01) L’esame ideale per la diagnosi di infezione urinaria febbrile, che consenta un trattamento al tempo stesso tempestivo e sicuro è:
a) l’urinocoltura
b) l’urinocoltura associata alla conta leucocitaria sulle urine e su stix
c) l’urinocoltura associata all’antibiogramma e al dosaggio della CRP o della calcitonina
d) la conta leucocitaria e batterica, al microscopio, su urine appena emesse

02) La terapia antibiotica di scelta consiste:
a) nella somministrazione di una cefalosporina per os, ma, nel primo anno di vita, per vena
b) nella somministrazione, sempre per os, di amoxicillina + clavulanato o di una ciclosporina, indifferentemente
c) la scelta va mirata sull’antibiogramma

03) In corso di malattia va programmata:
a) un’ecografia renale, in tutti i casi
b) un’ecografia renale e una cistouretrografia
c) un approfondimento per “imaging” va riservato ai casi recidivanti o comunque complessi

04) In presenza di reflusso, un trattamento antibiotico o sulfamidico di prevenzione:
a) è indicato di regola
b) è indicato solo nei casi con reflusso di terzo grado o superiore
c) non modifica la storia naturale della malattia

05) Il trattamento con eritropoietina ricombinante nel pretermine è:
a) esente da effetti indesiderati
b) aumenta il rischio di retinopatia
c) aumenta il rischio di complicanze neurologiche