Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Gennaio 2007 - Volume X - numero 1
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Casi contributivi
Un
caso di zoppia
*Divisione
di Pediatria Oncologica-Dipartimento di Scienze Pediatriche e
dell'Adolescenza;
°Dipartimento
di Patologia Clinica;
§Divisione
di Ortopedia
Ospedale
Infantile Regina Margherita, Torino.
ndirizzo
per corrispondenza: chiara_galletto@libero.it
A
Case of limb pain with a limp
Key
words
Articular
pain, Limp, Acute Lymphoblastic Leukaemia
Summary
In
childhood and adolescence articular pains are frequent
and
in most of the cases they disappear rapidly and spontaneously.
In a
few patients the cause of the symptoms is an organic
and/or
a systemic pathology that require accurate examination
and
specific treatment. We report a case of a 5-year-old child
suffering
from
limb pain associated with limp. An emocromocitometric
analysis
was carried out since, subsequently, the pain increased
and
an intermittent fever appeared. A modest piastrinopenia and a
relative
neutropenia led us to formulate the hypothesis of an
oncoematologic
pathology.
A peripheral blood smear was performed
and
it revealed the presence of lymphoid blasts. The diagnosis of
Acute
Lymphoblastic Leukaemia was then confirmed by bone marrow
specimen.
|
E, di
anni 5, a circa un mese di distanza da un episodio di flogosi delle
alte vie aeree trattato con terapia aerosolica, è stato
condotto al DEA del Nostro Ospedale per la comparsa di dolore
all'arto superiore e inferiore di destra associato a zoppia;
all'esame obiettivo non sono stati riscontrati alcuna limitazione
funzionale, né altri dati patologici.
L'esame
emocromocitometrico eseguito ha evidenziato: G.B. 14.270/mmc (N
4970), Hb 12,9 g/dl, PLT 101.000/mmc. Gli indici di flogosi valutati
sono stati: VES 59 mm/h, PRC 13,9 mg/l (v.n 0,1-10).
La
radiografia dell'anca e dell'arto inferiore destro non hanno
rilevato segni di lesioni ossee né articolari.
Sulla
base della sintomatologia, è stata pertanto posta diagnosi
presuntiva di sinovite reattiva dell'anca e il paziente è
stato dimesso con indicazione a riposo funzionale e terapia con
antinfiammatori non steroidei.
Dopo 10
giorni, per la comparsa di lieve ipertermia ad andamento remittente,
per il progressivo aumento (intensità e sedi) dei dolori
osteo-articolari pre-esistenti e per l'insorgenza di dolore alla
caviglia sinistra, il bambino viene portato nuovamente al DEA:
all'esame obiettivo si evidenziavano micropoliadenia
sottoangolomandibolare bilaterale e in sede ascellare veniva viene
ricoverato nel reparto di ortopedia.
Nonostante
il valore normale della conta leucocitaria, valutando la neutropenia
relativa e la modesta anemia e piastrinopenia con decremento dei
valori rispetto al controllo precedente e il peggioramento del quadro
clinico osteoarticolare, è stato eseguito uno striscio di
sangue periferico che ha evidenziato la presenza di blasti linfoidi
in una quota pari al 35%.
Il giorno
successivo, il paziente veniva trasferito nel reparto di oncologia;
le sue condizioni generali risultavano discrete: cute e mucose si
presentavano pallide, non vi erano manifestazioni emorragiche.
L'esame obiettivo cardiologico e respiratorio erano nella norma.
L'addome era trattabile, non dolente, con fegato palpabile a 2 cm
dall'arco costale e milza in limiti. Si evidenziava poliadenia
laterocervicale ed inguinale bilaterale, con linfonodo di circa 1 cm
palpabile in sede retroauricolare destra. I testicoli risultavano
nella norma per sede, volume e consistenza. Non vi erano segni di
irritazione meningea. Gli esami di funzionalità epatica e
renale risultavano nella norma; gli indici di flogosi: PRC:156,8
mg/dl; fibrinogeno 1230 mg/dl.
E'
stato eseguito, quindi, un agoaspirato midollare che ha permesso di
porre diagnosi di Leucemia Linfoblastica Acuta immunofenotipo Common
(blasti 90%), per cui è stato iniziato il trattamento secondo
il Protocollo AIEOP (Associazione Italiana Ematologia Oncologia
Pediatrica) LLA 2000.
L'Rx
dello scheletro eseguito tra le valutazioni alla diagnosi, segnalava
la presenza di bande chiare metafisarie più evidenti a livello
femorale con rimaneggiamento osseo di tipo litico in corrispondenza
del III prossimale della tibia di dx (Figura) e del radio di
sx in sede metafisaria.

Tale
reperto è dovuto alla localizzazione ossea da parte del
processo sistemico, responsabile della comparsa della sintomatologia
dolorosa. Quest'ultima, poco responsiva alla terapia analgesica
sintomatica, è diminuita significativamente solo dopo alcune
settimane dall'inizio del protocollo chemioterapico,
contestualmente alla progressiva diminuzione del numero dei blasti
nel sangue periferico e nel midollo osseo, rendendo possibile una
lenta e graduale ripresa della deambulazione.
Il dolore
osteo-articolare si presenta in circa il 15% dei bambini in età
scolare e nella metà dei casi è dovuto a patologie
organiche: patologie infiammatorie, traumatiche o tumorali a carico
di segmenti ossei con funzioni portanti di arti inferiori o colonna
possono infatti essere alla base di algie diffuse e/o difficoltà
nella deambulazione. Nella diagnosi differenziale, oltre a definire
la componente prevalentemente articolare od ossea del dolore, è
necessario valutare il numero di articolazioni coinvolte e
individuare segni obiettivi di apparato e/o sistemici eventualmente
associati1-6.
I più
comuni quadri clinici responsabili di dolore osteo-articolare/zoppia
sono riportati nella Tabella I.
|
I
principali punti su cui focalizzare la diagnosi differenziale
sono:
- caratteristiche del paziente (età, sesso e abitudini di vita, sedentarietà-sport, ecc.)
- caratteristiche del dolore (sede-estensione, tipo, esordio e durata, cause scatenanti)
- sintomi associati (febbre, perdita di peso, eruzione cutanea, tumefazione articolare)
- risposta al trattamento analgesico.
Il dolore
osteo-articolare è un sintomo comune nella leucemia linfatica
acuta essendo presente nel 40 % dei casi all'esordio; può
essere diffuso a più segmenti ossei ma anche monolocale,
intenso (tipicamente vertebrale), profondo, continuo, oppure può
esprimersi come artralgia o artrite monoarticolare; nel bambino più
piccolo sono comuni zoppia e rifiuto alla deambulazione; tali sintomi
e segni sono spesso associati ad astenia, febbricola, anoressia e
calo ponderale. Rispetto ai pazienti con leucemia linfatica acuta che
si presentano all'esordio senza dolore osseo, i valori ematologici
possono essere normali o moderatamente alterati; in particolare
l'associazione di dolore notturno, leucopenia (G.B.<4000) e
piastrine leggermente ridotte (150-200.000) (come in questo caso)
sono un fattore predittivo di malignità (sensibilità
del 100 % e specificità dell'85 %).
Pertanto,
di fronte a un reperto di zoppia o di intenso dolore osseo di tipo
continuo, in assenza di segni o sintomi sistemici e di dati
radiologici patologici, è opportuno prescrivere una terapia
antidolorifica non steroidea, in quanto gli steroidi, agendo sulle
cellule neoplastiche, potrebbero mascherare/ritardare una possibile
diagnosi di patologia onco-ematologica, e, dopo breve tempo,
rivalutare l'evoluzione del quadro clinico. In caso di persistenza
e/o peggioramento della sintomatologia è opportuno eseguire
esame emocromocitometrico, sempre accompagnato dalla valutazione
dello striscio di sangue periferico, VES, LDH (latticodeidrogenasi),
NSE (Enolasi neuro-specifica) e fosfatasi alcalina, ferritina,
dosaggio di catecolamine urinarie; esami strumentali, ai fini di
escludere/confermare la presenza di una eventuale patologia
oncologica (leucosi, neuroblastoma, osteosarcoma o sarcoma di
Ewing)7.
1. Naish
JM, Apley J. Growing pains: a clinical study of non arthritic limb
pains in children. Arch Dis Child 1951;26:134-40.
2.
Abn-Arafeh I, Russell G. Recurrent limb pain in schoolchildren. Arch
Dis Child 1996;74:336-9.
3.
Aasland A, Flato B, Vandvick IH. Psycosocial factors in children with
idiophatic muscoloskeletal pain: a prospective, longitudinal study.
Acta Pediatr 1997;86:740-6.
4.
Malleson PN, Al-Matar M. Petty RE. Idiophatic muscoloskeletal pain
sindrome pain in children. J Rheumatology 1992:19:1786-9.
5.http://www.orthoportal.com/page019.htm
6.
Marchetti F, Bassanese S, Bruno I, Calipa MT, Dragovich D,
Verzegnassi F, Rabusin M. Una lattante con febbre e schiena rigida.
Medico e Bambino 2005;24(10):669-71
7. Cortis
E, Insalaco A. Il bambino con dolore osteo-articolare: l'approccio
diagnostico. Area Pediatrica 2004;(2):III-XXI
Vuoi citare questo contributo?