Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Novembre 2006 - Volume IX - numero 9
M&B Pagine Elettroniche
Appunti di Terapia
Un
trattamento efficace, non farmacologico, contro i pidocchi: l'aria
calda
Membro
della Commissione Nazionale Vaccini
Indirizzo
per corrispondenza: bartolozzi@unifi.it
Il
pidocchio del capo (Pediculus humanus capitis) rappresenta per
l'uomo, da quando è comparso sulla terra, un vero e proprio
problema. L'infestazione che esso produce viene chiamata
pediculosi. Milioni di casi avvengono annualmente nel mondo: negli
Stati Uniti per esempio ogni anno si verificano da 6 a 12 milioni di
casi, da altre fonti sappiamo poi che sono state persi nel 1998 da 12
a 24 milioni di giorni di scuola per i pidocchi. Come vedremo meglio
anche per l'Italia, negli ultimi anni il numero di casi è
andato aumentando, soprattutto per la resistenza ai trattamenti
farmacologici classici ai quali il pidocchio è stato
sottoposto nell'ultimo decennio: il pidocchio si comporta proprio
come un batterio. Le sostanze che lo uccidono selezionano quei
pidocchi naturalmente resistenti, che poi diffondono ad altri umani,
portando ovviamente con sé la caratteristica resistenza.
Sebbene
una pediculosi non si possa indicare come una vera e propria
malattia, essa tuttavia ne ha molte delle caratteristiche per le
ripercussioni fisiche e psicologiche che essa ha per il bambino e per
l'esasperante problema che essa rappresenta per i genitori e per le
autorità scolastiche.
Dopo i
fallimenti dei numerosi trattamenti farmacologici (piretrine
sintetiche, malation e altri), capita spesso che le famiglie, si
rivolgono ai “rimedi domestici” che vanno dal pettine fitto
(detto “pettinessa”), alla maionese fino al cherosene. Purtroppo
alcuni di questi rimedi sono pericolosi per il bambino e spesso non
hanno alcuna efficacia. Ogni anno capita che un bambino venga
ricoverato in ospedale in condizioni gravissime perché la
madre per i pidocchi gli ha preparato un turbante, intriso di benzina
o di nafta o di un altro idrocarburo.
A breve
tutti attendiamo un nuovo modo per eliminare i pidocchi del capo.
Un nuovo
trattamento deve agire velocemente, deve essere sicuro e deve
uccidere sia i pidocchi maturi che le loro uova (lendini). Esso deve
inoltre essere al riparo dalla comparsa della resistenza.
Secondo
una recentissima pubblicazione (Goates BM, Atkin JS, Wilding KG, et
al. An
effective nonchemical treatment for head lice: a lot of hot air.
Pediatrics 2006;118:1962-70) l'aria calda rappresenta una soluzione
promettente che risponde a tutti questi criteri: essa sarebbe un vero
e proprio “uovo di Colombo”. Circa 60 anni fa Buxton dimostrò
che il pidocchio muore, quando esposto all'aria, riscaldata a 51°
C per 5 minuti. Altri ricercatori nel 1995 riportarono che il
pidocchio del capo muore in vitro con aria, originata da un fon per
asciugare i capelli, a 50° C per 5 minuti; le uova fertilizzate
non si schiudono più quando esposte all'aria calda a 55°
C per 90 secondi. Probabilmente l'aria calda uccide sia il
pidocchio che le uova, prosciugandoli. L'alto rapporto
superficie/volume dei piccoli artropodi, come il pidocchio, li
rendono molto vulnerabili all'essiccamento.
Poiché
non erano stati fatti studi per dimostrare l'efficacia di questo
trattamento in soggetti infestati dai pidocchi, è stata
condotta una ricerca per trovare se effettivamente esista una nuova
modalità di trattamento dei pidocchio e delle sue uova.
Per tale
ragione sono stati provati 6 metodi diversi di trattamento su un
totale di 169 soggetti infestati. Ogni metodo fornisce aria calda,
che è stata diretta verso il cuoio capelluto in modo diverso.
Gli Autori valutano come questi metodi uccidano i pidocchi e le loro
uova in situ.
Tutti i
sei strumenti adoperati (di cui vengono forniti i nomi commerciali e
le caratteristiche) uccidono le uova (≥ 88%), ma essi dimostrano un
diverso successo nell'uccidere il pidocchio maturo (vedi Tabella
1). L'apparecchio che ha dimostrato la maggiore efficacia è
uno strumento, preparato appositamente, chiamato LouseBuster, che
determina quasi il 100% di letalità (è un termine per
gli umani, ma penso si possa usare anche per i pidocchi) per le uova
e l'80% per il pidocchio maturo. L'apparecchio LouseBuster è
efficace nell'uccidere pidocchi e uova quando usato a una
temperatura più bassa (58,9° C) di quella standard alla
quale viene usato. Non sono stati dimostrati effetti avversi in
seguito al trattamento, come non avvengono con l'uso di un fon
standard. I bambini trattati erano in età fra 9 e 11 anni.
In Figura
1 si vede l'apparecchio e il modo d'utilizzo.
Come si
vede nella parte destra della Figura 1,
l'apparecchio LouseBuster (Dexterity Design, Salt Lake City, UT,
USA) è stato dotato di una parte che permette una migliore
direzione dell'aria calda. Il trattamento prevede il contatto
dell'aria calda con tutte le parti del cuoio capelluto con
l'applicazione di 30 secondi per ogni parte. L'intero trattamento
prevede un tempo massimo di 30 minuti.
Virtualmente
tutti i soggetti infestati (169 ragazzi) sono stati liberati dai
pidocchi, quando sono stati esaminati dopo 7 giorni dal trattamento.
Gli Autori, che lavorano presso il Dipartimento di Biologia
dell'Università dell'Utah, concludono affermando che
un'applicazione di 30 minuti di aria calda ha la potenzialità
di eradicare i pidocchi dalla testa. L'aria calda è un
efficace trattamento, sicuro; difficilmente evocabile la resistenza,
perché questa richiederebbe alcune variazioni biologiche
profonde del pidocchio nei confronti del metabolismo dell'acqua.
Figura
2. Efficacia comparativa degli apparecchi per trattare il
pidocchio della testa e le sue uova usando aria calda.
La
pediculosi è soggetta a denuncia. In Italia dal 1989 al 2000
sono stati notificati dai 3.000 ai 5.000 casi per anno (nel 1996
erano 5.109), ma negli anni 2002-2004 è stata raggiunta e
superata la cifra record di 10.000. I maschi risultano più
colpiti delle femmine. Circa il 70% dei casi notificati riguarda
soggetti di età inferiore ai 15 anni. È evidente la
sottonotifica.
Quando
ho letto questo lavoro sono sobbalzato sulla sedia (effetto “uovo
di Colombo”) e mi sono affrettato a farne un riassunto per i
lettori delle pagine elettroniche di Medico e Bambino.
A questo
punto sono andato a vedere se trovavo qualcosa al riguardo e ho avuto
fortuna.
Mettendo
il nome dell'apparecchio (LouseBuster) ho trovato questo link, con
il numero di telefono al quale chiamare:
Devo dir
la verità, penso di aver trovato anche troppo e quindi non
vorrei farvi cadere in un tranello economico.
Forse la
cosa migliore è trovare un buon elettricista e parlare con lui
per sapere se esiste in Italia qualcosa di simile, da poter usare.
Certo la Figura 2 è disarmante, perché
indica con precisione un solo tipo di apparecchio, pur essendo tutti
produttori di aria calda. Per l'appunto l'Azienda che produce
l'apparecchio sta proprio nella stessa città (Salt Lake
City, Utah) dell'Università alla quale appartengono gli
Autori dell'articolo. Ma forse è una semplice coincidenza,
oppure gli Autori si sono rivolti semplicemente a una ditta di
elettrodomestici della loro stessa città.
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