Settembre 2008 - Volume XI - numero 7
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Appunti di Terapia
Uso
dei farmaci contro la tosse e il raffreddore negli Stati Uniti dal
1999 al 2006
Membro
della Commissione Nazionale Vaccini
Indirizzo
per corrispondenza: bartolozzi@unifi.it
Sul
numero di agosto di Pediatrics viene riportato il consumo
negli Stati Uniti dei farmaci contro la tosse e il raffreddore: una
pubblicazione che integra bene quanto già detto nel paragrafo
precedente (Vernacchio L, Kelly JP, Kaufman DW, Mitchell AA. Cough
and cold medication use by US children 1999-2006: results from the
Slone Survey. Pediatrics 2008;122:e323-9).
Questi
farmaci comprendono:
- Farmaci contro la tosse (espettoranti e mucolitici)
- Decongestionanti nasali e
- Antistaminici di prima generazione
Vengono
somministrati per curare le infezioni delle vie aeree superiori e
anche alcune malattie allergiche, che interessano le vie aeree
superiori e/o inferiori. Descrizioni di effetti collaterali sono
spesso associati all'uso di queste sostanze, specialmente quando
inavvertitamente vengano superate le dosi consigliate o quando questi
farmaci siano usati nei bambini del primo o del secondo anno di vita.
Il Toxic Exposure Surveillance System riporta, in uno studio
recente, circa 90.000 chiamate e 3 morti accidentali associate
all'uso di farmaci da banco fra i bambini nel 2004 negli Stati
Uniti, insieme a più di 7000 visite ai Dipartimenti di
Emergenza (Schaefer MK et al, 2008). Il CDC riporta oltre 1550 visite
al Dipartimento di Emergenza nel 2004-2005, ancora 3 morti nel 2005
per l'uso di farmaci da banco contro la tosse e il raffreddore
(CDC, 2007). Sempre di recente la Food and Drug Administration
(FDA) non ha approvato l'introduzione in commercio
dell'antistaminico carbinoixamina per i bambini più piccoli
in seguito al rilievo di 21 morti associate all'uso di questo
farmaco in soggetti di meno di due anni. Dosi elevate di questi
farmaci sono risultate legate ad alterazioni neurologiche, a
instabilità cardio-vascolare e a morte nei bambini di meno di
due anni.
Questi
dati sugli effetti collaterali lievi, di media gravità e
gravi, assumono una luce particolare quando si tenga conto
dell'assolutamente non provata efficacia nel modificare sintomi
come la tosse e il raffreddore nei piccoli bambini. Più di
recente (20 dicembre 2007) l'età nell'uso interdetto è
stata innalzata a 6 anni.
La
ricerca ha avuto come scopo quello di arrivare a conoscere l'uso
effettivo di questi farmaci, mediante un'intervista telefonica fra
soggetti scelti a caso: lo studio ha riguardato 4267 bambini di meno
di 18 anni, interrogati dal 1999 al 2006.
In una
data settimana, un farmaco contro la tosse o il raffreddore è
stato usato nel 10,l1% dei bambini statunitensi. Più spesso di
trattava di decongestionanti (6,3%, per lo più
pseudoepinefrina), antistaminici di prima generazione (6,3%, per lo
più clorfeniramina, difenidramina e bromfeniramina), seguiti
da antitosse (4,1%, principalmente destrometorfano) ed espettoranti
(1,5%, quasi esclusivamentre guaifenesin).
Figura
1. Farmaci contro la tosse e il raffreddore usati da bambini,
suddivisi per età

Nel 64,2%
di tutti i prodotti contro la tosse e contro il raffreddore erano
contenute più principi attivi.
L'assunzione
di prodotti antitosse, decongestionanti e antistaminici di prima
generazione è risultata più alta da 2 a 5 anni, seguita
da bambini più giovani di 2 anni. Gli espettoranti erano poco
usati in tutte le età.
Durante
gli anni di studio si è assistito a una continua riduzione
nell'utilizzo.
Gli
Autori concludono che circa 1 bambino su 10 negli Stati Uniti prende
uno di questi farmaci nell'arco di una settimana. Viene
sottolineato che gli effetti collaterali più spesso compaiono
in soggetti nei primi due anni di età.
Figura
2. Prevalenza di assunzione di farmaci contro la tosse,
decongestionanti, espettoranti e antistaminici di prima generazione.

Figura
3. Prevalenza di esposizione ai farmaci contro tosse e
raffreddore a distanza di due anni dal 1999 al 2006.

Questo
studio dimostra che l'uso dei farmaci contro la tosse e contro il
raffreddore è molto diffuso negli Stati Uniti, nonostante la
mancanza di efficacia sia nel controllare che nel ridurre la
frequenza della tosse, che nell'attenuare i sintomi del
raffreddore. Particolarmente grave l'uso nei bambini di meno di due
anni, nei quali è comune l'uso di dosi estrapolate da quelle
dell'adulto.
Considerazioni
personali.
Non penso
che l'uso dei farmaci contro la tosse e il raffreddore sia in
Italia diverso da quello che è stato ritrovato negli Stati
Uniti. Recentemente la commissione pediatrica dell'AIFA si è
pronunciata, in un documento disponibile full text su Medico e
Bambino 2007;26(5):309-315) in merito al profilo di rischio/beneficio
non favorevole per questa classe di farmaci. Il provvedimento
restrittivo preso dall'AIFA di limitazione di utilizzo di questa
classe di farmaci al di sotto dei 12 anni, anche alla luce delle
recenti conferme di pericolosità, và nella giusta
direzione. Avremo modo di riparlarne.
NdR:
Nella rubrica Topics di Medico e Bambino è disponibile un
approfondimento della letteratura sui farmaci decongestionanti
nasali e, più in generale, su quelli per la tosse e il
raffreddore.
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