Novembre 2010 - Volume XIII - numero 9
M&B Pagine Elettroniche
Il punto su
Contare
i globuli bianchi e leggere una formula leucocitaria in ambulatorio:
un po’ di storia della medicina ancora e sempre attuale
Pediatra di famiglia; Pediatria
di Gruppo, Imola (Bologna)
Indirizzo
per corrispondenza: reggianilamberto@hotmail.com
Counting white blood cells and reading a leukocyte formula in an outpatient unit Keywords
White blood cells, Leukocyte formula, Outpatient unit Abstract
Leukocyte count may be the most immediately available and at the same time most significant lab indication to direct intervention in a feverish child, presenting with a marginally compromised general condition or in a patient with suspected appendicitis or in a child at risk of bacteraemia. |
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Al di là
dell’aspetto puramente suggestivo di poter utilizzare un
microscopio in ambulatorio calandosi così nei panni del Medico
ricercatore (leggendaria figura sempre presente nei pensieri di
ognuno di noi), resta la lecita domanda se l’impegno necessario
per un suo razionale utilizzo sia giustificabile in un ambulatorio
pediatrico ai giorni nostri.
Attraverso
il microscopio, posso eseguire con gli opportuni reattivi, una conta
leucocitaria, posso leggere una formula, posso analizzare l’urina
a fresco o un sedimento urinario (se possiedo anche una centrifuga),
posso leggere lo scotch test per la ricerca delle uova di ossiuri,
posso confermare la presenza di lendini, ricercare eosinofili nel
muco nasale.
Le
valutazioni della conta e della formula leucocitaria dovrebbero
comunque rappresentare le applicazioni più frequenti di questo
strumento diagnostico.
La
conoscenza rapida di questi parametri sono utili nel bambino con
febbre da causa sconosciuta e stato generale compromesso, nel bambino
con sospetta appendicite acuta e in qualsiasi patologia dove possa
sospettare una leucocitosi o al contrario una leucopenia.
Le più
recenti linee guida relative alla valutazione del bambino febbrile,
prevedono la conta leucocitaria come indagine diagnostica utile nella
definizione di gravità per ridurre il rischio di trascurare
una possibile batteriemia. Nel dossier del Childrens Hospital Medical
Center di Cincinnati viene ribadita la necessità di ricorrere
a una valutazione della conta leucocitaria nel bambino con stato
generale compromesso (sottolineando a margine come una conta assoluta
dei neutrofili sia più sensibile e più specifica di una
conta leucocitaria generica nella valutazione di una batteriemia
pneumococcica comunque percentualmente in declino dopo il
miglioramento della copertura vaccinale contro lo pneumococco).
Una conta
leucocitaria superiore a 15.000/mmc aumenta il rischio di batteriemia
del 3-4% e se superiore a 20.000/mmc aumenta il rischio dall’8
al 10%1
Nella
linea guida del NICE2 viene sottolineato come sia
necessario ricorrere sempre a una conta leucocitaria nel bambino
febbrile sotto i tre mesi di vita; nel bambino con più di 3
mesi di vita si ricorrerà a una conta leucocitaria se sono
presenti una o più caratteristiche cliniche dell’area
rossa dell’apposita tabella di riferimento relativa ai segni e
ai sintomi (Tabella I). Decisioni successive
(esecuzione di una puntura lombare o di una radiografia del torace,
terapia) vengono modulate nel loro dossier sul valore della conta
leucocitaria (Tabella II).
- Red – high riskPale/mottled/ashen/blueNo response to social cuesAppears ill to a healthcare professionalUnable to rouse or if roused does not stay awakeWeak, high-pitched or continuous cryGruntingTachypnoea:RR > 60 breaths/minuteModerate or severe chest indrawingReduced skin turgorAge 0–3 months, temperature ≥ 38°CAge 3–6 months, temperature ≥ 39°CNon-blanching rashBulging fontanelleNeck stiffnessStatus epilepticusFocal neurological signsFocal seizuresBile-stained vomiting
Tabella
I. I segni e sintomi dell’area rossa nella linea guida sul
bambino febbrile del NICE indicativi di una situazione a rischio di
batteriemia. Per un bambino con più di 3 mesi di età in
presenza di uno o più di questi segni e sintomi viene
consigliata l’esecuzione di una conta leucocitaria.
- Bambini fra 1 e 3 mesi di vita con conta leucocitaria < 5.000 o > 15.000 /mm³Puntura lombareAntibiotico terapia parenteraleBambini di 3 mesi di vita o più con temperatura di 39 o oltre e conta leucocitaria > 20.000/mm³Rx torace
Tabella
II. Strategie relative all’esito della conta leucocitaria in
riferimento all’età del bambino nella linea guida del
NICE. Da notare come anche una conta < 5.000/mm³ viene
identificata come fattore di rischio.
Nell’ambito
della valutazione di un bambino con sospetta appendicite acuta, il
parametro della conta leucocitaria presenta alcune luci e alcune zone
d’ombra. La linea guida sull’argomento sempre del
Cincinnati Children’s Hospital Medical Center3
nella sezione relativa agli esami di laboratorio, recita
testualmente che nessun esame singolo o in combinazione con altri è
risultato predittivo di appendicite acuta nei bambini. Più in
dettaglio: la conta leucocitaria è elevata dall’87 al
92% dei pazienti con appendicite acuta. Dobbiamo quindi considerare
l’aspetto negativo di quel 8-13% di falsi negativi, bambini
cioè con appendicite e conta leucocitaria normale. (Tutti i
lavori a conferma di queste affermazioni sono lavori con grado di
evidenza D: analisi retrospettive).
Una
ricerca recente retrospettiva e prospettica4 proprio
sull’utilità della conta leucocitaria e della
granulocitosi con deviazione a sx della formula, nella diagnosi di
appendicite nel bambino, conclude che una leucocitosi o lo
spostamento a sx della formula possiedono una sensibilità del
79% e insieme una specificità del 94%. Ancora troppi falsi
negativi che rendono poco rassicurante un esame negativo per
escludere una appendicite, mentre l’alta specificità
permette una buona conferma della diagnosi in presenza di leucocitosi
e granulocitosi.
Sia nel
caso del bambino con febbre di causa sconosciuta o del bambino con
sospetta appendicite, il fatto di poter disporre di un sistema
ambulatoriale che da sangue capillare, con una puntura dal dito
(attualmente con i più recenti pungidito veramente indolore)
permette di eseguire una conta e una formula leucocitaria, facilita
notevolmente anche la ripetibilità dell’esame per
verificare incrementi o riduzioni del numero dei leucociti e
monitorare quindi più da vicino l’andamento della
malattia.
Come
eseguire una conta leucocitaria in ambulatorio
Il
sistema diagnostico Unopette era l’unico sistema in commercio
predisposto per eseguire una conta leucocitaria ambulatoriale senza
dover ricorre all’uso della provetta di Thoma Zeiss e del
colorante di Turke, attraverso l’utilizzo associato di una
camera contaglobuli e di un microscopio. La ditta produttrice ne ha
interrotto momentaneamente la produzione. Attualmente una ditta
Italiana produce un sistema analogo chiamato Leuchrom che ha
rimpiazzato il vecchio Unopette.
Il
sistema è caratterizzato da contenitori di plastica con
all’interno del cristal violetto, colorante in grado di
distruggere gli eritrociti e colorare i leucociti per poterli
evidenziare e quindi contare all’interno del reticolo della
camera contaglobuli. Nella confezione sono compresi i capillari da 10
microlitri necessari per la raccolta dell’esatta quantità
di sangue, i contagocce e le lancette monouso per il prelievo
capillare.
Figura
1. Prima di eseguire la conta leucocitaria è bene aver
preparato tutto l’occorrente: i capillari, il flacone del
reattivo, il pungidito indolore caricato con l’apposita
lancetta, la pinzetta per maneggiare il capillare da 10 microlitri e,
a parte, il cotone e il disinfettante.
Figura
2. Il dito andrà massaggiato diverse volte per aumentare
il flusso capillare.
Figura
3. è consigliabile disinfettare il dito con disinfettante
per cute integra
Figura
4. una volta scelta la profondità di puntura del pungidito
indolore a seconda delle dimensioni del dito del bambino e della
quantità di sangue richiesta, si praticherà il prelievo
nella zona mediale o laterale del dito stesso.
Figura
5. È consigliabile asciugare la prima goccia di sangue.
Figura
6. Si raccoglierà il sangue intero appoggiando l’apposito
capillare sulla goccia successiva ottenuta spremendo delicatamente il
dito.
Figura
7. Il capillare andrà riempito completamente e poi se ne
asciugherà l’eventuale eccesso all’esterno.
Figura
8. Il capillare andrà inserito all’interno del
flacone contenente il reattivo.
Figura
9. Il flacone andrà
chiuso con l’apposito contagocce.
Figura
10. Per favorire il passaggio del sangue dal capillare al
colorante si agiterà il flacone con lo stesso movimento del
polso necessario a azzerare la colonna di mercurio nei vecchi
termometri.
Figura
11. Si appoggerà quindi una goccia del liquido ottenuto
fra vetrino coprioggetto e camera contaglobuli in modo che si riempia
il sottile spazio compreso fra le due strutture. A questo punto la
camera contaglobuli è pronta per poter essere valutata al
microscopio.
Figura
12. La camera contaglobuli di Burker. Il vetrino coprioggetti è
tenuto in sede dalle 2 apposite alette metalliche. In questo caso la
camera presenta 2 reticoli disegnati nella struttura, separati da un
incavo che impedisce la commistione del materiale, consentendo quindi
2 letture leucocitarie sullo stesso vetrino.
Figura 13.
Le caratteristiche tecniche minime per un microscopio
ambulatoriale:
- binoculare per sforzare meno la vista
- oculari da 10 ingrandimenti
- almeno 2 obiettivi da 10 e 100 ingrandimenti
- tavolino traslatore
- messa a fuoco macro o micrometrica
Figura 14.
Il reticolo disegnato nella camera contaglobuli di Burker.
È
fondamentalmente suddiviso in nove quadrati grandi delimitati da 3
righe parallele con all’interno quadrati e rettangoli più
piccoli delimitati da 2 righe parallele. I leucociti appaiono come
piccole sfere più o meno rifrangenti a seconda della messa a
fuoco nel microscopio.
Le
lettura della conta andrà eseguita a 100 ingrandimenti,
prodotto fra i 10 ingrandimenti dell’oculare e quelli
dell’obiettivo da 10. A questo ingrandimento si evidenzieranno
uno alla volta i nove quadrati che compongono il reticolo della
camera di Burker.
Una buona
tecnica di conteggio tiene conto del fatto che la distribuzione
casuale delle cellule nella camera durante il suo riempimento quasi
mai è uniforme e quindi suggerisce di considerare la media
delle cellule contate nei 4 quadrati disposti a Y evidenziati in
giallo nella Figura 14 facenti parte dei 9 del reticolo. Il valore
ottenuto dovrà essere moltiplicato per 10 per riportarsi a 1
mm³ e poi moltiplicato per il coefficiente di diluizione del
campione.
Se ad
esempio le conte nei quattro quadrati disposti a Y sono state
rispettivamente di: 40-30-48-34 otterrò come media delle
cellule/quadrato: 38 nel volume di 0,10 mm³.
Quindi
dovrò moltiplicare tale numero per 10 (porto al mm³) e
poi di nuovo moltiplicherò per 10 o per 20 a seconda del
fattore di diluizione (per il Leuchrom dovrò moltiplicare per
20).
Quindi:
38 per 10 per 20 = 7.600 cellule/mm³
Non è
possibile eseguire una formula leucocitaria in camera contaglobuli se
non in modo molto approssimativo e con difficoltà; l’unico
dato sul quale basarsi è la dimensione cellulare
(differenziazione fra granulociti più grandi e linfociti più
piccoli) ma la visione microscopica non è sufficiente per
poter ottenere un dato affidabile.
Come
eseguire una formula leucocitaria in ambulatorio
Attualmente
è possibile eseguire in modo semplice e applicabile alla
normale attività pediatrica quotidiana, una formula
leucocitaria utilizzando i vetrini precolorati Testsimplets che
permettono una distinzione morfologica colorando le cellule (gli
eritrociti rimangono, ma i leucociti vengono evidenziati per la
colorazione di nucleo e citoplasma) avendo comunque a disposizione un
microscopio. In questo modo è possibile valutare
morfologicamente gli eritrociti e i leucociti valutando
percentualmente la distinzione fra polinucleati (granulociti
neutrofili, basofili e eosinofili) e mononucleati (linfociti,
monociti, linfociti attivati) senza però poter valutare il
numero assoluto dei leucociti.
Non è
possibile pensare di effettuare in ambulatorio uno striscio
tradizionale con l'impiego di diversi coloranti e fissanti da
aggiungere in tempi diversi. I vetrini precolorati invece, sono molto
semplici da utilizzare e sufficientemente rapidi. Nella confezione
sono previsti i vetrini con al centro il colorante essiccato
(cresilvioletto) e i vetrini copri oggetto di dimensioni
corrispondenti alla zona reattiva.
Figura
15. Una volta deposta la goccia di sangue sul vetrino
coprioggetti, si capovolge il vetrino stesso per far aderire la
goccia alla porzione colorata del vetrino precolorato.
Figura
16. Si distribuisce la goccia di sangue in modo uniforme premendo
con un qualsiasi oggetto a punta smussa sul copri oggetto, cercando
di eliminare gli eccessi. Con l’esperienza si acquisirà
la valutazione della dimensione ottimale della goccia per ottenere
una distribuzione corretta.
Attesi 5
minuti (tempo necessario affinchè le cellule incorporino il
colorante), il vetrino può essere letto al microscopio. Si
utilizza l’obiettivo da 100 per ottenere 1000 ingrandimenti
definitivi (prodotto fra oculare 10 ingrandimenti e obiettivo 100
ingrandimenti = 1000 ingrandimenti) con l’aggiunta di una
goccia di olio da immersione da porre fra l’obiettivo e il
vetrino.
Figura
17. Per la valutazione della formula, l’obiettivo da 100
ingrandimenti deve essere delicatamente posto quasi a contatto del
vetrino stesso “centrando” la goccia di olio da
immersione.
A questo
punto si dovranno contare almeno 100 cellule leucocitarie e segnarne
l’appartenenza alla classe specifica (linfociti, monoliti,
eosinofili, granulociti neutrofili e per questi ultimi si valuterà
il loro stadio di maturazione sulla base delle segmentazioni del
nucleo: un aumento dei granulociti neutrofili con nucleo poco
segmentato significa tentativo di dismissione in circolo da parte
dell’organismo anche delle cellule più giovani, segno di
gravità dell’infezione).
Si dovrà
analizzare tutta la superficie del vetrino precolorato muovendosi con
il tavolino traslatore del microscopio a zig zag, in quanto alla
periferia tendono a raccogliersi le cellule più grandi come i
neutrofili e i monociti, mentre al centro quelle più piccole
come i linfociti.
Le
variazioni della formula leucocitaria nelle più frequenti
patologie ambulatoriali sono illustrate in Tabella III5.
Non è
possibile eseguire una conta leucocitaria con i vetrini precolorati
non essendoci un reticolo di riferimento, si può solamente
avere una stima indicativa e approssimativa di leucocitosi per campo
di osservazione.
Figura
18. Un granulocita neutrofilo con nucleo plurisegmentato.
Figura
19. Un granulocita eosinofilo con le caratteristiche granulazioni
arancioni. Un aumento percentuale degli eosinofili ematici induce il
sospetto diagnostico di costituzione atopica o di parassitosi.
Figura
20. In alto un granulocita neutrofilo giovane con nucleo ancora
non segmentato insieme a granulociti con nucleo plurisegmentato più
“vecchi”. In basso a destra un piccolo linfocito.
Figura
21. Linfocita atipico.
- neutrofilialinfocitosiInfezione battericaPertosse
(piccoli linfociti non
attivati)Infezione da HH6
(esantema critico)
solo neutrofilia
moderata nei
primissimi giorni poi
neutropenia con
linfocitosi relativaCitomegalovirus
(linfociti atipici)Adenovirus
(in grado di
innalzare anche il
valore di CRP)Epstein Barr Virus
(20-40% di linfociti
atipici)Enterovirus
(coxackie ed
echovirus)TBC cronica
(se acuta:
neutrofilia)Rotavirus
I vetrini
precolorati possono essere utilizzati anche per la valutazione del
muco nasale nel sospetto di rinite allergica. Gli eosinofili
risultano evidenti per le loro caratteristiche granulazioni arancioni
e nidi di tali cellule diffusi nei campi di osservazione identificano
una possibile diatesi allergica.
Conclusioni
Nell’ambito
di un possibile futuro sviluppo della Medicina e della Pediatria nel
territorio con la creazione di strutture ambulatoriali più
evolute ed efficienti, la possibilità di poter disporre di
metodi poco cruenti che permettano di ottenere con relativa facilità
e poco tempo parametri laboratoristici importanti come la conta e la
formula leucocitaria, penso possano essere molto interessanti
soprattutto per il Pediatra di famiglia.
Con un
minimo di formazione e di impegno, ogni Pediatra può, con una
spesa relativa, dotarsi di questi strumenti per migliorare la propria
diagnostica ambulatoriale.
Acquisita
una certa esperienza, il tempo impiegato per valutare questi
parametri può essere valutato in 5 minuti circa, compatibile
con una normale attività ambulatoriale.
Una
alternativa può essere rappresentata dai contaglobuli
automatici sempre da sangue capillare, gravati da un costo elevato e
da una valutazione meccanica che non potrà mai eguagliare una
visione microscopica diretta, estremamente suggestiva e positivamente
soggettiva.
Messaggi
chiave
- Un valore di conta e di formula leucocitaria può essere ottenuto ambulatorialmente da pochi microlitri di sangue capillare utilizzando kit standardizzati e certificati per la raccolta, la processazione e la colorazione del campione, in aggiunta a strumenti quali la camera contaglobuli e il microscopio.
- Conoscere tali parametri ematologici è utile nel bambino con febbre da causa sconosciuta e stato generale compromesso, quando abbiamo un sospetto di appendicite (ma solo per aumentare la probabilità diagnostica in caso di leucocitosi) e in tutta quella serie di patologie in cui la conoscenza del numero totale dei leucociti e la formula percentuale, possono aiutarci nella formulazione della diagnosi e/o per decidere una terapia.
- Il tempo necessario per l’esecuzione di questi esami è variabile in funzione dell’esperienza acquisita: in condizioni ottimali in non più di 5 minuti si ottengono la conta e la formula leucocitaria.
- I due esami possono essere eseguiti singolarmente, ma non è possibile eseguire una formula leucocitaria in camera contaglobuli (se non approssimativa e con difficoltà) e non è possibile eseguire una conta con i vetrini precolorati (se non una stima approssimativa a campo di osservazione).
- Il potenziamento di una struttura pediatrica ambulatoriale sul territorio comprende anche un miglioramento delle possibilità diagnostiche. Tali procedure devono però essere semplici, poco cruente, accurate, rapide e non troppo costose. I metodi descritti per la valutazione della conta e della formula leucocitaria rispondono in modo più che sufficiente a tali requisiti.
Bibliografia
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- Feverish illness in children. Assessment and initial management in children younger than 5 years NICE clinical guideline 47 May 2007 http://www.nice.org.uk/nicemedia/pdf/CG47NICEGuideline.pdf
- Cincinnati Children's Hospital Medical Center. Evidence based clinical practice guideline for emergency appendectomy. Cincinnati (OH): Cincinnati Children's Hospital Medical Center; 2002 Oct. 9 p. [81 references
- The use of white blood cell count and left shift in the diagnosis of appendicitis in children.Wang LT, Prentiss KA, Simon JZ, Ryan DP. Pediatr Emerg Care. 2007 Feb;23(2):69-76
- L’interpretazione dei leucociti nell’esame emocromocitometrico. Russo Mancuso G, La Spina M, Ragusa R, Miraglia V Area Pediatrica N1 anno 5 Gen 2004 29-38
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