Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

Giugno 2018 - Volume XXI - numero 6

M&B Pagine Elettroniche

I Poster degli specializzandi

Cerchi una celiachia, trovi... una leucemia
Silvia Molinari
Clinica Pediatrica, Fondazione MBBM, Ospedale “San Gerardo”, Università “Milano Bicocca”, Monza
Indirizzo per corrispondenza: s.molinari3@campus.unimib.it


Un bambino di 3 anni da 2 mesi presenta addominalgia, dolore agli arti inferiori e astenia. Per tale motivo esegue degli esami ematochimici con riscontro di lieve anemia microcitica, piastrine ai limiti inferiori, anti-transglutaminasi e anti-endomisio IgA-positive. Pertanto, nel sospetto di malattia celiaca, viene programmata una esofago-gastro-duodenoscopia (EGDS).
In anamnesi familiare padre con eterozigosi per β-talassemia, madre affetta da malattia celiachia.
Giunge in PS per comparsa nella notte di vomito caffeano, in corso di infezione respiratoria. Agli esami eseguiti Hb: 7,8 g/dl, PTL: 40.000/mm3, GB: 14.600/mm3 con linfocitosi. All’Rx torace affastellamento parenchimale destro.
Il bambino è in buone condizioni generali. Viene ricoverato ed esegue il giorno seguente un’EGDS con biopsie la quale mostra un’atrofia villare suggestiva per celiachia. In attesa degli esiti bioptici inizia una dieta priva di glutine. Come spiegare però la piastrinopenia associata all’anemia? Visto il quadro clinico e l’Rx torace... Che sia un parvovirus? Ad approfondimento diagnostico vengono eseguiti: bilancio marziale, LDH, sangue occulto fecale, elettroforesi dell’emoglobina, striscio di sangue periferico, ecografia dell’addome (risultati nella norma) e sierologie virali tra cui parvovirus. Dopo quasi una settimana di ricovero il bambino sta bene, gioca tranquillo, non presenta più vomito né tosse catarrale, ma l’emoglobina cala ulteriormente fino a 6,2 g/dl, le piastrine scendono fino a 21.000 cell/mm3 e i leucociti si riducono a 2000 cell/mm3, di cui l’80% linfociti, ma soprattutto giunge l’esito del parvovirus: negativo.
Perviene inoltre l’esito della biopsia duodenale: è affetto da malattia celiaca, grado 3 di Marsh. L’emocromo però non torna: tre linee ematopoietiche in progressivo calo; si procede ad aspirato midollare e si pone diagnosi di leucemia linfoblastica acuta tipo BII (LLA BII).

Conclusioni
La LLA è la forma più frequente di leucemia in età pediatrica. Nel nostro caso la sintomatologia iniziale deponeva per una virosi in celiachia. È importante ricordarsi della leucemia in diagnosi differenziale in presenza di anemia e piastrinopenia associate, soprattutto nel contesto di un episodio infettivo, che fa da trigger per l’esordio di una leucemia acuta.



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S. Molinari. Cerchi una celiachia, trovi... una leucemia. Medico e Bambino pagine elettroniche 2018;21(6) https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1806_40.html