Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

Maggio 2018 - Volume XXI - numero 5

M&B Pagine Elettroniche

I Poster degli specializzandi

Ruolo della videocapsula nella diagnosi di morbo di Crohn in Pediatria
Irene Sammartino1, Lucrezia Bruno1, Laura Basciano1, Michele Citrano2, Nicola Cassata2
1Scuola di Specializzazione in Pediatria, Palermo
2UO di Pediatria, Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello, Palermo
Indirizzo per corrispondenza: irenesammartino@libero.it


Un bambino di 8 anni giunge alla nostra attenzione per febbre, dolore addominale, e alternanza di alvo stitico e diarroico. Circa 8 mesi prima, nel corso di un ricovero presso un'altra struttura per dolore addominale e diarrea, aveva eseguito un’ecografia dell’addome con riscontro di ispessimento dell’ultima ansa ileale; esofago-gastro-duodenoscopia (EGDS) e pancolonscopia erano risultate negative ed era stata riscontrata una positività degli ASCA.
Inizia pertanto terapia con formula polimerica con remissione dei sintomi.
Al secondo ricovero riscontriamo un incremento degli indici di flogosi e ipoalbuminemia. All’ecografia dell'addome si mette in evidenza la presenza di lieve dilatazione delle anse del tenue con pareti ispessite e multipli linfonodi, senza chiaro ispessimento delle pareti del colon e dell’ileo distale. L’entero-RM rileva al fianco sinistro e in sede pelvica anse intestinali con parete ispessita con intensificazione del contrasto dopo mezzo di contrasto, e multiple adenopatie mesenteriali. Nel frattempo si intraprende dieta priva di glutine associata a formula polimerica. Per approfondire lo studio del tratto intermedio dell’intestino si esegue ileoscopia con videocapsula posizionata mediante EGDS. Questa rileva multiple erosioni lineari sanguinanti e piccole ulcere nel digiuno prossimale, mentre nel digiuno medio-distale e nell’ileo prossimale si apprezzano multiple ulcere longitudinali, serpiginose, profonde, con fondo ricoperto di fibrina (Figura 1). Viene pertanto confermata la diagnosi di morbo di Crohn e si intraprende terapia con adalimumab seguendo la strategia della top-down therapy.

Figura 1. Ileoscopia con videocapsula: multiple erosioni lineari sanguinanti e piccole ulcere nel digiuno prossimale, mentre nel digiuno medio-distale e nell’ileo prossimale si apprezzano multiple ulcere longitudinali, serpiginose, profonde, con fondo ricoperto di fibrina.


L’ileoscopia con videocapsula permette di studiare tratti non esplorabili con l’endoscopia, visualizzando lesioni di piccole dimensioni, con un basso rischio di complicanze e senza l’impiego di radiazioni ionizzanti. I suoi limiti sono il costo, la limitata esperienza nel bambino, l’impossibilità di eseguire biopsie e il rischio di ritenzione della capsula. Alla diagnosi consente di stabilire l’estensione e la severità delle lesioni del tenue, nel follow-up di valutare la mucosal healing dopo la terapia.



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I. Sammartino, L. Bruno, L. Basciano, M. Citrano, N. Cassata. Ruolo della videocapsula nella diagnosi di morbo di Crohn in Pediatria. Medico e Bambino pagine elettroniche 2018;21(5) https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1805_30.html