Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Ottobre 2001 - Volume IV - numero 8
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Ricerca
Allattamento
al seno nella provincia est di Milano
(ª)
A.S.L. prov. MI 2
 (°)
A.O.Melegnano (MI)
(vedi
commento diR
Davanzo)
Keywords:
Breast-feeding, Epidemiology
Scopo
della ricerca
Conoscere
la situazione dell'allattamento nella provincia Est di Milano.
Verificare se siano confermate le più comuni associazioni tra
variabili note e durata dell'allattamento. Indicare la strategia per
migliorare l'allattamento materno localmente. 
Persone
e Metodi
Sono
state analizzate 368 interviste alle mamme di lattanti nati tra
aprile 1997 e aprile 1998; I bambini sono stati reclutati in modo
casuale dalle liste comunali dei residenti. 
Le
interviste sono state condotte durante i contatti per le vaccinazioni
(a tre, cinque e undici mesi) e telefonicamente a sei mesi.
L'intervista era conclusa nel caso d'allattamento artificiale o alla
terza vaccinazione. Per allattamento al seno s'intende: "Solo
materno" indipendentemente dall'introduzione d'alimenti solidi
allo svezzamento. 
E' stata
condotta un'analisi univariata tra variabili associate alla durata
dell'allattamento al seno e un'analisi multivariata secondo Cox.
L'analisi delle variabili relative alla routine dei punti nascita è
stata svolta escludendo i bambini prematuri, di basso peso, o subito,
allattati artificialmente. Lo studio non è stato supportato da
alcun'azienda privata; nessuno tra gli autori ha interessi privati
connessi all'argomento studiato.
Risultati
L'allattamento
al seno viene iniziato dall'86% delle madri. A tre mesi prosegue nel
43%,a sei mesi nel 28%. Metà delle donne non riceve
informazioni sull'allattamento in gravidanza. Il parto è nel
27% "Cesareo"; nel 7% "Pretermine"; 9% dei
neonati ha "basso peso" (VLBW 1.6%, LBW 7.3%). Fattori di
rischio per iniziare e/o proseguire l'allattamento materno sono:
parto cesareo (RR.0.55 tra 0.34 e 0.91), gemellare (RR.0.30 tra 0.15
e 0.59) e prematurita' (RR. 0.42 tra 0.22 e 0.79). Ricevere aggiunta
in ospedale (data nel 72%) (RR. 0.47 tra 0.32 e 0.69); ricevere
campioni di latte alla dimissione (RR.0.28 tra 0.10 e 0.82), lavorare
a tre mesi dal parto. Fattori di protezione per l'allattamento a tre
o sei mesi sono: prima suzione entro sei ore dal parto (RR.1.31 tra
1.05 e 1.65); rooming-in (praticato nel 19%) (RR. 1.34 tra 1.72 e
1.04). Variabili che non mostrano associazione con l'allattamento:
scolarità materna, aver ricevuto informazioni
sull'allattamento in gravidanza, essere consigliate di allattare a
richiesta in ospedale, aver ricevuto aiuto per allattare in ospedale,
ricevere visita del pediatra entro 10 giorni dalla dimissione o
consigli nei momenti d'ansia per l'allattamento.
Conclusioni
Molte
mamme vogliono allattare al seno; quasi tutte iniziano ad allattare;
poche proseguono l'allattamento fino a tre e sei mesi. C'e' ancora
spazio, nella nostra area, per potenziare gli interventi protettivi
dell'allattamento e ridurre i fattori di rischio nei primi giorni di
vita. Colpisce la numerosità dei cesarei, la frequenza con cui
si somministrano giunte in ospedale, la rarità del rooming-in.
La creazione di gruppi di sostegno all'allattamento potrebbe
rispondere alle necessità delle puerpere nelle prime settimane
dopo la dimissione.
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