Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
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Appunti di Terapia
Difetti
congeniti, prima e dopo la fortificazione della farina di grano con
acido folico
Membro
della Commissione Nazionale Vaccini
Indirizzo
per corrispondenza: bartolozzi@unifi.it
La
prevalenza dei difetti del tubo neurale si è ridotta nella
popolazione, dopo che le donne hanno ricevuto una supplementazione di
acido folico. Dal 1998, la farina di grano, prodotta negli Stati
Uniti, è stata fortificata con acido folico (140 µg per
100 g di grano). La fortificazione dovrebbe aver ridotto la
prevalenza nazionale di ospedalizzazione di neonati con difetti
neurologici folato-sensibili.
Per
rispondere a questa domanda è stata condotta una ricerca per
confrontare le percentuali di ospedalizzazione dei neonati con
difetti folato-sensibili, prima e dopo la fortificazione della farina
di grano (Robbins JM, Tilford JM, Bird TM, et al. Hospitalizations
of newborns with folate-sensitive birth defects before and after
fortification of foods with folic acid. Pediatrics
2006;118:906-15).
Per
valutare l'ospedalizzazione di neonati con difetti alla nascita su
10.000 nati vivi, sono stati usati i dati di dimissione dagli
Ospedali degli Stati Uniti. Sono stati valutati i 5 anni prima della
fortificazione e 5 anni successivi alla fortificazione.
L'ospedalizzazione
per spina bifida è diminuita del 21% dal 1993-1997 al
1998-2002. L'ospedalizzazione neonatale diminuì anche del
20% per anencefalia e del 4% per difetti della lunghezza degli arti.
L'abbassamento nell'ospedalizzazione per spina bifida fu
superiore fra i neonati Ispanici (33%) che fra i bianchi (13%) e i
neri (21%). L'abbassamento del difetto di riduzione della lunghezza
degli arti si è verificato maggiormente fra i neri (11%).
Nessuna riduzione è stata riscontrata per difetti del palato o
del cuore.
La
risposta maggiormente favorevole fra la popolazione Hispanica è
dovuta al fatto che fra questi è più facile avere una
maggior percentuale di deficienza di folato che in altri gruppi
etnici e che, sempre fra gli Hispanici, è più frequente
un polimorfismo del gene della metilene-tetraidrofolato reduttasi.
Viene
concluso che la fortificazione con acido folico determina una
riduzione dei difetti del tubo neurale e che, al di là di
questi, non si verifica una riduzione dell'ospedalizzazione per
altri difetti.
Il lavoro
conferma una massa di pubblicazioni sull'utilità della
supplementazione con acido folico nella donna, da iniziare già
prima del concepimento. Lo studio non è in grado di stabilire
se le donne che hanno partorito neonati con difetti del tubo neurale
abbiano o meno consumato farina arricchita di acido folico. D'altra
parte la fonte delle informazioni non permette di conoscere quante
siano state le donne che abbiano interrotto la gravidanza per la
presenza di difetti a carico del sistema nervoso, rilevati attraverso
le indagini emato-chimiche o strumentali. La propensione all'aborto
nei diversi gruppi etnici d'altra parte, potrebbe spiegare in parte
la diversa incidenza della riduzione dei difetto del tubo neurale
alla nascita fra le diverse componenti della popolazione. Inoltre non
sono stati considerati i nati morti.
Altre
pubblicazioni, che hanno tenuto conto dei nati morti e degli aborti
provocati, hanno constatato che dopo la fortificazione della farina
di grano la riduzione dei difetti del tubo neurale è di circa
il 50%, mentre altri, come quello sopra ricordato, che non tengono
conto di queste circostante, convergono su una riduzione del 20%.
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