Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Gennaio 2013 - Volume XVI - numero 1
M&B Pagine Elettroniche
I Poster degli specializzandi
Se
il pancreas è ad anello, l’intestino può non esser
bello...
Clinica
Pediatrica, IRCCS Pediatrico "Burlo Garofolo", Università
di Trieste
R. è
un bambino nato a 39 + 1 settimane di età gestazionale da
parto eutocico, Apgar 9-10 e peso alla nascita di 3670 g; segnalata
in epoca prenatale la presenza di polihidramnios. R. viene ricoverato
per la comparsa in quarta giornata di vita di vomiti, inizialmente
ematici con sfumatura biliare e poi francamente biliari. Per tale
ragione viene eseguito un Rx addome eretto che evidenzia un’ectasia
gastrica con scarsa pneumatizzazione intestinale e un transito che
mostra una stenosi serrata a livello della seconda porzione del
duodeno con aspetto filiforme a valle del cul de sac evidenziato dal
contrasto. L’eco addome mostra l’adeguata posizione dei
vasi mesenterici rendendo pertanto poco probabile la presenza di una
malrotazione intestinale.
Viene
dunque eseguita una laparoscopia esplorativa con riscontro di
pancreas anulare e quindi confezionata un’anastomosi
intestinale tenue-tenue.
Il
pancreas anulare è una condizione rara, stimata intorno a
1/50.000 nati all’anno e rappresenta il 10% di tutti i casi di
stenosi del duodeno. Più frequentemente viene colpito il sesso
maschile; nel 70% dei casi si associa ad altre malformazioni, le cui
più probabili sono la sindrome di Down, la malrotazione
intestinale, l’atresia intestinale, l’ano imperforato,
anomalie cardiache, renali ed epatobiliari. Il polihidramnios si
associa spesso a questa condizione (50% dei casi). La diagnosi di
sospetto può essere quindi posta anche in epoca prenatale.
Questo determina una presa in carico più tempestiva da parte
del chirurgo e una riduzione delle giornate di ospedalizzazione,
nonché un migliore management postnatale.
Il vomito
biliare è assolutamente eccezionale nel neonato sano; tale
sintomo deve far quindi immediatamente sospettare un’occlusione
intestinale. Costituisce una delle più comuni e gravi urgenze
chirurgiche neonatali, che richiede una diagnosi e un intervento
tempestivo per evitare gravi conseguenze sulla vitalità dei
segmenti intestinali coinvolti e sulla funzionalità
pancreatica. Nel periodo neonatale le atresie intestinali, le stenosi
e le malrotazioni, con o senza volvolo, debbono essere prese
immediatamente in considerazione come possibili e più
frequenti cause di occlusione intestinale alta.
tratto
da: Confronti Giovani, XXIV Congresso Nazionale
Confronti in Pediatria
Trieste,
Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima 2-3 dicembre 2011
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