Un diario nato su un blog è diventato un libro che racconta un’esperienza di vita densa di sentimenti forti, di coraggio, di dolore, di speranza. Il libro è Il regno di Op. Storie incredibili dei bambini invincibili di Oncologia pediatrica (pp. 128, euro 15) di Paola Natalicchio, pubblicato dalle edizioni la meridiana. Nata a Molfetta nel 1978, giornalista, Paola Natalicchio è stata redattrice de “l’Unità” e ha lavorato per i programmi Rai “Il fatto del giorno”, “Citizen Report” e “I nuovi mille”. Scrive per “Pubblico” e fa parte del coordinamento di giornalisti precari “Errori di Stampa”. Dal 23 marzo 2011 è mamma a tempo pieno di un bambino speciale, intrappolato in un reparto di Oncologia pediatrica: il Regno di Op, appunto. Un mondo parallelo e incredibile che ha cambiato per sempre il suo sguardo sul mondo.
La prefazione al volume è firmata da Concita De Gregorio, ex direttrice dell’«Unità» e scrittrice: “C’è una minoranza di persone che nomina le cose, sa farlo, e lo fa anche per gli altri; che guarda negli occhi la paura e dà al resto del mondo la misura del coraggio. Che entra nel buio e torna dicendo: questa dove si sta di solito è la luce. Allora gli altri dicono: certo, lo sappiamo. È vero, tutti lo sappiamo. Ma trovare le parole per dirlo fa la differenza, rende consapevoli”.
In tutto, ventotto brevi racconti di altrettante giornate trascorse in un Regno i cui abitanti manifestano giorno dopo giorno il significato delle parole “coraggio” e “solidarietà”. Il coraggio è quello dei bambini e delle bambine che difendono la propria vita. La solidarietà è quella, ben tratteggiata dall’Autrice, dei tanti medici, infermieri, genitori che riescono spesso a rendere, con piccoli gesti che fuori da quel Regno apparirebbero insignificanti, il senso della partecipazione e del desiderio di serenità. «Ogni post una narrazione senza retorica né vittimismo – ha scritto Cristina Argento nella sua recensione al libro di Paola Natalicchio sul Corriere.it – Betadine, guanti blu, lo sguardo perplesso di tuo figlio e degli altri figli, le sere delle stanze chiuse. I reparti di oncologia pediatrica esistono e finirci dentro, per uno strano scherzo del destino che tanto ridere non fa, può capitare a chiunque. Malattia democratica il tumore. Ma con cure, coraggio e pazienza capita anche di uscire dal regno di Op. Paola l’ha percorso e ripercorso, anche per chi non ci metterà mai piede, con anima da madre e puntiglio da cronista. Condivisione prima che catarsi. In un continuo andirivieni di apnee e sospiri di sollievo. Trattenere il fiato e poi di nuovo respirare».
Chiudono il volume, in appendice, due scritti di Riccardo Riccardi e Daniela Rizzo.
Da
www.puglialibre.it Rubrica LaPugliaChePubblica