Dicembre 2006 - Volume IX - numero 10
M&B Pagine Elettroniche
Striscia... la notizia
21
dicembre 2006
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Presidio
Ospedaliero di Monfalcone (Gorizia),
Unità
Operativa di Pediatria
Indirizzo
per corrispondenza:
irene.bruno@tele2.it
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Walt
Disney: un approccio più salutistico nella pubblicità
Dopo il
suo divorzio da Mc Donald's, la Walt Disney ha annunciato che ha
stilato delle nuove linee guida alimentari che focalizzano
l'attenzione su una scelta alimentare più attenta alla
salute. Le linee guida sono indirizzate ai suoi prodotti licenziatari
e alle promozioni indirizzate ai bambini e indicano i limiti della
presenza negli alimenti di calorie, grassi saturi e zuccheri.
L'annuncio riguarda anche il tipo di cibo che verrà servito
all'interno dei suoi parchi di divertimento. L'abbinamento del
marchio Disney con le bevande di Cott Corporation arricchite di
vitamine e l'accordo con Tesco per la distribuzione di stickers in
cui il marchio è abbinato alla frutta, sono stati i primi
passi di questa, anche se tardiva, conversione a una alimentazione
più sana in grado di contribuire a contrastare la grande
diffusione dell'obesità grave infantile.
… anche
se queste scelte sono sempre a metà tra etica doverosa e
interessi commerciali
Misure
per la tutela dei minori sui videofonini
Il
Consiglio dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha
deliberato l'adozione di alcune misure di sicurezza in materia di
tutela dei minori sui terminali mobili di videofonia. In particolare
è stato deciso che gli operatori di comunicazione che offrono
servizi audiovisivi e multimediali su cellulare, il cui contenuto sia
riservato ad un pubblico adulto, debbano adottare un sistema di
protezione (parental control) che consenta di inibire
stabilmente l'accesso del minore a tali contenuti. Tale funzione,
oggetto di una specifica clausola contrattuale espressamente e
separatamente firmata dall'acquirente, dovrà essere attivabile
o disattivabile dal maggiorenne che stipula il contratto, tramite la
digitazione sul terminale di un apposito codice segreto (pin). La
deliberazione, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 285 del 7
dicembre 2006, è stata assunta sulla base degli esiti
dell'indagine conoscitiva in materia di telefonia mobile e minori
svolta dal Consiglio Nazionale degli Utenti.
Natale:
le regole per scegliere 'giocattoli sicuri'
Anche
quest'anno con la festa dell'Immacolata, prende il via ufficialmente
la corsa all'acquisto dei regali per le festività natalizie e,
come sempre, sono i giocattoli i doni più desiderati dai
bambini. Talvolta, però, anche il più piacevole dei
giochi, se scelto con scarsa consapevolezza, può diventare una
minaccia per la salute e l'incolumità dei piccoli. I medici
dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, per orientare i
genitori all'acquisto dei giocattoli sicuri ed evitare danni fisici
ai bambini, hanno realizzato e pubblicato on line due decaloghi:
'Dieci regole per tutelare l'incolumità fisica del bambino' e
'Dieci regole per scegliere il giocattolo a misura di bambino'. Tra
le cause più frequenti - sottolineano i medici del Bambino
Gesù - l'inalazione di piccoli componenti che rischiano di
mettere a repentaglio la vita, specie dei più piccoli. Non
vanno poi trascurate, inoltre, le ferite prodotte da giocattoli
ridotti in pezzi o le reazioni allergiche ai suoi componenti. Tra le
indicazioni fornite dagli psicologi dell'Ospedale Bambino Gesù:
considerare l'età di chi lo riceve; non lasciarsi condizionare
da rigidi schemi maschietto-femminuccia o dal valore economico
dell'oggetto, cui spesso non corrisponde il gradimento da parte del
bambino; non farsi sopraffare dai suggerimenti della pubblicità;
ma, soprattutto, condividere l'esperienza del gioco con i destinatari
del giocattolo una volta scartati i pacchi dei doni.
L'europarlamento
sulla questione internet
BRUXELLES.
Accrescere la tutela dei minori e rispettare la dignità umana
nel settore della radiodiffusione e di Internet: è questo il
contenuto di un documento approvato dall'Europarlamento riunito in
sessione plenaria a Strasburgo, in merito all'alfabetizzazione
mediatica e alla classificazione dei contenuti audiovisivi. Il
Parlamento raccomanda il lancio di campagne di informazione sui
possibili rischi di Internet e chiede la promozione di iniziative
volte ad agevolare l'accesso alla Rete, evitando nel contempo i
contenuti nocivi, in particolare attraverso il ricorso a sistemi di
filtraggio.
Gli
europarlamentari sostengono inoltre l'istituzione di un nome di
dominio di secondo livello generico, come .KID.eu, «riservato
ai siti controllati in permanenza che si impegnino a rispettare i
minori e i loro diritti». Soprattutto, si legge nel documento,
gli europarlamentari «invitano gli Stati membri a prevedere la
distribuzione di kit informativi su come navigare in tutta sicurezza,
come proteggersi grazie ai sistemi di filtraggio e come denunciare o
segnalare contenuti dannosi grazie a numeri telefonici appositi che
d'ora in poi saranno garantiti in tutti gli Stati membri».
Un'attenzione speciale andrà rivolta anche ai formatori e insegnanti che dovranno seguire una formazione permanente sull'uso di Internet e sui pericoli presenti negli spazi di discussione come i forum e le chat.
Un'attenzione speciale andrà rivolta anche ai formatori e insegnanti che dovranno seguire una formazione permanente sull'uso di Internet e sui pericoli presenti negli spazi di discussione come i forum e le chat.
Il
sesso in rete, una lama avvelenata
La
notizia del Corriere della Sera (11 dicembre 2006)
Scrive
Francesco Alberoni:
“Una
ragazza di sedici anni tenta il suicidio perché il suo ex
fidanzato ha inviato a tutti i loro conoscenti le foto erotiche che
le aveva fatto. In una scuola alcuni ragazzi e ragazze di tredici
anni fanno sesso orale e lo diffondono col cellulare. Un'altra
ragazza della stessa età fa foto porno a pagamento. È
solo la punta dell'iceberg.
Perché
succede? Colpa dei telefonini che consentono di fare foto e inviarle
a chiunque? Ma prima si poteva fare lo stesso con le polaroid. La
vera ragione è un'altra: un cambio del costume dovuto a
Internet.
Oggi un ragazzino di 12 anni, cliccando una parola innocua come sesso, può accedere a decine di migliaia di foto o filmati di pornografia estrema: un invito all'imitazione. Fino a pochi anni fa le conoscenze sessuali si sviluppavano in parallelo alle esperienze amorose, oggi vengono fornite da internet nella loro forma più arida, brutale, promiscua. La nuova generazione viene educata al sesso senza il calore, la tenerezza, la ricchezza dell'amore. Il sesso, preso da solo, è leggero, divertimento, gioco, scherzo. Ma nell'essere umano c'è anche l'amore. E l'amore è dramma, perché riguarda l'essere, il senso della vita. L'amore è estasi o tormento, vita o morte. L'amore ci dona la più grande felicità ma anche attesa, angoscia, gelosia, batticuore. E la pallottola leggera del sesso lo può uccidere. Prendiamo due ragazzi di vent'anni profondamente innamorati. È il primo vero grande amore della vita, l'esperienza cruciale che plasmerà il loro futuro. E ora qualcuno manda all'uomo il filmato dei rapporti sessuali che la ragazza ha avuto, nel passato, con un altro, o li mette in Internet. Per l'amore quel filmato è una lama avvelenata, una pallottola sparata nel cuore.
Oggi un ragazzino di 12 anni, cliccando una parola innocua come sesso, può accedere a decine di migliaia di foto o filmati di pornografia estrema: un invito all'imitazione. Fino a pochi anni fa le conoscenze sessuali si sviluppavano in parallelo alle esperienze amorose, oggi vengono fornite da internet nella loro forma più arida, brutale, promiscua. La nuova generazione viene educata al sesso senza il calore, la tenerezza, la ricchezza dell'amore. Il sesso, preso da solo, è leggero, divertimento, gioco, scherzo. Ma nell'essere umano c'è anche l'amore. E l'amore è dramma, perché riguarda l'essere, il senso della vita. L'amore è estasi o tormento, vita o morte. L'amore ci dona la più grande felicità ma anche attesa, angoscia, gelosia, batticuore. E la pallottola leggera del sesso lo può uccidere. Prendiamo due ragazzi di vent'anni profondamente innamorati. È il primo vero grande amore della vita, l'esperienza cruciale che plasmerà il loro futuro. E ora qualcuno manda all'uomo il filmato dei rapporti sessuali che la ragazza ha avuto, nel passato, con un altro, o li mette in Internet. Per l'amore quel filmato è una lama avvelenata, una pallottola sparata nel cuore.
Ogni
civiltà elabora il delicato rapporto sesso-amore, lo insegna
ai bambini e agli adolescenti con grande cura. Noi l'abbiamo lasciato
agli speculatori della pornografia di Internet e non siamo nemmeno
capaci di rendercene conto. La mia è una denuncia e un'accusa:
non basta proteggere i bambini dalla pedofilia, dobbiamo proteggerli
da un'educazione pedopornografica. E non ditemi che non ci sono
rimedi. Non ci sono perché nessuno si è reso conto del
problema e lo ha affrontato. I politici e i magistrati lo studino e
trovino le soluzioni. Sia ben chiaro che non chiedo la messa al bando
della pornografia: gli adulti facciano ciò che vogliono. Ma
venga protetta l'infanzia da un'educazione emozionale che potrebbe
essere catastrofica”.
Il
silenzio non garantisce l'identità religiosa
La
notizia de La Repubblica (19 dicembre 2006).
Fioroni:
"Mai più bavagli al Natale"
ROMA -
Due passaggi chiave nella vita quotidiana della scuola:
l'atteggiamento quotidiano dei docenti e il rapporto con le altre
culture. Le affronta di petto il ministro Fioroni con dichiarazioni e
un provvedimento destinati a far discutere. In sostanza, pugno duro
contro le "mele marce" nel corpo docente e l'invito a non
mettere più "bavagli" al Natale e all'identità
religiosa.
"Ritengo profondamente sbagliato che ci sia qualcuno che pensa che il miglior modo per fare il dialogo sia il silenzio assordante dei divieti. Mi auguro che questo nella scuola italiana non avvenga mai più". Il ministro lo dice inaugurando una mostra di presepi con i bambini di una materna di Roma.
"Ritengo profondamente sbagliato che ci sia qualcuno che pensa che il miglior modo per fare il dialogo sia il silenzio assordante dei divieti. Mi auguro che questo nella scuola italiana non avvenga mai più". Il ministro lo dice inaugurando una mostra di presepi con i bambini di una materna di Roma.
Nel
centro toscano, si ricorderà, è stata vietata la visita
del vescovo in una scuola elementare per non offendere i bambini di
fede musulmana. Ma il ministro si riferiva anche al caso della scuola
di Bolzano che aveva deciso di non far eseguire canti natalizi sempre
per rispetto dei bimbi musulmani presenti nell'istituto.
Questa
rubrica si propone di fornire notizie di interesse sanitario
generale e brevi aggiornamenti dalla letteratura pediatrica
“maggiore". Lo scopo è che il lettore abbia la
sensazione di sfogliare un giornale scegliendo i titoli che
più lo interessano: nessuna pretesa pertanto di sistematicità
e di commento che va oltre il breve riassunto di quelli che sono i
principali risultati e le possibili implicazioni pratiche o di
ricerca. Si parla di opinioni di giornalisti, novità dalla
letteratura, e come tali vanno lette: la storia ci insegna che ogni
commento, ogni ultima novità, non va considerata una verità
assoluta né applicata l'indomani, ma va presa come un
aggiornamento da far maturare nel cassetto attendendo le conferme e i
cambiamenti di opinione che solo il tempo e l'esperienza possono
fornire.
Questa
premessa è anche un invito ai lettori a
essere parte attiva della rubrica. Vi chiediamo di suggerirci
articoli/news/pubblicazioni che avete avuto modo di leggere e che
ritenete meritevoli di segnalazione (scrivete a
irene.bruno@tele2.it).
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