Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Giugno 2006 - Volume IX - numero 6
M&B Pagine Elettroniche
Appunti di Terapia
Complicazioni
ortopediche in bambini e adolescenti sovrappeso
Membro
della Commissione Nazionale Vaccini
Indirizzo
per corrispondenza: bartolozzi@unifi.it
Secondo
statistiche condotte dal CDC (Centers for Disease Control and
Prevention) negli anni 1999-2002, quasi il 16% dei bambini e
adolescenti hanno negli Stati Uniti un Indice di Massa Corporea (IMC)
?95° centile per età e sesso, per cui sono definiti come
obesi. In Italia valutazioni analoghe hanno dimostrato valori molto
vicini. Negli ultimi 30 anni la prevalenza dell'obesità è
più che triplicata e di conseguenza sono aumentate di molte
volte le situazioni di co-morbilità a essa
connesse.
Nell'adulto le complicazioni ortopediche dell'eccesso
di peso comprendono:
- L'osteoartrite degenerativa
- Le rotture della cartilagine articolare
- Una riduzione dell'attività fisica
- Prognosi cattiva dopo interventi di chirurgia ortopedica per alterazioni, legate all'obesità.
Nei
bambini e negli adolescenti alcune delle complicazioni ortopediche
dell'obesità sono simili a quelle dell'adulto, altre volte
le manifestazioni sono tipiche del bambino o dell'adolescente, come
lo scivolamento dell'epifisi della testa del femore o la tibia vara
dell'adolescente (malattia di Blount). Tuttavia sono poche le
pubblicazioni che riguardano questo capitolo dell'ortopedia
pediatrica.
Una
recente ricerca (Taylor ED, Theim KR, Mirch MC et al. Orthopedic
complications of overweight in children and adolescents. Pediatrics
2006; 117:2167-74), ha descritto le conseguenze muscolo-scheletriche
del sovrappeso in età pediatrica, in un largo numero di
bambini e adolescenti.
Per
condurre questo studio sono state esaminate le cartelle cliniche di
227 bambini e adolescenti obesi e di 128 bambini e adolescenti non
obesi, che erano stati esaminati al National Institutes of Health
fra il 1996 e il 2004, per rilevare le storie mediche ortopediche
pertinenti e le i disturbi muscolo-scheletrici.

Confrontando
i due gruppi di soggetti, è stato riscontrato un maggior
numero di fratture e di dolori muscolo-scheletrici fra i bambini
obesi: la più comune manifestazione, denunziata dagli
interessati è stata il dolore alle ginocchia (21,4% degli
obesi e 16,7% nei non obesi). Segue la riduzione della mobilità,
per la quale risulta un indice di 17±6,8 negli obesi contro un
indice di 11,6±2,8 nei non obesi. Anche il cattivo
allineamento metafisi-diafisi e l'angolo di valgismo tibio-femorale
sono superiori fra gli obesi.
I dolori muscolo-scheletrici appaiono
nettamente superiori (vedi Figura)
Le
fratture sono risultate 4,5 volte più frequenti fra gli obesi.
L'aumento della mineralizzazione delle ossa, visto negli obesi, non
è sufficiente per compensare l'incremento delle forze che si
esercitano sugli arti degli obesi, in occasione di una
caduta.
Considerazioni
L'aumento nel numero delle fratture, dei
dolori muscolo-scheletrici e della ridotta mobilità
rappresenta un rischio reale per i bambini e gli adolescenti
soprappeso e obesi. Una maggiore attenzione ai problemi ortopedici
degli obesi deve essere rivolta dai pediatri, insieme a un maggior
impegno che tutta la classe medica deve attuare nella lotta contro
l'aumento del peso corporeo, riscontrato negli ultimi decenni.
Alcuni sport, come il ciclismo e il nuoto sembrano i più
opportuni per aumentare le spese energetiche, senza aggravare la
situazione dinamica del corpo del bambino e dell'adolescente.
Considerazioni
L'aumento
nel numero delle fratture, dei dolori muscolo-scheletrici e della
ridotta mobilità rappresenta un rischio reale per i bambini e
gli adolescenti soprappeso e obesi. Una maggiore attenzione ai
problemi ortopedici degli obesi deve essere rivolta dai pediatri,
insieme a un maggior impegno che tutta la classe medica deve attuare
nella lotta contro l'aumento del peso corporeo, riscontrato negli
ultimi decenni.
Alcuni sport, come il ciclismo e il nuoto sembrano i
più opportuni per aumentare le spese energetiche, senza
aggravare la situazione dinamica del corpo del bambino e
dell'adolescente.
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