Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Settembre 2015 - Volume XVIII - numero 7
M&B Pagine Elettroniche
I Poster degli specializzandi
Il dimagrimento nel bambino obeso, panacea di tutti i mali, cura la steatosi epatica anche in chi presenta una predisposizione genetica
Dipartimento della Donna, del Bambino e di Chirurgia Generale e Specialistica, Seconda Università di Napoli
Indirizzo
per corrispondenza:
pierluigi.marzuillo@gmail.com
Obiettivi - Il gene PNPLA3 codifica per una proteina che idrolizza i trigliceridi a livello epatico. Il polimorfismo rs738409 C→G, codificante per la variante I148M, è stato associato a steatosi epatica. Scopo dello studio è valutare se il decremento ponderale in una popolazione di bambini obesi possa modificare la capacità dell’allele 148M di determinare steatosi.
Metodi - Il polimorfismo è stato analizzato in 129 bambini obesi. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a regime dietetico controllato e a valutazione clinica, antropometrica, metabolica e strumentale (ecografia epatica), prima e dopo la perdita di peso.
Risultati - La frequenza di distribuzione dei differenti genotipi rs738409 del PNPLA3 era in equilibrio di Hardy-Weinberg: 53 pazienti erano omozigoti per l’allele wild type (CC), 51 erano eterozigoti (CG) e 25 omozigoti per l’allele minore (GG). Prima della perdita di peso le ALT erano significativamente aumentate negli omozigoti 148M e negli eterozigoti rispetto agli omozigoti wild type (p = 0,01 e p = 0,02 rispettivamente). La prevalenza della steatosi era del 76% negli omozigoti 148M, del 33% negli eterozigoti e del 17% negli omozigoti 148I (p = 0,01). Gli omozigoti 148M in seguito al decremento ponderale presentavano una maggiore riduzione dei livelli di ALT e della prevalenza della steatosi rispetto agli altri genotipi. I livelli di ALT e la prevalenza della steatosi erano simili tra i vari genotipi dopo la perdita di peso, indicando che il polimorfismo I148M del gene PNPLA3 agisce soltanto in presenza di obesità. I pazienti omozigoti per l’allele minore, a differenza dei portatori degli altri genotipi, mostravano una stretta correlazione tra la riduzione dei livelli di ALT e la riduzione del rapporto vita/altezza (W/Hr).
Conclusioni - La perdita di peso (espressa come riduzione del rapporto vita/altezza) annulla l’effetto dannoso dell’allele 148M del gene PNPLA3. Pertanto i bambini omozigoti per l’allele 148M potrebbero trarre particolare beneficio dal dimagrimento.
Metodi - Il polimorfismo è stato analizzato in 129 bambini obesi. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a regime dietetico controllato e a valutazione clinica, antropometrica, metabolica e strumentale (ecografia epatica), prima e dopo la perdita di peso.
Risultati - La frequenza di distribuzione dei differenti genotipi rs738409 del PNPLA3 era in equilibrio di Hardy-Weinberg: 53 pazienti erano omozigoti per l’allele wild type (CC), 51 erano eterozigoti (CG) e 25 omozigoti per l’allele minore (GG). Prima della perdita di peso le ALT erano significativamente aumentate negli omozigoti 148M e negli eterozigoti rispetto agli omozigoti wild type (p = 0,01 e p = 0,02 rispettivamente). La prevalenza della steatosi era del 76% negli omozigoti 148M, del 33% negli eterozigoti e del 17% negli omozigoti 148I (p = 0,01). Gli omozigoti 148M in seguito al decremento ponderale presentavano una maggiore riduzione dei livelli di ALT e della prevalenza della steatosi rispetto agli altri genotipi. I livelli di ALT e la prevalenza della steatosi erano simili tra i vari genotipi dopo la perdita di peso, indicando che il polimorfismo I148M del gene PNPLA3 agisce soltanto in presenza di obesità. I pazienti omozigoti per l’allele minore, a differenza dei portatori degli altri genotipi, mostravano una stretta correlazione tra la riduzione dei livelli di ALT e la riduzione del rapporto vita/altezza (W/Hr).
Conclusioni - La perdita di peso (espressa come riduzione del rapporto vita/altezza) annulla l’effetto dannoso dell’allele 148M del gene PNPLA3. Pertanto i bambini omozigoti per l’allele 148M potrebbero trarre particolare beneficio dal dimagrimento.
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