Novembre 2012 - Volume XV - numero 9
M&B Pagine Elettroniche
I Poster degli specializzandi
Una
gastroenterite che non convince...
Clinica
Pediatrica, IRCCS Pediatrico “Burlo Garofolo”, Università
di Trieste
indirizzo
per corrispondenza: vaidons@hotmail.it
P. è
una bambina di 9 giorni di vita, nata a termine con un peso di 3220 g
dopo una gravidanza normodecorsa. Dimessa dal Nido in terza giornata
di vita con un calo fisiologico del 6,8%, viene ricoverata presso il
reparto di Neonatologia e T.I.N. dell’IRCCS “Burlo
Garofolo” per una sintomatologia caratterizzata da scariche di
feci sfatte, ripetuti episodi di vomito e un calo del 10,9% rispetto
al peso alla nascita (peso all’ingresso 2869 g). All’anamnesi
la mamma riferisce un episodio di gastroenterite in famiglia. Nel
sospetto di una gastroenterite infettiva sono stati eseguiti esami di
laboratorio che hanno evidenziato una leucocitosi neutrofila e indici
di flogosi negativi (GB 34.790/mm3 con N 22.000/mm3,
PCR 0,6 mg/dl, PCT negativa); coprocoltura ed emocoltura negative.
Nonostante l’avvio di una nutrizione enterale continua, la
bambina, è calata ulteriormente di peso fino a 2690 g (-16,4%
del peso alla nascita) con conseguente contrazione della diuresi.
Sono stati eseguiti i test per escludere le più probabili
cause di malassorbimento primitivo neonatale, come l’enteropatia
protido-disperdente, l’intolleranza alle proteine del latte
vaccino, il deficit di lipasi la fibrosi cistica, tutti con esito
negativo. A questo punto, nel sospetto di una sindrome
post-enteritica con malassorbimento secondario o di un deficit di
lattasi secondario transitorio, si è deciso di proseguire
l’alimentazione con Neocate dapprima come alimentazione
enterale continua quindi in bolo. Durante il ricovero la
sintomatologia gastrointestinale è migliorata con un ottimo
incremento ponderale. P. è stata dimessa dopo 32 giorni con il
peso di 3580 g (+24,8% dall’ingresso), in buone condizioni
generali, con un programma di controlli periodici presso il nostro
ambulatorio e l’esecuzione di un esame bioptico per escludere
un’eventuale enteropatia strutturale. Al controllo, a 15 giorni
dalla dimissione, P. si presenta in ottime condizioni, con un aumento
di 650g di peso e cessazione delle scariche.
In
accordo con il nostro consulente Gastroenterologo e per le scarse
indicazioni in letteratura si è deciso di non eseguire l’esame
bioptico e di continuare con il Neocate fino allo svezzamento, quando
verrà rivalutata la presenza di un possibile deficit di
lattasi congenito. In età pediatrica la diarrea acuta da
Rotavirus costituisce una delle cause più frequenti di
consulto medico. La diarrea post infettiva è una diagnosi
clinica, che viene posta una volta escluse le altre possibili cause
di diarrea persistente. L’approccio terapeutico è di
natura nutrizionale e comprende un’adeguata reidratazione, un
apporto calorico sufficiente e una supplementazione di calcio, che
può mancare in una dieta priva di latte. L’incremento
ponderale è un buon indice guarigione.
tratto
da: Confronti Giovani, XXIV Congresso Nazionale
Confronti in Pediatria
Trieste,
Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima 2-3 dicembre 2011
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