Gennaio 2012 - Volume XV - numero 1
M&B Pagine Elettroniche
I Poster degli specializzandi
Un
insolito caso di occhio rosso
Università
degli Studi di Sassari, Scuola di Specializzazione in Pediatria
Indirizzo
per corrispondenza: delta_beta@hotmail.it
Simone
presenta addominalgia di tipo colico da quasi 2 settimane, in
apiressia. Dopo un paio di scariche diarroiche la sintomatologia è
diventata prevalentemente gastrica, con nausea e vomiti ripetuti.
All'ingresso buone condizioni generali, apiretico. L'addome
trattabile con modesta dolenzia in regione epimesogastrica e talvolta
periombelicale. Alito acetonemico. Stick urine 3+ di chetoni, la
restante obiettività in ordine. Gli esami ematochimichi sono
risultati nella norma. Abbiamo impostato fluidoterapia e ranitidina
ev, in attesa del risultato degli esami microbiologici specifici
(ricerca HP, parassitologico, coprocoltura, rota e adenovirus). Visto
il persistere della sintomatologia abbiamo eseguito un ecografia
dell' addome, risultata nella norma. Dopo qualche giorno di
degenza, Simone ha presentato emorragia congiuntivale, prevalente a
destra, accompagnata da dolore oculare e cefalea (Figura
1).
Figura
1.
Per
questo, lo abbiamo inviato dall'oculista, praticamente certi della
natura meccanica delle lesioni, causate a nostro avviso dagli sforzi
legati ai vomiti ripetuti. Invece lo specialista allarmato ha
richiesto una TC urgente, in quanto il piccolo, oltre ad avere le
suddette emorragie, presentava papilla sfumata a destra. Papilledema
da ipertensione endocranica? Massa retrorbicolare? La TC prontamente
eseguita è risultata nella norma. Il passo successivo è stato
quello di valutare il campo visivo. Tale esame ha mostrato
un'allargamento della macchia cieca oculare. A questo punto abbiamo
effettuato la fluorangiografia (Figura 2).

Quest'ultimo
esame ci ha portato alla diagnosi di pseudopapilledema da drusen.
Le drusen papillari sono piccole formazioni ialine, di aspetto
biancogiallastro, acellulari, rotondeggianti, extracellulari situate
sulla superficie o sui bordi della papilla ottica. Hanno un'incidenza
dell'1% della popolazione, bilaterali nell'80% dei casi,
frequentemente hanno carattere familiare (Figura
3). La patogenesi resta ignota, e vengono spesso riscontrate
casualmente in occasione di controlli oculistici, in quanto sono
spesso asintomatiche. Sono rari alla nascita e durante l'infanzia,
quando si rilevano spesso sottoforma di pseudoedema papillare, e
possono pertanto condurre a degli accertamenti invasivi e spesso
inutili. Più raramente possono manifestarsi con amaurosi fugace o
allargamenti della macchia cieca del campo visivo. La diagnosi di
drusen è fatta con buona certezza mediante fluorangiografia. La
presenza di drusen nella maggior parte dei casi è solo una
curiosità. Se il sospetto papilledema si riscontra in concomitanza
con altri sintomi quali disturbi visivi e/o cefalea, la diagnosi va
approfondita con altri esami quali un Campo Visivo, una TC o una RMN.

In
questo caso la collaborazione tra oculisti e pediatri ha permesso una
diagnosi insolita. Purtroppo la concomitanza con vomito e cefalea ha
reso necessaria l'esecuzione della TC cranio. Ora Simone sta bene,
il mal di pancia è passato e gli occhi son tornati normali…è un
po' dispiaciuto perché voleva sfoggiarli insieme al vestito da
vampiro, visto che Halloweeen è alle porte!
tratto
da: Confronti Giovani, XXIV
Congresso Nazionale Confronti in Pediatria
Trieste,
Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima 2-3 dicembre 2011
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