Giugno 2010 - Volume XIII - numero 6
M&B Pagine Elettroniche
Pediatria per immagini
Depressione
congenita del cranio nel neonato: presentazione di un caso clinico
1UO
Pediatria, Ospedale “Sacro Cuore di Gesù”,
Gallipoli (Lecce)
2UO
Radiologia, Ospedale “Sacro Cuore di Gesù”,
Gallipoli (Lecce)
Indirizzo
per corrispondenza: nicolettadepaulis@libero.it
Caso
clinico
Descriviamo
il caso di un neonato nato alla 36a settimana di gestazione (PN 2350
g) da parto cesareo per la presenza di gestosi materna (donna
primigravida di 25 anni). Il neonato presentava alla nascita una
depressione della teca cranica in sede temporale sinistra del
diametro di 5 cm x 4 cm e della profondità di circa 1,5 cm
(Figura 1). Ha avuto un buon adattamento alla
vita extra-uterina (Punteggio di Apgar 9-10 al primo e quinto minuto)
con esame obiettivo generale e neurologico nella norma. È
stata eseguita una radiografia del cranio (Figura
2) per escludere un’agenesia dell’osso temporale o
una frattura dello stesso; l’ecografia transfontanellare era
anch’essa normale. Al controllo clinico eseguito a due mesi
dalla nascita, la depressione risultava scomparsa (Figura
3).



Di
cosa si tratta
La
depressione congenita della teca cranica in assenza di trauma, è
un’evenienza molto rara. Si stima che l’incidenza, nei
Paesi occidentali, sia dello 0,1% (1/10.000)1.
Esistono
due varianti di tale situazione clinica:
- Deformità associata a frattura dell’osso interessato
- Deformità non associata a frattura dell’osso interessato
La causa
non è nota. Data la natura cartilaginea della teca cranica, la
pressione esercitata sul cranio dagli arti del feto o dalla pelvi
materna durante l’espletamento del parto sembra giochi un ruolo
nella patogenesi2.
Generalmente
è sufficiente una vigile attesa; gli affossamenti più
larghi e profondi richiedono un trattamento più aggressivo,
come il sollevamento della teca cranica con un tiralatte3,
oppure con una ventosa ostetrica, aiutati dalla digitopressione
esercitata sui bordi della lesione4. In rari casi si ricorre alla
correzione neurochirurgica.
La nostra
esperienza conferma il valore di un trattamento conservativo,
limitato all’osservazione, in assenza di segni neurologici o
fratture, per un periodo di 4-6 mesi e riserva il trattamento
chirurgico o il sollevamento con ventosa ostetrica ai casi che non
presentano una risoluzione spontanea5. Una RMN encefalo o
TC cranio non sono di norma consigliate, in presenza di un esame
neurologico normale.
Quali
gli insegnamenti
Alla
nascita di un neonato con tale anomalia, le domande dei genitori
riguardanti l’eziologia e la prognosi sono molteplici ed
esigono risposte chiare e rassicurazioni sul futuro clinico ed
estetico del loro piccolo.
La
clinica di questi bambini è rassicurante. Si evidenzia, però,
come in due lavori3,5 si sia potuto affermarlo solo dopo
aver eseguito un’indagine radiologica (TC encefalo), effettuata
in assenza di evidenti anomalie neurologiche, non scevra da rischi
biologici, soprattutto per un tessuto in crescita, e che richiede
sedazione. Si sottolinea che, anche se raramente, tali lesioni
richiedono un intervento neurochirurgico di correzione.
Fratture
della teca cranica non associate a un trauma durante la gravidanza o
al momento del parto sono inoltre segnalate in letteratura6,
per cui l’anamnesi ostetrica non sempre è dirimente.
L’obiettivo
di questa nostra osservazione è di sottolineare la rarità
dell’evento alla nascita e la sua benignità sotto il
profilo clinico ed estetico.
Bibliografia
- Ben-Ari Y, Merlob P, Hirsch M. Congenital depression of the neonatal skull. Eur J Obstet Gynecol Geprod Biol 1986;22:249-52.
- Tavares LA, Kottamasu SR, Ezhuthacha SG. Neonatal skull depression: review of four cases. J Perinatol 1989:9:423-6.
- Agrawal SK, Kumar P, Sundaram V. Congenital depression of the skull in neonate: a case of successful conservative management. J Child Neurol 2010;25:387-9.
- Raynor R, Parsa M. Non surgical elevation of depressed skull fracture in an infant. J Pediatr 1968;72:262.
- Hanlon L, Hogan B, Corcoran D, Ryan S. Congenital depression of the neonate skull: a self-limiting condition. Arch Dis Child Fetal Neonatal Ed 2006;91:F272.
- Amin AA, Al-Zeky AM, El-Azm M. Vacuum extraction as treatment modality of neonatal skull depression in a twin infant. Saudi Med J 2007;7:1122-4.
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