Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Settembre 2005 - Volume VIII - numero 7
M&B Pagine Elettroniche
Caso Clinico Interattivo
Una
disfagia per i cibi solidi in un ragazzo di 12 anni
Unità
Operativa di Gastroenterologia Pediatrica
Clinica
Pediatrica, IRCCS Burlo Garofolo, Trieste
Indirizzo
per corrispondenza: martelossi@burlo.trieste.it
1
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A. è
una ragazzino di 12 anni che negli ultimi 2 anni ha cominciato a
presentare una disfagia per i cibi solidi, soprattutto per la carne.
Gli episodi si manifestano saltuariamente (1 volta ogni 2 mesi circa
ma si sono fatti via via piu' frequenti negli ultimi 2 mesi, circa
1 volta settimana) e si risolvono con il vomito. L'ultimo episodio
si è verificato in seguito all'ingestione di un pezzo
d'anguria; anche in questo caso la sintomatologia si è
risolta con il vomito. Non vi è mai verificata disfagia con
l'ingestione di liquidi o semi liquidi. Non viene riferita perdita di
peso.
Qualche mese prima, per il verificarsi di episodi ricorrenti di broncospasmo con lieve asma da sforzo, ha eseguito i prick test per inalanti che hanno evidenziato una cutipositività per gli acari della polvere e per l'epitelio del cane. È stata consigliata pertanto terapia con fluticasone per 2 mesi; la spirometria eseguita al termine della terapia ha mostrato dei valori nei limiti nella norma.
Qualche mese prima, per il verificarsi di episodi ricorrenti di broncospasmo con lieve asma da sforzo, ha eseguito i prick test per inalanti che hanno evidenziato una cutipositività per gli acari della polvere e per l'epitelio del cane. È stata consigliata pertanto terapia con fluticasone per 2 mesi; la spirometria eseguita al termine della terapia ha mostrato dei valori nei limiti nella norma.
Considerando
che il problema di Alessio è la disfagia per i cibi solidi,
quale/i esame fareste in prima istanza?
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