Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Marzo 2003 - Volume VI - numero 3
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Ricerca
PedWeb,
il “tuo” Pediatra in Internet
Pediatri
di famiglia
La
relazione tra pediatra e genitori utilizza tradizionalmente diversi
canali, dall'atto comunicativo diretto, verbale e non verbale, al
momento della visita, alle schede cartacee informative e formative
per l'utenza, al telefono, alle comunicazioni in sala d'attesa.
Negli ultimi anni sono cominciate ad affacciarsi iniziative di siti
rivolti ai genitori, gestiti da pediatri, tendenti a sfruttare il web
per proporre informazioni, fare educazione alla salute, offrire spazi
di comunicazione tra genitori. La progressiva diffusione dell'accesso
ad Internet nelle famiglie e tra i pediatri, il sempre maggiore
sviluppo dei softwares “web oriented” sono i princiapli motivi
che ci hanno spinto a ideare e realizzare PedWeb, la prima iniziativa
che propone al pediatra l'utilizzo del web come ulteriore canale
per dialogare coi propri assistititi.
Il
precedente
Il “papà”
di PedWeb è l'”Area assistiti” (la prima nel suo genere
in Italia) della Pediatria di Gruppo di Bergamo (Caso, Marengoni,
Venturelli), contenuta all'interno della prima versione del sito
“Pediatria-ambulatoriale.it”. I genitori degli assistiti dei 3
pediatri del gruppo, collegandosi in Internet e inserendo la propria
password, potevano accedere ad alcune schede, pubblicate dai
pediatri, tra cui schede educazionali, avvisi sul servizio, carta dei
servizi, informazioni sui servizi ASL.
www.pediatria-ambulatoriale.it
Anche
PedWeb, come il suo “progenitore”, nasce per iniziativa e nel
contesto di Pediatria-ambulatoriale.it
(http://www.amicopediatra.it/), un sito che nel frattempo ha cambiato
veste e, da sito locale contenente soprattutto schede educazionali
frutto dell'esperienza del gruppo di Bergamo e dell'ARP
(Associazione per la Ricerca in Pediatria di Bergamo), si propone ora
come un portale in grado di fornire, a genitori e pediatri, una serie
di servizi informativi, scientifici e gestionali. Ospite del sito, e
in procinto di svilupparsi secondo le esigenze dell'associazione,
l'area APeG (Associazione dei Pediatri in Gruppo), con l'archivio
delle Pediatrie di Gruppo italiane.
Cosa
è PedWeb?
PedWeb è
un servizio che Pediatria Ambulatoriale propone a Pediatri
interessati a sfruttare la duttilità di Internet per
migliorare la comunicazione con la propria utenza e la gamma di
servizi offerti. Un singolo pediatra, un gruppo o un associazione di
pediatri possono aprire all'interno di Pediatria Ambulatoriale un
proprio sito dotato di un software che consente al pediatra o ai
pediatri titolari di gestire in modo del tutto autonomo la
realizzazione e la modifica dei contenuti del sito e la regolazione
dell'accesso dei propri assistiti ai servizi erogati. Il software
risiede sul server remoto e vi si accede collegandosi ad Internet.
Cosa
offre
In
pratica, il pediatra che abbia aderito a PedWeb ha la possibilità
di scegliere una o più delle seguenti opzioni:
-
Pubblicare sul proprio sito documenti o schede consultabili da parte
dei suoi assistiti
- Inviare
o pubblicare newsletter o messaggi a tutti gli assistiti.
-
Pubblicare messaggi personalizzati (cioè indirizzati
specificamente a determinati assistiti).
-
Rispondere a e-mail inviate da parte degli assistiti.
-
Pubblicare su web la Scheda Anamnestica Multilingue con i dati
salienti del paziente.
E' da
sottolineare che è il pediatra a decidere di volta in volta,
al momento del primo inserimento e successivamente, a chi concedere
l'accesso ai servizi, quali servizi attivare e, paziente per
paziente, a quali servizi ogni singolo paziente può accedere.
Nel caso dei gruppi o delle associazioni, sono previsti due livelli
di accesso e di erogazione dei servizi : il primo comune a tutti i
pediatri del gruppo o dell'associazione, il secondo utilizzabile dal
singolo pediatra.
L'accesso
da Pediatria-ambulatoriale.it garantisce sia al pediatra che ai suoi
assistiti una serie di servizi tipici di un portale, come l'accesso
alle schede educazionali, alle rubriche “Il Pediatra risponde” e
“Io e il mio pediatra”, alle newsletter e ai links utili
dell'Area genitori, all'Area self help, alle rubriche
subspecialistiche, alle schede informative, alle newsletter e ai
links dell'area pediatri.
Pubblicazione
di documenti o schede
Il
pediatra può, in modo del tutto autonomo:
-
pubblicare sul proprio sito schede o documenti
-
raggrupparli per argomenti (esempi di possibili argomenti: Avvisi,
Consigli, Informazioni, Carta dei Servizi)
-
modificarli, sospenderli, cancellarli
-
gestirli a due livelli se opera in gruppo o associazione: in pratica,
il gruppo o associazione potrà decidere quali schede
presentare a nome del gruppo/associazione e quali riservare agli
assistiti dei singoli pediatri
Messaggi
Si tratta
di veri e propri messaggi che il pediatra pubblica sul sito, e che
gli assistiti possono consultare solo collegandovisi. Possono essere
rivolti a tutti gli assistiti o personalizzati assistito per
assistito. Il pediatra può verificare se e quando il messaggio
è stato letto, decidere il tempo per cui l'assistito può
consultare e/o archiviare i messaggi, tenerne a sua volta un
archivio.
Qualche
esempio di utilizzo dei messaggi:
Per tutti
gli assistiti: Novità sul servizio, informazioni sui servizi
territoriali, novità prescrittive, segnalazione di schede
nuove o attuali
Personalizzati:
informazioni o comunicazioni riservate, indicazioni terapeutiche
programmate (cronico, profilassi stagionali, ecc.)
Newsletter
Si
differenziano dai messaggi perché:
- vengono
inviate direttamente all'assistito (non è pertanto
necessario che l'assistito acceda al sito)
-
presuppongono che l'assistito abbia una casella e-mail e abbia
liberamente fatto richiesta di ricevere le news
- non è
possibile verificarne l'avvenuta lettura da parte dell'assistito
-
prevedono, come le schede, un doppio livello di gestione in caso di
Gruppo/Associazione
Messaggi
da parte del genitore
Il
pediatra può decidere di dare la propria disponibilità
a ricevere messaggi di posta elettronica inviatigli dall'assistito.
Si tratta di una funzione delicata, che richiede un esplicito accordo
pediatra-genitori sul tipo e sulle modalità delle
comunicazioni. Alcuni esempi di possibili applicazioni: richiesta di
certificati, comunicazioni logistiche (cambio di indirizzo, ecc),
aggiornamenti su una patologia cronica, segnalazione di eventi
pregressi (episodi acuti in vacanza, accessi al Pronto Soccorso).
Pubblicazione
dell'anamnesi del paziente
Il
pediatra può rendere disponibili sul sito i dati clinici
salienti del paziente. L'inserimento e l'aggiornamento dei dati
sono consentiti solo al pediatra, fatta eccezione per i dati
logistici (indirizzo, ad esempio). L'interfaccia per il pediatra è
assistita da dizionari, sia per favorire l'inserimento dei dati,
sia per consentire la traduzione automatica nelle 5 lingue
principali. L'assistito può accedere ai dati collegandosi ad
Internet ed accedendo al sito con la sua password. Può anche
stamparli, nel caso ad esempio preveda di trovarsi in condizioni in
cui l'accesso ad Internet non sia fattibile.
L'anamnesi
su Web è senz'altro l'aspetto più innovativo di
PedWeb, e si presta ad utilizzi di assoluto interesse, quali:
- Presa
visione immediata dei problemi rilevanti del paziente in caso di
visita urgente effettuata dal Pediatra di un'associazione ad
assistiti in carico ad altri colleghi.
- Presa
visione immediata dei problemi rilevanti del paziente da parte di
colleghi di guardia in caso di accesso ad un Pronto Soccorso
-
Disponibilità in ogni momento dei dati del paziente in caso di
ricovero, di visite specialistiche o visite presso altri medici.
-
Comprensione immediata dei problemi medici più rilevanti da
parte di colleghi stranieri in caso di malattia o infortunio in
occasione di soggiorni all'estero.
Punti
critici
Come
tutti i servizi innovativi, PedWeb presenta aspetti critici.
Cercheremo qui di analizzarli uno per uno:
1.
Privacy
I dati
dell'assistito risiedono sul server remoto, per cui viene prestata
una particolare cura per ciò che riguarda sia l'accesso ai
dati (regolato da login e password personali) che la loro sicurezza
(garantita dall'alto livello del servizio da parte del provider e
da backup periodici effettuati regolarmente da parte del fornitore di
PedWeb).
Il
pediatra fruitore di PedWeb è responsabile della custodia e
del trattamento dei dati personali del paziente, analogamente del
resto ad ogni altro utilizzo egli ne faccia.
Esiste
però anche un livello di responsabilità che coinvolge
l'assistito, per tutti i casi in cui decida di alienare ad altri la
login e la password di accesso.
2.
Internet
Per
utilizzare PedWeb, sia il pediatra che l'assistito devono
necessariamente accedere ad Internet. Ciò può
costituire un limite al suo utilizzo, visto che i pediatria e i
cittadini che accedono alla Rete sono ancora la minoranza.
Il trend
è però sicuramente in ascesa (circa il 500% di
incremento negli ultimi 2 anni), e sempre più sono disponibili
sul mercato offerte di collegamenti ad alta velocità (ADSL,
fibre ottiche) a prezzi abbordabili. Inoltre, la possibilità
di predisporre off-line (cioè senza essere collegati) i
documenti che verranno poi pubblicati limita il tempo di
collegamento.
D'altra
parte, la tecnologia Web oriented (cioè il software residente
sul server remoto e non sul PC dell'utilizzatore) consente di
eliminare i problemi di installazione sul PC e di rendere
manutenzione ed aggiornamento del programma molto più agevoli,
rapidi ed economici. Si tratta, tra l'altro, della soluzione ideale
per la gestione in contemporanea da più operatori in sedi tra
loro distanti, come nel caso, ad esempio, di associazioni di pediatri
3.
Impegno
PedWeb
apparentemente implica un impegno aggiuntivo per il pediatra. Più
che la predisposizione delle schede, soprattutto l'invio e
l'eventuale ricezione di messaggi da parte dell'utenza, e ancor
di più la predisposizione e l'aggiornamento della scheda
anamnestica dell'assistito comportano al pediatra tempo ed
attenzione, destinati ad aumentare con l'incremento del numero di
genitori interessati.
Per
questo si è cercato di personalizzare al massimo le opzioni
del pediatra, che può scegliere se e quali funzioni attivare,
e di rendere l'utilizzo del software estremamente semplice ed
immediato, con automatismi che snelliscono e facilitano la
compilazione da parte del pediatra.
E'
innegabile d'altra parte che Internet è il media del futuro;
di questo anche il pediatra deve prendere atto, cominciando ad
abituarsi all'idea che molte transazioni e comunicazioni potrebbero
già ora, molto più “ergonomicamente”, viaggiare via
Web, alleggerendo tra l'altro i canali tradizionali, come il
telefono, spesso intasati da richieste di certificati o ricette a
scapito della effettiva reperibilità telefonica per urgenze o
comunque per problemi più rilevanti.
Inoltre
anche il Pediatra di Famiglia, che opera in un contesto tutto sommato
“protetto”, non può non proporsi anche in un'ottica di
miglioramento e differenziazione dell'offerta di servizi, per cui
anche un prodotto apparentemente di nicchia, come PedWeb, deve essere
visto come una risposta alle esigenze di una parte dell'utenza
(magari più acculturata, con maggiori esigenze di spostamento,
ecc.). Ciò si traduce in immagine, ma anche in
concorrenzialità, soprattutto in contesti più o meno
liberistici o assicurativi che sembrano affacciarsi in varie parti di
Italia. Non è casuale, del resto, se servizi simili a PedWeb
sono già disponibili sul Web, a testimonianza di un'esigenza
reale di una parte dell'utenza; nessuno però può
contare sulla professionalità e sul livello di conoscenza dei
problemi dell'assistito che solo il medico curante può
garantire.
E'
ovvio, infine, che almeno una parte dei servizi che il pediatra mette
a disposizione dei suoi assistiti con PedWeb non può che
essere a pagamento, ad esempio a fronte di un canone annuale di
abbonamento; ciò dando per scontato che le casse sempre più
asfittiche delle regioni e delle ASL non siano in grado di prendersi
carico del costo di un servizio che per altro interessa pur sempre
solo una parte, e senza dubbio non la più indigente,
dell'utenza pediatrica.
4.
Personalizzazione
Può
essere scoraggiante per il pediatra pensare di doversi adattare
passivamente a tutte le funzioni implementabili con pedWeb
Per
questo, PedWeb si propone come uno strumento estremamente duttile ed
elastico e consente al pediatra di:
-
scegliere quali funzioni di PedWeb implementare e quale utilizzo
farne
-
decidere, assistito per assistito, se e quali servizi attivare
-
decidere se e quali servizi far pagare all'assistito
-
usufruire di un doppio livello di comunicazione in caso di attività
in Gruppo o Associazione
Rapporti
con www.pediatria-ambulatoriale.it
L'accesso
dal sito di Pediatria Ambulatoriale consente indubbiamente sia al
pediatra che ai suoi assistiti di accedere alle informazioni e ai
servizi in esso contenuti, in un contesto per altro soggetto a sua
volta a norme etiche e deontologiche.
L'accesso
avviene in modo automatico: inserendo login e password, l'utente si
ritrova direttamente nel sito del suo pediatra, senza banner o
inserti pubblicitari che non siano stati autonomamente inseriti,
sotto la propria responsabilità, da parte del pediatra
curante.
Canone
PedWeb è
un servizio per cui è previsto un canone annuale, che dà
diritto anche all'assistenza e all'aggiornamento del programma.
Sono previste agevolazioni per l'acquisto di più pacchetti
(per esempio in caso di Gruppi o Associazioni di pediatri). Si pensi
comunque che è sufficiente l'adesione di 10 assistiti (ad un
costo ipotetico di 50 Euro) per consentire largamente al pediatra di
ammortizzare la spesa.
Impegno
e offerta di servizi
PedWeb
apparentemente implica un impegno aggiuntivo per il pediatra. Più
che la predisposizione delle schede, soprattutto l'invio e
l'eventuale ricezione di messaggi da parte dell'utenza, e ancor
di più la predisposizione e l'aggiornamento della scheda
anamnestica dell'assistito comportano al pediatra tempo ed
attenzione, destinati ad aumentare con l'incremento del numero di
genitori interessati.
Per
questo si è cercato di personalizzare al massimo le opzioni
del pediatra, che può scegliere se e quali funzioni attivare,
e di rendere l'utilizzo del software estremamente semplice ed
immediato, con automatismi che snelliscono e facilitano la
compilazione da parte del pediatra.
E'
innegabile d'altra parte che Internet è il media del futuro;
di questo anche il pediatra deve prendere atto, cominciando ad
abituarsi all'idea che molte transazioni e comunicazioni potrebbero
già ora, molto più “ergonomicamente”, viaggiare via
Web, alleggerendo tra l'altro i canali tradizionali, come il
telefono, spesso intasati da richieste di certificati o ricette a
scapito della effettiva reperibilità telefonica per urgenze o
comunque per problemi più rilevanti.
Inoltre
anche il Pediatra di Famiglia, che opera in un contesto tutto sommato
“protetto”, non può non proporsi anche in un'ottica di
miglioramento e differenziazione dell'offerta di servizi, per cui
anche un prodotto apparentemente di nicchia, come PedWeb, deve essere
visto come una risposta alle esigenze di una parte dell'utenza
(magari più acculturata, con maggiori esigenze di spostamento,
ecc.). Ciò si traduce in immagine, ma anche in
concorrenzialità, soprattutto in contesti più o meno
liberistici o assicurativi che sembrano affacciarsi in varie parti di
Italia. Non è casuale, del resto, se servizi simili a PedWeb
sono già disponibili sul Web, a testimonianza di un'esigenza
reale di una parte dell'utenza; nessuno però può
contare sulla professionalità e sul livello di conoscenza dei
problemi dell'assistito che solo il medico curante può
garantire.
E'
ovvio, infine, che almeno una parte dei servizi che il pediatra mette
a disposizione dei suoi assistiti con PedWeb non può che
essere a pagamento, ad esempio a fronte di un canone annuale di
abbonamento; ciò dando per scontato che le casse sempre più
asfittiche delle regioni e delle ASL non siano in grado di prendersi
carico del costo di un servizio che allo stato attuale interessa pur
sempre solo una parte dell'utenza pediatrica.
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