Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Ottobre 1999 - Volume II - numero 8
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Casi contributivi
Melanoma
"gigante" del cuoio capelluto
Clinica
Dermatologica, *Clinica di Chirurgia Plastica, Università
degli Studi di Udine
(Specialedal III Convegno di Dermatologia per il Pediatra, Rimini,
28-29 maggio 1999):
"Giant"
scalp melanoma
The
Case
A female
patient aged 15 was referred to us because of the presence on her
pate of a large, elastic, malodorous, blackish mass (about 5 cm of
diameter) with brown and red-blue areas, a wavy surface rising out of
about 4 cm, scarcely moving on its deep planes, completely covered
with hair. The patient reported a sense of disturbance, but not pain.
The
patient told us that a scarcely prominent, pigmented formation had
appeared during her first year of life, but only during the previous
month she had observed a rapid increase in volume. She underwent
surgery to remove the mass, whose histologic examination confirmed
the diagnosis of melanoma (Breslow: thickness exceeding 4 mm.;
Clarck: V degree). The check of remote localisations showed the
presence of metastases to both lungs (III degree). Therefore, the
patient was referred to the oncologist, who suggested a treatment
based on high doses of interferon-alfa
Comment
Malignant
melanoma is very rare in children. Only 0.4% of melanomas appear
during pre-adolescence. It is reported that the annual incidence of
malignant melanoma is 0.8 cases/million during the first decade of
life and 6 cases/million during the second decade of life. They
mainly appear on congenital nevi, which therefore require a
reasonable surveillance.
Articolo
Introduzione
Il
melanoma maligno (M.M.) è una neoplasia che origina dal
sistema melanocitario cutaneo e, molto più raramente, da
melanociti posti in sedi extracutanee (prevalentemente mucose ed
occhio).
Lo
xeroderma pigmentoso, le sindromi da immunodeficenza congenite ed
acquisite, il morbo di Hodgkin e le terapie immunosoppressive
rappresentano fattori di rischio per lo sviluppo della neoplasia in
età pediatrica.
Epidemiologia
Il M.M.
nell'infanzia origina più spesso su nevi melanocitari
congeniti, soprattutto giganti e pelosi; solo raramente, a differenza
dell'adulto, compare su cute sana. Nei bambini può verificarsi
ad ogni età; esso può essere presente anche alla
nascita in forma primaria indipendentemente da analoga neoplasia
materna preesistente. L'incidenza globale è di 5,2 nuovi
casi/100.000 abitanti /anno con picchi in alcune regioni italiane,
come il Friuli Venezia-Giulia, di 9.9 nuovi casi/100.000
abitanti/anno; di questi circa il 2% ha un'età pari o
inferiore ai 20 anni e lo 0.4% dei casi si verifica in pazienti
pre-adolescenti. Si stima che l'incidenza annuale del M.M. sia di 0.8
casi/milioni nella prima decade di vita e di 6 casi/milione nella
seconda decade.
Il
caso
Paziente
di 15 anni, di sesso femminile, giunta alla nostra osservazione per
la presenza al vertice di una grossa massa maleodorante del diametro
di circa 5 cm, di consistenza elastica, colore nerastro, con aree di
colorito marrone e rosso bluastro, a superficie mammellonata,
rilevata di circa 4 cm, poco mobile sui piani profondi, completamente
ricoperta di capelli. Soggettivamente veniva riferita sensazione di
fastidio ma non dolore.


All'anamnesi
la paziente riferiva la comparsa di neoformazione pigmentata
lievemente rilevata già nel primo anno di vita; solo
nell'ultimo mese notava un rapido aumento di volume. Veniva quindi
sottoposta ad esportazione chirurgica il cui esame istologico
confermava la diagnosi di melanoma (Breslow: spessore superiore ai 4
mm.; Clarck: V livello). La ricerca di localizzazioni a distanza
evidenziava la presenza di metastasi ad entrambi i campi polmonari
(stadio III). La paziente veniva pertanto inviata all'oncologo che
consigliava terapia con interferon-alfa ad alte dosi.
Discussione
La
terapia chirurgica è il trattamento di scelta nel melanoma
cutaneo in stadio I e II. In presenza di metastasi a distanza (stadio
III) il trattamento è sistemico mediante chemioterapia
(dacarbazina) e/o immunoterapia (interferon-alfa).
La
radioterapia e la chirurgia su metastasi aggredibili hanno solo
significato palliativo. La prognosi è legata allo spessore del
tumore con percentuali di sopravvivenza a 5 anni del 93% per i M.M.
di spessore inferiore a 1.5 mm, del 67% per quelli compresi tra 1.5 e
3.5 mm. e del 37 % per quelli più spessi. Altri fattori
prognostici che influenzano la sopravvivenza sono: sede, attività
micotica e volume tumorale. Si sottolinea l'importanza della diagnosi
precoce al fine dell'identificazione di M.M. "sottili" a
prognosi notevolmente più favorevole.
STADIAZIONE
Stadio
I: tumore primitivo
Stadio
II:
IIa:presenza di noduli satelliti nelle vicinanze del tumore o della
cicatrice dell'intervento di exeresi
IIb:presenza di metastasi nei linfonodi regionali
Stadio
III: presenza di metastasi a distanza
LIVELLI
DI CLARCK
Livello
I: epidermide
Livello
II: derma papilllare
Livello
III: limite tra derma papillare e reticolare
Livello
IV: derma reticolare
Livello
V: ipoderma
INDICE
DI BRESLOW
I:spessore< 0,75
II:spessore tra 0,76 e 1,49 mm
III:spessore tra 1,50 e 2,99 mm
IV:spessore > 3 mm
Bibliografia
Caputo R,
Gelmetti C, Annessi G: "Malignant Melanoma", Pediatric
Dermatology and Dermathopatology, vol III, 307,Williams &
Wilkins, Baltimora, 1985
De
Francesco V, Stinco G, Campanella M: "Campagna di educazione
sanitaria per la diagnosi precoce del melanoma nella regione Friuli
Venezia-Giulia" in Attualità in tema di dermatologia
oncologica, 181, Massa Editore, 1998 .
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