Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
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Striscia... la notizia
1Clinica
Pediatrica, IRRCS “Burlo Garofolo”, Trieste
2Redazione
di Medico e Bambino
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Autismo:
discriminare non è da Paese civile
"Quanto
riportato dai mezzi di informazione relativamente al caso di una
bambina affetta da autismo in provincia di Reggio Emilia non è
degno di un Paese civile" è quanto afferma il
Presidente della Società Italiana di Pediatria, Alberto G.
Ugazio a commento della notizia dell'ennesimo maltrattamento che
vede protagonista un minore. "La settimana scorsa -
prosegue Ugazio - oggetto di una situazione analoga era stata una
ragazza down sul litorale laziale. Episodi preoccupanti che
raccontano di un'Italia che non ha rispetto dei propri bambini e -
cosa ancor più grave - dei bambini in condizioni di
particolare fragilità".
Al disagio per l'essere affetti da una malattia, cronica o congenita, si somma il dolore dello stigma, del rifiuto e dell'emarginazione a cui esponiamo questi bambini. I pediatri italiani, attraverso la solida articolazione sul territorio nazionale, fatta di pediatri di libera scelta, di reparti ospedalieri e policlinici dedicati all'assistenza di bambini e ragazzi, possono e devono contribuire a far crescere questo Paese per farlo diventare "un Paese a misura di bambino". "Partire dalla scuola per educare la cittadinanza al rispetto di chi ci sta attorno è solo un inizio che può dare risultati nel medio e lungo periodo. È necessario e impellente - conclude il Presidente della SIP - intervenire con azioni tempestive e capillari quali ad esempio aiutare i genitori e gli insegnanti a conoscere i diritti dei propri piccoli. I bambini ci guardano. Con fiducia e speranza. Dobbiamo essere all'altezza delle aspettative". Fonte: Ufficio stampa SIP Quando
per educare un figlio la madre chiama i carabinieri
Un
ragazzino di 13 anni era ossessionato dai videogiochi. I militari
gli hanno sottratto la Playstation
![]() La
notizia è di quelle degne di far riflettere a più
livelli, e sono domande pressoché tutte scontate: sulla
dipendenza psichica indotta da certi congegni elettronici; sulla
reclusione volontaria cui si sottopone un ragazzo isolandosi dal
mondo esterno; sul potere (quasi nullo?) che ha la famiglia di
rompere questa rassicurante ed estraniante coazione a ripetere;
sulle relazioni «deboli» di padri e madri con i figli;
sul nuovo rapporto degli adolescenti con la realtà
(virtuale e/o fisica) eccetera. Diciamo la verità, anche in
tempi di famiglie in bilico come i nostri, non è facile
accettare alla cieca l'escamotage di quella madre quarantenne
(probabilmente in preda a una crisi di nervi): delegare
all'autorità costituita la propria responsabilità,
per richiamare al mondo il figlio inebetito o in fuga verso altri
pianeti non necessariamente felici, anzi. Ma pur riconoscendo che
non è un gran segno di autorevolezza, non è neanche
difficile mettersi nei suoi panni (a proposito, dov'era il padre,
nel frattempo?): per rompere la routine autistica dell'isolamento
adolescenziale, diciamo alla disperata, possono andar bene anche i
carabinieri. In fondo sappiamo che negli ultimi anni si sono
moltiplicati i casi di adolescenti depressi rimasti barricati
nella propria stanza per anni, vittime di giochi elettronici o di
altre prigioni online: ne è nata anche un'ampia
bibliografia che classifica questi fenomeni generazionali con il
termine giapponese hikikomori, che letteralmente significa
«confinati», «chiamati fuori».
Chiamati
fuori da chi? Da se stessi, al punto da scegliere una non-vita
eremitica (con i piedi in casa delle famiglie d’origine e la
testa nella blogosfera) piuttosto che affrontare la velocità
angosciante del mondo. E non c’è da meravigliarsi che
dal Giappone, dove è nata, questa sindrome ( che porta nei
casi più gravi all’ospedalizzazione o al suicidio)
sia arrivata da anni nei Paesi occidentali, e dunque in Italia.
Certo, il ricorso al carabiniere ha tutta l’evidenza
dell’ultima spiaggia per genitori disperati: la stessa che
induce, appunto, una moglie maltrattata a chiamare il 118. Una
terapia choc. Sarebbe stato molto meglio non arrivare a tanto,
ovvio: evitare l’apartheid domestico (è il sociologo
Zygmunt Bauman a ritenere che ormai si vive in tanti bunker
privati autosufficienti anche all’interno delle proprie
case) e magari favorire nei figli un senso della realtà
attraverso l’imposizione di qualche limite senza
necessariamente aborrire tutto ciò che crea conflitto e
divisione. È pur vero che se in passato si sbagliava per
eccesso di sicurezza autoritaria (che si chiamava autoritarismo),
oggi i genitori sbagliano perché hanno troppo timore di
sbagliare: e preferiscono eclissarsi o evitare di prendere
posizione. Una telefonata tempestiva ai carabinieri risolve le
emergenze (e può essere una fortuna), non aiuta certo a
crescere i propri figli.
Individuazione
e trattamento di ittero neonatale
![]() Niente
di nuovo, forse, per la comune pratica clinica di chi già
applicava le linee guida americane.
Ad
ogni modo le linee guida NICE stabiliscono che nei neonati che
appaiono itterici e che hanno più di 35 settimane di età
gestazionale si dosi la bilirubina con bilirubinometro
transcutaneo. Vengono poi identificati i bambini a maggior rischio
di ittero: quelli nati sotto le 38 settimane di EG, quelli che
hanno avuto dei fratelli con ittero neonatale, quelli allattati
esclusivamente al seno, e quelli che appaiono itterici già
a 24 ore di vita. La NICE ha inoltre stilato dei grafici che
stabiliscono i valori soglia a cui iniziare la fototerapia in base
a età gestazionale e giorni di vita, stabilendo inoltre i
valori per pensare alla fototerapia, alla fototerapia multipla,
alle immunoglobuline ev o alla exchange tranfusion.
Pediatria - lunedì 31 maggio 2010 La
videocapsula è utile e sicura nei bambini
La
videocapsula per endoscopia è sicura e utile nei bambini
che pesano dagli 11,5 kg in su, secondo questo studio pubblicato
su Gastrointestinal Endoscopy.
L’utilità
in campo diagnostico della videocapsula nei bambini è
risultata simile a quella dell’adulto e maggiore che per
l’adulto per quel che riguarda la valutazione di una
sospetta malattia infiammatoria cronica intestinale.
In
questo studio le principali indicazioni alla capsula sono state la
malattia infiammatoria cronica intestinale, la poliposi, il vomito
persistente, la malattia linfoproliferativa post trapianto.
Aumento
virulenza di Clostridium difficile: richiesta di un nuovo
trattamento
![]() Il
cambiamento maggiore sta nelle nuove raccomandazioni che dicono di
scegliere l’antibiotico in base alla gravità della
malattia del paziente. La definizione di malattia lieve moderata o
grave data in queste linee guida si basa sul numero di globuli
bianchi e sui valori della creatinina. La malattia complicata
grave include la presenza di ipotensione o shock o ileo o
megacolon. Queste definizioni sono basate sui sintomi e sugli
esiti valutati durante le epidemie canadesi.
Il
trattamento e la prevenzione delle infezioni ricorrenti è
ancora difficoltoso. Le linee guida indicano che il 6%-25% dei
pazienti presenta una ricorrenza di malattia. Il trattamento con
metronidazolo o vancomicina non previene le eventuali ricorrenze.
Se l’infezione ricorre una seconda volta, il trattamento
viene di solito fatto con boli di vancomicina orale. Per chi non
risponde neppure a questo trattamento le opzioni non sono ancora
definite chiaramente. Esistono due farmaci, indicati per altre
condizioni, che sembrano promettenti per il trattamento del C.
Difficile. Uno è la rifamixina, da utilizzare alla fine del
trattamento con vancomicina, l’altro è la
nitazoxamide che sembrerebbe essere leggermente più
efficace della vancomicina.
Sanità:
Anaao calcola effetti manovra, per giovani medici -37 mila euro
in 3 anni
Roma,
31 mag. (Adnkronos Salute) - Si cominciano a fare i conti sui
tagli della manovra finanziaria messa a punto dal Governo. L'Anaao
Assomed, il principale sindacato della dirigenza medica del Ssn ha
calcolato il peso e le ricadute che il provvedimento avrà
sui medici della sanità pubblica. Solo per i più
giovani, si calcola una perdita di circa 37 mila euro in tre anni.
"Se, come si legge nel testo pubblicato sulla stampa ma non
ancora in Gazzetta Ufficiale 'il trattamento economico complessivo
dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, ivi
compreso il trattamento accessorio, non può superare il
trattamento in godimento nell'anno 2010', ne deriva che i giovani
medici del Ssn subiranno una perdita che potrebbe arrivare fino 37
mila euro nel triennio 2011-2013". Infatti - spiega l'Anaao
Assomed in una nota pubblicata sul sito web - questi
professionisti al raggiungimento dei 5 anni di anzianità di
servizio e al superamento della corrispondente valutazione
tecnico-professionale, hanno diritto su base annua a una
retribuzione di posizione minima contrattuale di 3.608 euro e a un
incremento dell'indennità di rapporto esclusivo pari a
7.648 euro, come previsto anche dal contratto appena sottoscritto,
cui è da aggiungere il mancato incremento contrattuale per
il triennio 2010-2012 (5,5% delle voci retributive). A pagare non
saranno però solo i camici bianchi più giovani. Per
l'Anaao Assomed, "i medici ospedalieri che dal 2011 al 2013,
a causa della carenza di organico legata al blocco del turn over,
per garantire la continuità assistenziale verranno chiamati
a effettuare straordinario, turni notturni, festivi e reperibilità
in eccesso rispetto al 2010, non riceveranno la relativa
remunerazione del lavoro svolto. A dispetto dell'articolo 36 della
Costituzione che stabilisce che il lavoratore ha diritto a una
retribuzione proporzionata alla quantità e qualità
del suo lavoro". Nella stessa situazione potrebbero trovarsi
anche i direttori di struttura complessa e i responsabili di
struttura semplice nominati nel periodo 2011-2013. Professionisti
che, calcola l'Anaao Assomed, "avrebbero il riconoscimento
giuridico della nuova posizione, ma non gli incrementi economici
rinviati al 2014". Per il principale sindacato della
dirigenza medica del Ssn, "l'iniquità è del
tutto evidente nel confronto con i manager del settore pubblico, a
cui viene chiesto solo un contributo forzoso del 5% per la quota
parte di retribuzione superiore a 90mila euro, del settore privato
nemmeno chiamati a contribuire al risanamento dei conti. Inoltre -
conclude l'Anaao Assomed - emerge anche un profilo di
incostituzionalità per il taglio chirurgico degli stipendi
fatto dai tecnici di via XX Settembre poiché discrimina in
modo selettivo una categoria di cittadini".
I
medici convenzionati compatti dicono no al blocco contrattuale
![]() Galenici
pediatrici: audizione al Css
Prosegue
l'impegno della Federazione per la promozione della galenica
![]() «Siamo
soddisfatti di questo primo passo. La Federazione ribadisce così
il suo impegno per questo aspetto qualificante della professione,
che sottolinea ulteriormente il ruolo del farmacista nell'accesso
alle cure in ospedale e sul territorio, Anche in questo momento
obiettivamente non facile la Federazione prosegue nella sua azione
tesa a mettere la figura del farmacista al centro del servizio
sanitario. La tematica dello confezionamento sarà ora
affrontata nella prossima sessione plenaria del Consiglio
superiore di sanità prevista per i primi giorni di luglio»
ha concluso Mandelli.
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Questa
rubrica si propone di fornire notizie di interesse sanitario generale
e brevi aggiornamenti dalla letteratura pediatrica “maggiore".
Lo scopo è che il lettore abbia la sensazione di sfogliare un
giornale scegliendo i titoli che più lo interessano: nessuna
pretesa pertanto di sistematicità e di commento che va oltre
il breve riassunto di quelli che sono i principali risultati e le
possibili implicazioni pratiche o di ricerca. Si parla di opinioni di
giornalisti, novità dalla letteratura, e come tali vanno
lette: la storia ci insegna che ogni commento, ogni ultima novità,
non va considerata una verità assoluta né applicata
l’indomani, ma va presa come un aggiornamento da far maturare
nel cassetto attendendo le conferme e i cambiamenti di opinione che
solo il tempo e l’esperienza possono fornire. Questa premessa è
anche un invito ai lettori a essere parte attiva della rubrica. Vi
chiediamo di suggerirci articoli/news/pubblicazioni che avete avuto
modo di leggere e che ritenete meritevoli di segnalazione (scrivete a
brunoi@burlo.trieste.it;
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