous
eruption in childhood, related to the prohibition to produce
mercury-functioning instruments, such as thermometers,
barometers, sphygmomanometers. |
Riassunto
La
sindrome del babbuino rappresenta un particolare tipo di eruzione
cutanea localizzata in specifiche aree corporee come glutei,
genitali, cosce ed è considerata da sempre una dermatite da
contatto da assorbimento sistemico di allergeni come mercurio,
nichel, ampicillina e altri.
Riportiamo
il caso di un bambino colpito da una sindrome del babbuino in seguito
all’inalazione di vapori di mercurio a causa della rottura di
un termometro.
Nel
lavoro vengono descritti i possibili meccanismi patogenetici e i
motivi della sempre più rara osservazione di questa patologia
in età pediatrica a causa del divieto di produzione di
apparecchi che utilizzino, per il loro funzionamento il mercurio,
come termometri, barometri e sfigmomanometri.
La
sindrome del babbuino rappresenta un particolare tipo di eruzione
cutanea provocata da alcuni allergeni come ampicillina, nichel e
mercurio, e prende questo nome dalla caratteristica distribuzione
delle lesioni ai glutei e alle regioni genitali, che ricorda le
natiche del babbuino1-5.
Riportiamo
il caso di un bambino di 9 anni giunto alla nostra osservazione per
la comparsa da circa 2 giorni di una violenta eruzione eritematosa
pruriginosa localizzata in regione glutea. L’esame obiettivo
dermatologico mostrava la presenza di ampie chiazze
eritemato-vescicolose localizzate prevalentemente ai glutei e alla
faccia mediale e posteriore delle cosce (Figura
1 e Figura 2). L’esame
obiettivo di tutti gli altri distretti corporei era completamente
nella norma. Gli esami ematochimici di routine e le indagini
sierologiche non mostravano alcun tipo di alterazione.

Figura
1. Eruzione eritemato-vescicolosa con fine desquamazione che
interessa i glutei e la faccia postero-mediale della cosce.
Notare
alla piega glutea di sinistra la presenza di uno screzio purpurico
che aveva non poco preoccupato i primi medici che avevano visitato il
bambino.

Dall’anamnesi
si evinceva che l’eruzione cutanea era insorta in corso di un
episodio influenzale febbrile ma, dopo la defervescenza, la reazione
era persistita.
Le
caratteristiche cliniche delle manifestazioni cutanee e la
distribuzione delle stesse lasciavano pensare a una dermatite da
contatto, per cui si eseguivano dei patch test serie standard, che
mostravano una forte positività (+++) al mercurio metallico e
thimerosal.
Da
un’anamnesi più accurata si scopriva che, il giorno
prima dell’insorgenza dell’eruzione cutanea, il bambino
aveva rotto un termometro a mercurio. Tale dato anamnestico, la
caratteristica distribuzione delle lesioni e la positività dei
test epicutanei supportavano la diagnosi di sindrome del babbuino da
esposizione sistemica al mercurio.
La
risoluzione delle lesioni cutanee avveniva in circa 7 giorni e veniva
facilitata dall’applicazione di steroidi topici di bassa
potenza. A distanza di un mese dalla risoluzione, non vi era nessuna
recidiva dell’eruzione cutanea.
La
sindrome del babbuino è stata descritta per la prima volta da
Andersen et al. nel 1984, i quali notarono questa caratteristica
eruzione cutanea eritematosa localizzata prevalentemente ai glutei, a
cui fu attribuita questa curiosa denominazione, che fa riferimento al
colore rosso acceso del sedere di questa scimmia1.
Il
meccanismo patogenetico più accettato è stato sin dal
principio quello di una reazione cutanea da assorbimento sistemico e
diffusione ematogena di allergeni come il mercurio, a cui il paziente
si sarebbe precedentemente sensibilizzato per via percutanea, sebbene
anche il nichel, e alcuni farmaci antibiotici o mezzi di contrasto
iodati siano stati chiamati in causa in alcuni casi descritti in
letteratura1,3.
Sicuramente
il mercurio tra tutti gli allergeni rappresenta l’agente
eziologico principale di questa eruzione cutanea in età
pediatrica, come dimostrato dalla frequente positività dei
patch test per mercurio nei pazienti affetti4,5. Esso è
stato utilizzato per anni nei disinfettanti topici, nelle otturazioni
dentali, negli antiparassitari in polvere, come conservante per i
vaccini e in molti cosmetici4,6. L’evento
responsabile della sensibilizzazione al mercurio sarebbe l’utilizzo
di disinfettanti a base di mercurio o l’utilizzo del
thimerosal; questa precedente sensibilizzazione rimane spesso
misconosciuta4. La sindrome del babbuino insorgerebbe
quando bambini, sensibilizzati precedentemente per via percutanea,
entrano in contatto “sistemico” col mercurio, per esempio
per inalazione in seguito a rottura di un termometro a mercurio, come
è accaduto nel nostro caso4.
Altra non
meno valida ipotesi patogenetica sarebbe correlata all’alta
densità di ghiandole eccrine presenti nelle aree colpite dalla
sindrome del babbuino, per l’escrezione ghiandolare di queste
sostanze che tenderebbero quindi ad accumularsi nelle aree
specifiche, ma sono necessarie ulteriori conferme a questa teoria,
ipotizzata per ora solo per allergeni come i chemioantibiotici3.
Il
Ministero della Salute italiano, con un decreto ministeriale
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nel marzo del 2002, ha imposto,
alle aziende che producono vaccini, di eliminare in ogni prodotto
thimerosal o altri derivati mercuriali utilizzati come conservanti
entro la fine del 2002, a causa degli effetti neurotossici che tali
sostanze possono determinare sull’organismo4.
Dal 3
ottobre 2009 la legislazione italiana ha di fatto vietato la
produzione di nuovi apparecchi funzionanti a mercurio come
termometri, barometri e sfigmomanometri, non ritirando però
quelli già in dotazione per evitare ulteriori inquinamenti
ambientali da mercurio.
Abbiamo
riportato questo caso non solo per sottolineare l’insolita
reazione cutanea della sindrome del babbuino, ma soprattutto per
evidenziare quanto queste forme in età pediatrica siano
destinate a diventare sempre più rare, venendo meno l’agente
eziologico più frequentemente implicato nella genesi della
sindrome del babbuino dei bambini, ovvero il mercurio.
- Andersen KE, Hjort N, Menne T. The baboon syndrome: systemically-induced allergic contact dermatitis. Contact dermatitis 1984;10:97-100.
- Wolf R, Matz OE. The baboon syndrome or intertriginous drug eruption: a report of eleven cases and a second look at this pathomechanism. Dermatology Online J 2003;9:2.
- Chieco P, Bonifazi E. Dermatite da contatto sistemica da inalazione di vapori di mercurio - sindrome del babbuino. Eur J Pediat Dermatol 2008;18:9-12.
- Wolf R, Oumeish OY, Parish LC. Intertriginous eruption. Clin Dermatol 2011;29:173-9.
- Moreno-Ramírez D, García-Bravo B, Pichardo AR, Rubio FP, Martínez FC. Baboon syndrome in childhood: easy to avoid, easy to diagnose, but the problem continues.Pediatr Dermatol 2004;21:250-3.
- Clements CJ, Ball LK, Ball R, Pratt D. Thiomersal in vaccines. Lancet 2000;8;355:1279-80.
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