Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
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Quali
messaggi per le mamme nei cartellini di dimissione nei punti nascita
della città di Roma?
Pediatri
partecipanti :
Elaborazione
dei dati e stesura del manoscritto:
Pediatri
di Famiglia - Associazione Culturale Pediatri Lazio
*Centro
Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute
Istituto Superiore di Sanità, Roma.
Indirizzo
per corrispondenza : flavia.luchino@libero.it
Key
words: Breastfeeding, care coordination, evaluation,
advocacy
Summary:
Aims
:To analyse informative content of discharge cards released to
mothers leaving maternity hospitals in Rome.
Methods:
31 family paediatricians, collected a total of 295 discharge cards
released to mothers of well-being newborns from 30 different
maternity hospitals of Rome. Data analysis has been performed using
STATA software.
Results:
All discharge cards quote breastfeeding. Nevertheless 67% of
information related to breastfeeding were not correct. 95% of mothers
receive written information on formula supplementation (84% of them
were printed on discharge cards). 61% receive a hand written
prescription of a specific formula. 55% of the discharge cards
suggested both options: “ free“ breastfeeding as well as
time-table feeding.
Discussion:
The discharge card is only one tool, not even the most important, to
support breastfeeding. Nevertheless, it is the unique written
informative that over 32.000 mothers delivering in Rome, received
from maternity hospitals. We believe discharge cards should include
only understandable, complete, correct and evidenced based
information in order to favour breastfeeding.
Obiettivi:
Analizzare i contenuti informativi dei cartellini di dimissione che
vengono consegnati alle puerpere al momento della dimissione dai
punti nascita di Roma.
Metodi:
31 pediatri di famiglia distribuiti su tutto il territorio del Comune
di Roma hanno aderito volontariamente all'indagine e hanno
raccolto, durante la prima visita di neonati sani a termine, 295
fotocopie dei cartellini di dimissione rilasciati da 30 centri
nascita. L'analisi dei dati è stata effettuata utilizzando
il software STATA..
Risultati:
Tutti i cartellini riportano la raccomandazione di allattare al seno.
Tuttavia il 67% dei cartellini riporta informazioni non corrette. Il
95% dei cartellini contiene informazioni sull'allattamento
artificiale che nell'84% dei casi sono stampate. Il 63% dei
cartellini contiene una prescrizione di latte artificiale che nella
totalità dei casi è scritta a mano da parte di un
operatore sanitario. Nel 55% dei cartellini si suggeriscono, in
maniera contraddittoria, sia l'allattamento a richiesta che quello
ad orario predefinito.
Conclusioni:
Benché il cartellino di dimissione rappresenti solo uno, e
sicuramente non il più importante, strumento per sostenere le
mamme nell'allattamento, tuttavia esso ha rappresentato per le
oltre trentaduemila donne che partoriscono nella città di Roma
l'unica informativa scritta rilasciata dal punto nascita. Pertanto
dovrebbe contenere messaggi chiari, completi, corretti e coerenti con
le evidenze scientifiche per sostenere le donne nell'allattamento
al seno.
I
benefici dell'allattamento al seno per il bambino, la madre, la
famiglia, il sistema sanitario e per la società sono tanti e
così ben documentati, che la necessità di proteggerlo,
promuoverlo e sostenerlo dovrebbe rappresentare una consapevolezza
universalmente acquisita (1).
Promuovere
l'allattamento al seno significa informare in maniera corretta tutte
le donne in stato di gravidanza perché ne recepiscano i
benefici e ne conoscano i principi, in modo che sia per tutte
possibile fare una scelta veramente informata. Significa anche
favorirne l'avvio subito dopo il parto, senza separare la madre dal
neonato, e durante i primi giorni del puerperio. Lo strumento per
promuovere, proteggere e sostenere l'avvio dell'allattamento nei
punti nascita esiste ed è di provata efficacia: l'Iniziativa
Ospedale Amico del Bambino dell'Unicef/Oms con i suoi 10 Passi per
Allattare al Seno con Successo.
Le prime
Raccomandazioni Italiane per l'assistenza alla madre in puerperio
ed al neonato sono state pubblicate nel 2000 (2) seguite l'anno
successivo dalle Raccomandazioni della Società Italiana di
Neonatologia sull'allattamento materno (3) in risposta alla
sollecitazione governativa di favorire l'applicazione dei modelli
organizzativi più efficaci nel favorire l'allattamento al
seno (4).
L'accordo
tra Governo e regioni sui Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria
del gennaio 2002 (5) fa specifico riferimento al D.M. 24.4.2000
“Progetto Obiettivo Materno Infantile” (6) che prevede tra i suoi
obiettivi relativi al percorso nascita “di favorire avvicinamento e
contatto puerpera e neonato (anche patologico), le dimissioni
protette e precoci, la promozione dell'allattamento al seno,
l'incremento della percentuale di allattamento precoce al seno
(entro le 24 ore) e la verifica di iniziative di promozione della
pratica dell'allattamento al seno oltre il 3° mese”. Il
decreto ministeriale 500 del 6 aprile 1994 (7) é stato
promulgato in applicazione del Codice Internazionale per la
commercializzazione dei sostituti del latte materno (8), approvato
dall'Assemblea Mondiale della Sanità nel 1981 e sottoscritto
dall'Italia. Il DM 500 recepisce solo parzialmente le indicazioni
del Codice, in particolare non proibisce la fornitura gratuita di
latti artificiali e attrezzature ai punti nascita, né la
sponsorizzazione e il contributo economico a manifestazioni
scientifiche ed eventi formativi destinati agli operatori sanitari.
Il recente DM 46/05 (9) ha ovviato in parte a queste discrepanze.
Le
indagini sul percorso nascita condotte dall'ISTAT (10) e
dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) dal 1996 al 2002
(11-13) hanno ripetutamente evidenziato l'universale attitudine
positiva delle donne verso l'allattamento al seno a fronte di
azioni di promozione e sostegno da parte dei servizi sanitari
coinvolti nell'assistenza al percorso nascita non sempre
appropriate.
Obiettivo
di questo studio è analizzare i contenuti informativi dei
cartellini di dimissione che vengono consegnati alle puerpere al
momento della dimissione dai punti nascita.
Tra
novembre 2003 e settembre 2004 sono stati raccolti 215 cartellini di
dimissione rilasciati da 30 diversi punti nascita di Roma (tab.1).
Tra febbraio e maggio 2005 ne sono stati raccolti altri 80 rilasciati
da 25 punti nascita. I cartellini sono stati raccolti, in occasione
della prima visita pediatrica di controllo dopo la dimissione
ospedaliera, dai 31 pediatri di libera scelta di Roma che hanno
aderito volontariamente allo studio. Sono stati inseriti nello studio
tutti bambini a termine, di peso adeguato, che non avevano presentato
distress respiratorio alla nascita o altri problemi neonatali nè
hanno avuto bisogno di ricovero presso un reparto di patologia
neonatale.
L'analisi
dei dati presentata nel lavoro si riferisce al primo campione (n=215)
da cui sono stati selezionati solo i 13 punti nascita di Roma di cui
si disponeva di almeno 5 cartellini per un totale di 188 cartellini
di dimissione pari allo 0,8% dei nati. L'analisi dei contenuti ha
riguardato sia le informazioni stampate sia quelle aggiunte a mano (
tab.2). I cartellini del secondo campione (n=80) raccolto nel 2005
sono stati analizzati per verificare eventuali modificazioni delle
sole informazioni stampate, perché l'esiguità dei
cartellini per punto nascita non permetteva un'analisi comparata
con il primo campione.
Le
strutture prese in esame nell'analisi sono 13 e coprono il 71% dei
nati nella città di Roma e rispettivamente il 67% dei punti
nascita pubblici e il 18% di quelli privati. Nel dettaglio sono
rappresentati 5 degli 8 ospedali pubblici, 2 dei 3 ospedali
universitari, 3 dei 4 ospedali classificati, 3 delle 7 case di cura
private accreditate e nessuna delle 10 case di cura private non
accreditate. In tabella 1 sono riportati i punti nascita presi in
esame per tipologia, numero di nati vivi nel 2002 e numero di
cartellini esaminati.
La
codifica dei dati è stata effettuata utilizzando la griglia di
rilevazione riportata in
tabella
2: la raccomandazione di allattare al seno è sempre
presente, quindi abbiamo distinto la raccomandazione dalle
- informazioni, considerate corrette se:
- A) coerenti con le informazioni sulla fisiologia della suzione e della produzione del latte indicate dall'OMS.
- e
- B) assenza di informazioni in contrasto con le precedenti (es: doppia pesata, aggiunte, latte artificiale)
- “Modalità, durata e crescita” rientrano in questa valutazione globale, ma sono state anche tabulate a parte, come segue:
- “modalità”: si considera ovviamente corretta la modalità a richiesta, ma abbiamo tabulato “entrambe” quando la modalità a richiesta viene raccomandata ma subito contraddetta dalla presenza di uno schema a orario definito, spesso stampato.
- “durata”: è solo una delle molte informazioni inutili e/o dannose offerte, ma è indicativa della indifferenza alle raccomandazioni OMS, considerata la frequenza con cui si trova ancora prestampata sui cartellini, o aggiunta a mano.
- “crescita” : essendo assente in tutti i cartellini una indicazione diversa su come rilevare una sufficiente produzione di latte (es numero pannolini bagnati) abbiamo tabulato la sola informazione tradizionale: accrescimento settimanale minimo.L'inserimento, la pulizia e l'analisi dei dati è stata effettuata presso l'ISS utilizzando il software STATA.
Il 100%
dei cartellini riporta la raccomandazione di allattare al seno e
contiene informazioni stampate sull'allattamento al seno.
Il 95%
dei cartellini contiene anche informazioni sull'allattamento
artificiale che nell'84% dei casi sono stampate.
Il 61%
dei cartellini contiene una prescrizione di latte artificiale che
nella totalità dei casi non è stampata, ma scritta a
mano da parte di un operatore sanitario.
In base
ai criteri descritti nella sezione dei metodi le informazioni
sull'allattamento al seno contenute nei cartellini sono risultate
corrette nel 33% e non corrette nel 67% dei cartellini di dimissione.
La
modalità di allattamento a richiesta raccomandata dall'OMS e
dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN) viene riportata
solo nel 31% dei cartellini di dimissione, il 14% riporta il
consiglio di allattare rispettando un orario prestabilito per le
poppate e il 55% dei cartellini riporta, in maniera estremamente
contraddittoria, entrambe le possibilità. Il 36% del totale
dei cartellini riporta uno schema orario delle poppate ed il 43%
informazioni sulla durata consigliata delle poppate.
L'80%
dei cartellini di dimissione contiene indicazioni di una crescita
ponderale settimanale minima del neonato superiore ai 150 g. e nel
51% dei casi vengono consigliate restrizioni dietetiche alle mamme
che allattano.
L'11%
dei cartellini contiene informazioni stampate circa la posizione
raccomandata nel sonno per la prevenzione della SIDS.
La tab.3
descrive sinteticamente le frequenze percentuali delle informazioni
stampate sui cartellini di dimissione.
Oltre il
50% dei cartellini analizzati è ambivalente nelle informazioni
riportate. Si ricorda che il latte materno è il più
adatto per il neonato, ma poco dopo si suggerisce di proporre
un'aggiunta di latte artificiale nel caso il primo fosse
insufficiente. Si consiglia l'allattamento a richiesta, ma nello
stesso cartellino si suggerisce un orario scritto e un numero di
poppate che prevede l'uso dell'orologio, talvolta si suggeriscono
grammature di latte materno che richiedono l'uso della bilancia e
si consiglia la durata delle poppate “in minuti per parte”.
Sul
totale dei punti nascita coinvolti nello studio solo 2 non riportano
mai la prescrizione di latte artificiale mentre 6 la riportano
sempre.
Inoltre,
possiamo commentare alcuni aspetti qualitativi che non rientrano
nella griglia di valutazione, ma sono espressione di mancata
attenzione globale al problema:
1) La
presenza costante della frase prestampata “aggiunta di latte
artificiale nel caso il latte materno sia insufficiente”
2) La
assenza assoluta di "informazioni sulle posizioni per
l'allattamento e sulle modalità di attacco al seno"
3) Alcuni
cartellini riportano raccomandazioni inopportune sul trattamento dei
capezzoli e limitazioni riguardo la dieta delle mamme.
4) Nei
cartellini analizzati mancano inoltre informazioni sui servizi
territoriali per il sostegno all'allattamento materno e la presa in
carico in caso di difficoltà. Nessuno dei cartellini fornisce
alle madri un riferimento a cui rivolgersi per il sostegno
all'allattamento al seno nel primo anno di vita del bambino
(consultorio familiare, gruppi di sostegno da mamma a mamma,
counselling telefonico, ecc).
L'unico
cartellino di dimissione rispettoso in toto delle raccomandazioni
OMS/UNICEF è quello distribuito nel 2005 da una casa di cura
accreditata che nello stesso anno è stata certificata come
“ospedale amico del bambino”. Il cartellino risulta modificato
rispetto a quello dell'anno precedente che conteneva alcune
informazioni inappropriate, perchè è naturale che
queste siano, se non esaustive, almeno coerenti con la pratica in
atto.
Al
contrario, la disamina dei contenuti informativi stampati negli altri
cartellini raccolti nel secondo campione del 2005, non ha evidenziato
sostanziali modifiche rispetto a quanto osservato nel campione
precedente.
L'OMS e
L'UNICEF ritengono che, tra i tanti fattori che influenzano il
normale approccio e proseguimento dell'allattamento al seno, le
pratiche di assistenza sanitaria, in particolare quelle relative al
sostegno delle madri e dei neonati, si rivelino uno dei mezzi più
promettenti per aumentare la diffusione e la durata dell'allattamento
al seno. Il tempo che le madri e i neonati trascorrono in ospedale o
in clinica dopo un parto normale varia ampiamente: da 12-24 ore in
alcuni casi fino a 2-7 giorni in altri. Al momento della dimissione,
l'allattamento può non essere stato ancora ben avviato o
addirittura del tutto iniziato. É quindi importante che la
madre lasci l'ospedale o la clinica con una visione chiara e serena
di quello che dovrebbe fare per allattare con successo al seno il
proprio bambino (1).
La
Regione Lazio nel suo piano sanitario 2002-2004 e con la delibera DGR
n. 1741 del 20 dicembre 2002 ha voluto impegnarsi in un programma di
promozione dell'allattamento al seno (14) e intende creare una rete
regionale di ospedali “Amici dei Bambini”. Probabilmente è
troppo presto per vedere dei cambiamenti radicali. Siamo consapevoli
che il cartellino di dimissione è solo uno, e sicuramente non
il più importante, strumento per sostenere le mamme
nell'allattamento al seno; tuttavia esso rappresenta per le migliaia
di donne che partoriscono a Roma (oltre 32.000, dati 2002) l'unica
informativa scritta rilasciata dal punto nascita. I nostri dati
confermano purtroppo uno studio analogo svolto ormai 7 anni fa (15),
in cui si evidenziava come “i consigli scritti rilasciati dai punti
nascita e destinati a decine di migliaia di genitori a Roma non sono
coerenti con le raccomandazioni dei grandi organismi internazionali
destinati alla promozione dell'allattamento al seno”. Il Rapporto
congiunto OMS/UNICEF indica che al momento della dimissione
dall'ospedale o dalla clinica, le madri dovrebbero ricevere precise
informazioni sulla fisiologia e sulle modalità della
lattazione in modo da acquistare sicurezza nell'effettuare
l'allattamento al seno. Dovrebbero essere informate sull'eventuale
esistenza di gruppi di sostegno che le aiutino in questa scelta e, se
necessario, esservi indirizzate. Dovrebbero ricevere informazioni
sull'alimentazione durante l'allattamento e infine stabilire
visite di controllo personale e del neonato (1). Pertanto riteniamo
opportuno sottolineare l'importanza che tutti i messaggi in esso
contenuti siano chiari, completi, corretti e coerenti con le evidenze
scientifiche e con le informazioni che le puerpere ricevono
verbalmente durante l'assistenza prenatale, intra-partum e
post-partum, per prevenire parte delle difficoltà riferite
dalle donne dopo la dimissione ospedaliera (13) e facilitare
l'accesso alle strutture territoriali deputate alle presa in carico
di tali problemi. Una formazione coordinata ospedale territorio è
indispensabile.
Conflitto
di interessi: nessuno
1.
WHO/UNICEF. Protecting, promoting and supporting breastfeeding: the
special role of maternity services. A joint WHO/UNICEF statement.
Geneva, WHO, 1989.
2.
Rapisardi G. et al. Raccomandazioni per l'assistenza alla madre in
puerperio e al neonato. Riv. Ital. Pediat. 2000;26:232-243.
3.
Raccomandazioni della Società Italiana di Neonatologia (SIN)
sull'Allattamento Materno per i nati a termine, di peso
appropriato, sani. Commissione Consultiva della SIN sulla Promozione
dell'Allattamento Materno. Davanzo R, Carlucci A. disponibile ahttp://www.careperinatologia.it/archivio/works/raccomandazioni%20sin.html
Società
Italiana di Neonatologia. Raccomandazioni sull'allattamento materno
per i nati a termine, di peso appropriato, sani. Medico e Bambino
2002;21:91-8
4.
Circolare 24 ottobre 2000 n 16 del Ministero della Sanità.
Promozione e tutela dell'allattamento al seno. GU della Repubblica
Italiana 10 Novembre 2000.
5.
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – supplemento
ordinario n. 19 del 23 gennaio 2002-serie generale. Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e le Province
Autonome di Trento e Bolzano. pag. 37.
6. D.M.
24-4-2000 Progetto Obiettivo Materno Infantile - Piano Sanitario
Nazionale 1998-2000.
7.
Ministero Della Sanità. Decreto 6 aprile 1994, n. 500.
“Regolamento concernente l'attuazione delle direttive 91/321/CEE
della Commissione del 14 maggio 1991 sugli alimenti per lattanti e
alimenti di proseguimento e 92/52/CEE del Consiglio del 18 giugno
1992 sugli alimenti per lattanti e alimenti di proseguimento
destinati all'esportazione verso Paesi terzi.”
8. OMS.
Codice Internazionale per la Commercializzazione dei sostituti del
latte materno. Geneva: OMS; 1981.
9.
Decreto 22 febbraio 2005, n.46. “Regolamento recante norme per la
pubblicità dei prodotti sostitutivi del latte materno –
Modifica dell'articolo 7 del decreto del Ministro della sanità
6 aprile 1994, n 500.”
10.
ISTAT. Il percorso della maternità: gravidanza, parto e
allattamento al seno. Indagine multiscopo sulle famiglie -“Condizioni
di salute e ricorso ai servizi sanitari” Anni 1999-2000. Istituto
Nazionale di Statistica 2002.
11.
Donati S, Spinelli A, Grandolfo ME et al. L'assistenza in
gravidanza, al parto e durante il puerperio in Italia. Ann Ist Super
Sanità 2000;35(2):289-296.
12.
Donati S., Andreozzi S., Grandolfo M.E. Valutazione delle attività
di sostegno e informazione alle partorienti: indagine nazionale
Rapporti ISTISAN 01/5 Istituto Superiore di Sanità.
13.
Grandolfo M, Donati S, Giusti A. Indagine conoscitiva sul percorso
nascita, 2002. Aspetti metodologici e risultati nazionali. Centro
Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute.
Roma: Istituto Superiore di Sanità.
http://www.epicentro.iss.it/problemi/percorso-nascita/ind-pdf/nascita-1.pdf
14.
Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio. Tutela Materno
Infantile. Promozione dell'allattamento al seno nei reparti
ospedalierihttp://www.asplazio.it/asp_online/tut_soggetti_deb/tut_mat_inf/allat_seno/allat_seno.php
15.
Armeni ME, Antinucci L. Dimissione del neonato e allattamento al
seno. Una ricerca effettuata nella città di Roma. Medico e
Bambino 1998;7:39-43.
Tabella 1. Punti nascita della città di Roma per tipologia,
numero di nati vivi (nel 2002) e numero di cartellini raccolti nel
primo e secondo campione.
ISTITUTO | TIPO** | NATI
VIVI 2002 | n.
cartellini
1°
campione | n.
cartellini
2°
campione |
San
Giacomo | H | 513 | 2 | 3 |
S.G.
Calabita Fatebenefratelli | CL | 3476 | 17 | 5 |
Quisisana | CNA | 163 | 2 | 1 |
Villa
Margherita | CNA | 299 | 2 | 0 |
Mater
Dei | CNA | 369 | 3 | 1 |
Villa
Salaria | CNA | 68 | 1 | 0 |
Villa
Mafalda° | CNA | 186 | 0 | 0 |
Policlinico
Casilino | H | 1454 | 6 | 0 |
Sandro
Pertini | H | 1510 | 23 | 3 |
Nuova
Itor | CA | 420 | 6 | 0 |
Madre
G. Vannini - Figlie di S. Camillo | CL | 683 | 4 | 1 |
Fabia
Mater | CA | 1037 | 6 | 2 |
Annunziatella | CA | 803 | 3 | 3 |
Villa
Europa all'Eur° | CNA | 173 | 0 | 1 |
Villa
Anna Maria° | CNA | 35 | 0 | 0 |
Giovanni
Battista Grassi° | H | 1164 | 0 | 1 |
Villa
Pia¡ | CA | 431 | 0 | 3 |
Cittˆ
di Roma | CA | 1244 | 2 | 1 |
Salvator
Mundi° | CNA | 114 | 0 | 1 |
Santo
Spirito | H | 490 | 2 | 1 |
San
Pietro Fatebenefratelli | CL | 2600 | 30 | 16 |
Cristo
Re | CL | 1789 | 18 | 3 |
Santa
Famiglia | CA | 1398 | 15 | 4 |
Aurelia
Hospital | CA | 662 | 2 | 0 |
Villa
Flaminia | CNA | 284 | 3 | 1 |
Santa
Maria di Leuca | CNA | 413 | 1 | 5 |
San
Camillo | H | 2901 | 7 | 4 |
San
Giovanni | H | 1570 | 13 | 4 |
San
Filippo Neri | H | 763 | 7 | 1 |
Sant'Eugenio° | U | 1011 | 0 | 2 |
Policlinico
Gemelli | U | 2931 | 20 | 10 |
Policlinico
Umberto I | U | 1707 | 20 | 3 |
°
punti nascita non coinvolti nello studio
ingrassetto punti nascita coinvolti nell'analisi (≥5
cartellini)
H
= Ospedale pubblico CL = Ospedale classificato U = Università
CA = Casa di Cura Privata accreditata CNA = Casa di Cura Privata non
accreditata
Fonte:
modificata da “Le nascite nel Lazio” Rapporto 2001-2002 - ASP
Lazio (14
Modalità
parto | spontaneo
cesareo |
Raccomandazione
allattamento al seno | presente
assente |
Informazioni
allattamento al seno | presenti
assenti |
Informazioni
allattamento al seno | corrette
non corrette |
Modalità
consigliata per le poppate | a
richiesta a orario entrambe |
Durata
delle poppate | suggerita
non suggerita |
Durata
delle poppate | con
schema (prestampato) senza schema |
Indicazione
di una crescita settimanale minima uguale o superiore a 150gr | presente
assente |
Informazioni
sulla dieta materna | presenti
assenti |
Informazioni
sul latte artificiale | presenti
assenti |
Informazioni
sul latte artificiale | stampate
scritte a mano |
Prescrizione
di latte artificiale | presente
assente |
Prescrizione
di latte artificiale | stampata
scritta a mano |
Modalità
preparazione latte artificiale | presente
assente |
Modalità
preparazione latte artificiale | stampata
scritta a mano |
Informazioni
sulla posizione del bambino nel sonno | presente
assente |
Informazioni
sulla durata consigliata delle poppate | 42,6% |
Informazioni
sullo schema orario delle poppate | 35,7% |
Informazioni
sulla modalità di preparazione del latte artificiale | 45,2% |
Informazioni
sul controllo del peso del neonato ( con indicazioni>
150gr/sett) | 81,5% |
Informazioni
sulla dieta alimentare per le mamme che allattano | 51,8% |
Informazioni
sulla posizione raccomandata nel sonno per la prevenzione della
SIDS | 10,7% |
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