Marzo 2025 - Volume XLIV - numero 3
Articolo speciale
1Laboratorio Europeo per lo studio di malattie indotte da alimenti ELFID, 2Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche, Università “Federico II”, Napoli
Indirizzo per corrispondenza: ydongre@unina.it
Key words: Epigenetic of reproduction, Father’s responsibility, Small Non Coding RNA
It is customary to think that fathers participate in the fertilization of the egg by releasing only the genetic DNA contained in the head of the sperm. The fertilized oocyte then expels the mitochondria of paternal origin, giving only to the mother the transmission of the mitochondrial DNA. It has now been discovered that, in addition to the DNA of the sperm nucleus, fathers transmit to the oocyte both non-nuclear cellular components and molecules from the seminal plasma, which do not have a function in Mendelian inheritance but regulate the gene expression of the offspring with epigenetic mechanisms. Small fragments of non-protein coding RNA of paternal mitochondrial origin are capable of influencing both the course of pregnancy and the health of the offspring. In murine models, mice fed with excess cholesterol can transmit atherogenic factors into adulthood in female offspring, similarly mice subjected to alterations in the circadian rhythm transmit the activation of atherogenic genes to their offspring which compromise their health and development. Non Genetic paternal obesity with high-fat diets is an important factor for obesity and cardiovascular risk in offspring, both in mice and in humans. If the diet is corrected with balanced choices, fathers do not cause any damage to the development of their offspring. Fathers therefore do not only transmit genes, but complex epigenetic mechanisms, modified by their own behavior, which influence the development and health risks of their offspring.
È consuetudine pensare che il padre partecipa alla fecondazione dell’ovulo rilasciando solo il DNA genetico contenuto nella testa dello spermatozoo. L’ovocita fecondato espelle poi i mitocondri di origine paterna, dando solo alla madre la trasmissione del DNA mitocondriale. È stato ora scoperto che oltre al DNA del nucleo dello spermatozoo il padre trasmette all’ovocita sia componenti cellulari non nucleari che molecole del plasma seminale, che non hanno una funzione nell’eredità mendeliana ma condizionano la espressione genica della prole con meccanismi epigenetici. Piccoli frammenti di RNA non codificante proteine e di origine mitocondriale paterno sono capaci di influenzare sia il decorso della gravidanza che la salute della prole. In modelli murini, i topini nutriti con eccesso di colesterolo, possono trasmettere fattori aterogeni nella età adulta della prole femminile, parimenti topini sottoposti ad alterazione del ritmo circadiano trasmettono alla prole attivazione di geni aterogeni che ne compromettono la salute e lo sviluppo. L'obesità paterna – non genetica - con diete ricche di grassi è un fattore importante per la obesità e rischio cardiovascolare della prole, sia nei topi che negli umani. Se si corregge la dieta con scelte equilibrate i padri non provocano alcun danno allo sviluppo della prole. I padri dunque non trasmettono solo geni, ma complessi meccanismi epigenetici, modificati dal loro stesso comportamento, che influenzano lo sviluppo ed i rischi di salute della prole.
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