Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Settembre 2001 - Volume IV - numero 7
M&B Pagine Elettroniche
Appunti di Terapia
La
resistenza del Mycobacterium tuberculosis ai farmaci antitubercolari
Indirizzo
per corrispondenza:bartolozzi@unifi.it
Il
vaccino contro la malattia di Lyme è efficace anche nei
soggetti da 4 a 18 anni di età
Un
vaccino contro la malattia di Lyme, costituito dalla proteina A
ricombinante della superficie esterna (OspA) della Borrelia
burgdorferi si è dimostrato utile nell'adolescente in età
superiore ai 15 anni e nell'adulto. Ma il suo uso era limitato al di
sotto di questa età, per mancanza di esperienze. Con un
vaccino preparato dalla SmithKline Beecham (LYMErix) è stato
condotto uno studio in 4.087 bambini e adolescenti in età fra
4 e 18 anni (VK Sikand et al., Pediatrics 2001, 108:123-8),
dei quali 301 parteciparono alla determinazione dell'immunogenicità.
Dei 4.087 bambini, 3.063, scelti a caso, ricevettero 30 mg di
vaccino, e 1.024 ricevettero il placebo, al tempo 0, 1 e 12 mesi.
Gli effetti collaterali vennero suddivisi in locali (arrossamento, tumefazione e dolore) e generali (febbre, cefalea, stanchezza, artralgia ed esantema): le risposte furono sollecitate o comunicate spontaneamente. I campioni di sangue, per studiare le risposte immunologiche al vaccino, furono prese al tempo 0, a 2, 6, 12 e 13 mesi.
La reattogenicità fu più frequente nei soggetti vaccinati, sia come reazioni locali che generali, in confronto al placebo. Tuttavia la maggioranza dei sintomi e dei segni fu del tipo lieve-moderato ed ebbe una durata di tempo limitata.
I titoli medi geometrici di IgG anti-OspA nei bambini vaccinati risultarono al 13° mese superiori a quelli riscontrati nell'adulto (27.485 unità ELISA nel bambino contro 8.216 nell'adulto). Tutti i bambini vaccinati presentarono un livello anticorpale uguale o superiore a 1.400 unità ELISA, in confronto a solo il 90% degli adulti.
Viene concluso che il vaccino, quando somministrato secondo la schedula 0, 1 e 12 mesi, è ben tollerato e immunogenico nei bambini.
Gli elevati livelli di anticorpi riscontrati fanno pensare che il vaccino fornisca protezione contro l'infezione da Borrelia burgdorferi.
			Gli effetti collaterali vennero suddivisi in locali (arrossamento, tumefazione e dolore) e generali (febbre, cefalea, stanchezza, artralgia ed esantema): le risposte furono sollecitate o comunicate spontaneamente. I campioni di sangue, per studiare le risposte immunologiche al vaccino, furono prese al tempo 0, a 2, 6, 12 e 13 mesi.
La reattogenicità fu più frequente nei soggetti vaccinati, sia come reazioni locali che generali, in confronto al placebo. Tuttavia la maggioranza dei sintomi e dei segni fu del tipo lieve-moderato ed ebbe una durata di tempo limitata.
I titoli medi geometrici di IgG anti-OspA nei bambini vaccinati risultarono al 13° mese superiori a quelli riscontrati nell'adulto (27.485 unità ELISA nel bambino contro 8.216 nell'adulto). Tutti i bambini vaccinati presentarono un livello anticorpale uguale o superiore a 1.400 unità ELISA, in confronto a solo il 90% degli adulti.
Viene concluso che il vaccino, quando somministrato secondo la schedula 0, 1 e 12 mesi, è ben tollerato e immunogenico nei bambini.
Gli elevati livelli di anticorpi riscontrati fanno pensare che il vaccino fornisca protezione contro l'infezione da Borrelia burgdorferi.
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