Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Giugno 2009 - Volume XII - numero 6
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Casi contributivi
Edema acuto emorragico della prima infanzia (Porpora di Seidlmayer)
Presentazione
di un caso
S.C.
Pediatria, Ospedale S. Leopoldo Mandic Merate (Lecco)
Indirizzo
per corrispondenza: a.bettinelli@ospedale.lecco.it
ACUTE
HEMORRAGIC EDEMA IN YOUNG CHILDREN (SEIDLMAYER’S PURPURA)
A
case report
Key
words
Acute
hemorrhagic edema, young children, vasculitis small vessel.
Summary
Acute
hemorrhagic edema is an uncommon leukocytoclastic small-vessel
vasculitis that may affect young children. In literature only
have few cases been reported (294 cases). In many cases the
disease developed after a simple acute infection. The exanthemata
includes large, round, red to purpuric plaques predominant over
the cheeks, ears and extremities and often tender edema of face.
Involvement of body systems is rare. The children recover
spontaneously without sequelae.
We
report a case of a 9-month boy, who presented cockade purpura one
week after gastroenteric infection. This is the second case
described in our pediatric division in 33 years.
|
INTRODUZIONE
L’edema
acuto emorragico (o porpora “a coccarda di Seidlmayer")
è una rara vasculite leucocitoclastica dei piccoli vasi
che colpisce generalmente la prima infanzia (2 mesi-60 mesi con picco
di 11 mesi)1. In letteratura sono stati descritti solamente 294 casi.
L’esantema cutaneo è caratterizzato da larghe e rotonde
placche purpuriche associate a lieve edema al volto, alle orecchie e
alle estremità inferiori e superiori risparmiando tipicamente
il tronco. Il coinvolgimento degli organi interni è
estremamente raro e la guarigione è estremamente rapida e
senza sequele. È stato ipotizzato un ruolo patogenetico dello
streptococco beta emolitico di tipo alfa e in minor misura di
Mycoplasma pneumoniae, anche se il meccanismo che porta alle
lesioni cutanee rimane non chiarito. Nella nostra divisione di
Pediatria il seguente è il secondo caso di porpora di
Seidelmayer descritto.
Il
bambino di 9 mesi frequenta l’asilo nido e da circa 1 mese
presenta tosse catarrale. Nella settimana che precede il ricovero
sviluppa una gastroenterite febbrile. In seguito alla comparsa di
faringodinia e febbre associata a manifestazioni purpuriche al volto
e ai padiglioni auricolari (Figura 1), viene
prescritta dalla curante, nel sospetto di faringite streptococcica,
l’amoxicillina (50 mg/kg/die in 3 somministrazioni). Per la
comparsa di nuove macchie purpuriche agli arti inferiori (Figura
2) e l’accentuazione di quelle già presenti il
piccolo viene condotto in P.S. e ricoverato per gli accertamenti e le
cure del caso. All’ingresso in reparto si presenta in buone
condizioni generali, apiretico con elementi purpurici alle guance,
padiglioni auricolari bilateralmente, arti inferiori con risparmio
delle piante dei piedi e gomiti (Figura 3). Presenta inoltre membrane
timpaniche bilateralmente iperemiche (>> la dx), una
micropoliadenopatia laterocervicale e un addome modestamente globoso
e meteorico. I parametri vitali risultano nella norma. Gli esami
ematochimici all’ingresso evidenziano un rialzo degli indici di
funzionalità epatica (SGOT/SGPT= 95/167 U/L), senza
alterazioni degli indici di flogosi e della coagulazione. Lo stick
delle urine e il sangue occulto fecale risultano negativi. Come pure
negativi risultano gli anticorpi anti-Mycoplasma, la
sierologia EBV, i tamponi faringei per adenovirus e SBEA e la
coprocoltura. In terza giornata di ricovero compare febbre elevata,
associata a maggior iperemia delle membrane timpaniche e faringite
con scolo catarrale in retrofaringe e presenza di vescicole visibili
sui pilastri tonsillari. Per la persistenza della febbre, associata
ad iperemia delle membrane timpaniche, in considerazione del
pre-trattamento antibiotico con amoxicillina, anche se con
discutibile indicazione, viene iniziata amoxicillina + ac.
clavulanico. Sempre in terza giornata di ricovero si assiste a nuova
poussè di manifestazioni emorragiche acroposte, papulari, in
particolare alle mani, volto e arti inferiori, di dimensioni
accentuate, (la più grande di 3 cm).
Le
manifestazioni emorragiche (macchie purpuriche e non piccole
petecchie diffuse) seppur di rapido incremento volumetrico, sono
sempre state limitate al volto e ai 4 arti risparmiando il tronco e
dorso; inoltre le ottime condizione del bambino che si è
sempre alimentato con appetito, gli esami ematochimici (emoglobina,
globuli bianchi e piastrine nella norma) e il rapido sfebbramento
hanno fatto escludere nella diagnosi differenziale la possibilità
di sepsi acute e malattie emorragiche.
La
valutazione dell’evoluzione clinica e degli esiti degli esami
acquisiti consente di porre diagnosi di porpora di Seidlmayer. Non si
è voluto essere ulteriormente invasivi su di un bambino di 9
mesi ospedalizzato e pertanto non è stata eseguita biopsia
cutanea perché, alcuni anni prima, nello stesso Reparto,
alcuni dei Colleghi che hanno seguito il caso attuale, avevano
diagnosticata una porpora di Seidlmayer con caratteristiche
analoghe2. In quarta giornata di ricovero il bambino si
sfebbra e non compaiono più manifestazioni purpuriche. A un
controllo della coagulazione si evidenzia un rialzo del D-Dimero pari
a 3542 mg/dl, ridotto il giorno successivo a 2592 (valori normali
fino a 250 mg). Tale riscontro viene giudicato poco specifico vista
la clinica in netto miglioramento e la coagulazione normale. Dopo 3
settimane il D-Dimero viene comunque ricontrollato e risulta nei
limiti. La durata totale del ricovero è stata di 7 giorni con
un tempo di risoluzione delle lesioni di 12 giorni.
L’edema
acuto emorragico o porpora “a coccarda” di Seidlmayer è
una vasculite dei piccoli vasi leucocitoclastica. In bibliografia una
recente review del 2008 ha raccolto circa 294 casi nel mondo finora
descritti (prima segnalazione nel 1913 negli USA)1. Interessa la
prima infanzia (2-60 mesi) e non vi è una prevalenza di sesso.
Secondo alcuni autori viene considerata una variante atipica della
Sindrome di Schonlein Henoch. In realtà è un’entità
clinica profondamente diversa (Tabella 1).
Infatti la diagnosi di porpora di Schonlein Henoch (tipica tra 3-8
anni) si basa sul classico rash palpabile tipico del tronco, glutei e
radice degli arti inferiori in presenza di almeno uno dei seguenti
sintomi associati: diffuso dolore addominale, artrite o artralgia,
stick urine patologico e deposito di IgA alla biopsia cutanea3.
L’edema acuto emorragico (età inferiore ai due anni),
invece ha come caratteristica principale la presenza di larghe
lesioni purpuriche tondeggianti, variamente associate ad edemi
dell’estremità e la biopsia cutanea mostra una vasculite
leucocitoclastica dei piccoli vasi1. In aggiunta il
bambino con la porpora a coccarda, a dispetto dell’esteso
esantema appare in buone condizioni generali, la temperatura corporea
è di solito bassa e solitamente non vi è interessamento
delle mucose, dolori articolari o sintomi addominali, gli indici
infiammatori sono di norma negativi e la guarigione spontanea senza
sequele, avviene in genere tra i 6 e i 21 giorni.
Porpora
a coccarda |
S.
Schonlein Henoch |
Eritema
polimorfo |
Orticaria
emorragica | |
Età |
6
ms- 2 aa |
3
aa-8aa |
Bambini
adulti |
Bambini
adulti |
Sede
cutanea |
Volto,
collo estremità distali arti |
Radice
4 arti e glutei |
Mani,
avambraccia, gambe collo e viso |
Tutto
il corpo |
Edemi |
++ |
+ |
- |
- |
Stato
generale |
Non
compromesso |
Non
compromesso |
Non
compromesso |
A
volte compromesso |
Sintomi
addominali |
+ |
++ |
- |
- |
Sintomi
renali |
+ |
++ |
- |
- |
Sintomi
articolari |
+ |
++ |
+ |
+ |
Recidive |
- |
+ |
++ |
- |
Istologia |
Vasculite
allergica |
Vasculite
allergica |
Vasculite
allergica |
Vasculite
allergica |
Nell’anamnesi
prossima delle porpore emorragiche frequentemente si segnalano
pregressi episodi infettivi delle prime vie aeree e/o urinarie, ed è
stato ipotizzato un possibile ruolo dello Streptococco beta emolitico
di gruppo A, e in misura minore di Mycoplasma pneumoniae. In
letteratura sono stati inoltre segnalati casi seguenti a vaccinazioni
e/o a somministrazioni di farmaci antipiretici e antinfiammatori.
Generalmente i parametri biochimici risultano nella norma e in
particolare la coagulazione anche se, in via del tutto eccezionale
alcuni casi possono evolvere verso la coagulazione intravascolare
disseminata. Nella diagnosi differenziale accanto alla porpora di
Schonlein Henoch occorre ricordare le porpore infettive (sepsi da
meningococco: petecchie ed ecchimosi diffuse, senza edema alle
estremità), orticarie, eritema multiforme, punture d’insetto
(lesioni tipo ragno con aloni emorragico ecchimotici), sindrome di
Gianotti Crosti (lesioni papulari acroposte), cellulite eosinofila di
Wells (placche eritematose-bollose pruriginose a margini netti)3.
La diagnosi è essenzialmente clinica sebbene una biopsia
cutanea possa evidenziare una vasculite dei piccoli vasi
leucocitoclastica. Non esiste una terapia specifica per la porpora a
coccarda, sono stati di volta in volta impiegati cortisonici,
antistamininici e antibiotici a seconda del quadro clinico
presente4-6. In ogni caso è importante rassicurare
i genitori e osservare la clinica visto che ad un anno dal follow-up
in nessun caso descritto in letteratura si è verificata una
recidiva o alterazioni dello stick urine. Un limite della recente
review di Fiore e Coll. è rappresentato dal fatto che i dati
raccolti provenivano da singoli case report e data la rarità
dell’evento, non è possibile a tutt’oggi indicare
un’incidenza precisa7-9.



Figura
3. Incremento di volume delle lesioni purpuriche con aspetto a
coccarda
BIBLIOGRAFIA
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