Dicembre 2001 - Volume IV - numero 10

M&B Pagine Elettroniche

Contributi Originali - Ricerca

Aspetti dermatologi della febbre bottonosa
D. Cimino, S. Gangarossa
Pediatri di base , ACP Ragusa

Mediterranean spotted fever: dermatological aspects.

Summary
Description of the exanthema in a small spotted fever epidemic. Tache noir was always present as an eschar and it oriented clinical diagnosis.

La febbre bottonosa è una malattia infettiva acuta causata dallaRickettsia conori, trasmessa all'uomo dalla puntura della zecca del cane (Riphicephalus sanguineus). Dopo un periodo di incubazione variabile tra 1 e 3 settimane dalla puntura della zecca, la malattia esordisce con febbre alta, cefalea, dolori articolari e muscolari. Nella zona della puntura compare una tipica ulcera di piccole dimensioni, con la zona centrale nera e un alone rossastro, detta tache noir. Tre-cinque giorni dopo la comparsa della febbre si ha una eruzione sulla pelle degli arti e del tronco, di tipo eritemato- maculopapuloso che dura circa 10 giorni.
Possono aversi a volte complicazioni a carico di diversi organi ed apparati (micarditi, malattie epatiche o renali, uveiti, retinopatie).
E ' noto che il quadro clinico, la gravità e l'andamento della febbre bottonosa dipendono in parte dal momento in cui viene iniziata la terapia con tetracicline o cloramfenicolo; è pure noto che i test di laboratorio (test di immunofluorescenza IFA) forniscono un contributo diagnostico solo in fase tardiva (7°-10 °giornata ).
La diagnosi rimane pertanto eminentemente clinica: febbre n.d.d. , esantema, taiche-noire , anamnesi di puntura di zecca, periodo epidemico.
I sintomi cutanei (esantema e taiche - noire ) diventano pertanto gli elementi cutanei più importanti per la diagnosi precoce di febbre bottonosa .
Da una rapida ricerca bibliografica, la migliore descrizione dell'esantema ci pare quella fornita da Tolentino: " elementi eruttivi, poco numerosi di colorito roseo, poi rosso vinoso, maculopapulari ma anche nodulari (da cui il nome di bottonosa) e che non risparmiano le palme delle mani e le piante dei piedi " .
Essi iniziano di solito al 4° giorno di malattia con esordio agli arti inferiori ed estensione al tronco e agli arti superiori. In genere non vi è tendenza dell'esantema a confluire.
Nella nostra esperienza ( 4 casi ), 3 volte su 4, l'esantema si è manifestato con tali caratteristiche ( fig 1, 2 e 3 ) .

 
 
 
In un caso, invece , gli elementi eruttivi hanno assunto un aspetto simil - orticarioide (fig 4 ).


La taiche - noire si presenta come una lesione escariotica nella sede di puntura della zecca .
E' caratterizzata da una crosta nerastra circondata da un alone eritematoso; la crosta poi cade lasciando un ' ulcera ; a volte la taiche- noire può assumere sin dall'inizio le caratteristiche di una papula con una piccola depressione crateriforme centrale.
Non provoca dolore e raramente dà prurito .
E' presente nel 52% dei casi di F. B. ed equamente distribuita in sedi esposte e coperte; quando presente è patognomonica .
Le sedi prevalenti sono la testa e le gambe ma va ricercata anche nei punti piu nascosti (nelle pieghe interdigitali o inguinali , nelle ascelle , fra i capelli ).
Nei 4 casi riportati è sempre stata presente (2 volte in testa , 1 volta al dorso, 1 volta alla gamba) e si è presentata con le caratteristiche dell'escara (fig. 5, 6 , 7 , 8 );

 
fig 5 , caso 1 ( gamba )
 
fig 6 , caso 2 ( tronco )
 
fig 7 , caso 3, dietro l'orecchio
 
fig 8 , caso 4

Alla sua ricerca ci ha indirizzato la comparsa dell'esantema in bambino con febbre n.d.d. in quanto l'assenza del dolore la fa passare spesso inosservata ; in tutti e 4 i casi è stata iniziata tempestivamente la terapia con minociclina ( 4 mg\kg\die nei primi 2 giorni di malattia, poi 2 mg\ kg \ die per altri 7 giorni ) e lo sfebbramento è avvenuto sempre entro 24 ore ; un solo caso è stato ospedalizzato su richiesta dei genitori .
La diagnosi clinica è stata successivamente confermata dal laboratorio ( in 3 casi IFA, in 1 caso sieroagglutinazione di Weil - Felix ) .

Conclusioni
Ci è parso opportuno sottolineare l'ìmportanza dei sintomi cutanei nella diagnosi precoce di febbre bottonosa al fine di instaurare nel più breve tempo possibile la terapia antibiotica con tetracicline o cloramfenicolo dato che questa forma di rickettsiosi , seppure generalmente benigna, può avere in rari casi ( dall'0,5 al 6% ) un decorso fulminante.

Risorse in rete (n.d.r.):
Una prova CME sull'argomento: http://www.emedicine.com/med/topic1412.htm

Vuoi citare questo contributo?

D. Cimino, S. Gangarossa. Aspetti dermatologi della febbre bottonosa. Medico e Bambino pagine elettroniche 2001;4(10) https://www.medicoebambino.com/?id=RI0110_10.html