Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Ottobre 2001 - Volume IV - numero 8
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Casi contributivi
Una
spondilodiscite
UO
Pediatria, Ospedale Bufalini, Cesena
Spondilodiscitis
Keywords:
Spondilodiscitis 
I
casi
Il primo
caso è un maschietto di 19 mesi; da 5 gg rifiuta di camminare
e di stare seduto, con febbre, e con pianto diurno e notturno e
durante la minzione. Alla visita è evidente una posizione in
lordosi rigida, il rifiuto del passaggio dalla posizione supina a
quella seduta, e l'accentuazione del pianto alla pressione sulle
apofisi spinose della regione lombare. 
La
scintigrafia ossea con TC99 e la RMN con gadolino confermano la
presenza di una lesione infiammatoria dello spazio tra L4 e L5.
Pronta risposta clinica alla terapia con teicoplanina (dopo 48 ore
non ha febbre, sta seduto, non piange durante la minzione e
l'evacuazione). La terapia viene contiuata per 2 settimane, per poi
passare alla terapia orale per altre 2 settimane.
Il
secondo caso riguarda una bambina di 2 anni; la storia è più
subdola, il dolore, diurno e notturno, dura da 10 gg , ma è
discontinuo; negli ultimi 2 gg rifiuta di camminare. Se richiesta di
fare qualche passo matiene un atteggiamento rigido della colonna
scoliotico destro-convesso. Gli esami chimico-clinico sono normali,
eccetto che per una VES di 41. Dopo il ricovero, la sintomatologia
dolorosa, progressivamente si accentua, si fa più continua e
invalidante, e impedisce la stazione seduta. La scintigrafia con TC99
e la RMN con gadolino mostrano una spondilodiscite tra L2 e L3. Il
rachide viene immobilizzato con corsetto. La terapia antibiotica,
prima per vena e poi per os come nel primo caso risolve rapidamente i
sintomi. Nel follow-up si registra un progressivo assottigliamento
del disco, con reazione sclerotica e parziale fusione dei corpi
vertebrali adiacenti. 
Il
contributo
La
spondilodiscite è una malattia rara, infettiva, a eziologia
multipla, per lo più da germi poco aggressivi (come documenta
anche la scarsa espressività del laboratorio), nel 50% dei
casi circa dovuta alla Bartonella henselae. I sintomi (dolore
e rigidità della colonna, rifiuto della posizione seduta e
della deambulazione) sono fortemente orientativi; la scintigrafia
individua la sede della lesione, la RMN permette di distinguere tra
discite e osteite. La risposta alla terapia antibiotica è
molto netta e molto pronta. 
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