Giugno 2010 - Volume XXIX - numero 6

Medico e Bambino


La pagina gialla

Pandemia H1N1, OMS e conflitto di interessi: chi sono i cospiratori?
Contagio, diffusione e morbilità comparata dell’influenza stagionale e dell’H1N1: zero a zero
Tosse cronica e reflusso gastroesofageo: basta, basta, basta!
Malformazioni congenite e acido valproico nel primo trimestre di gravidanza
Reumatismo articolare acuto: è tempo di aggiornare i criteri di Jones?
Basta un po’ di zucchero...
I mitocondri: cavalli di Troia che accendono la flogosi?
Confronti 2010. E i trucchi del mestiere…

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a cura di Alessandro Ventura
Pandemia H1N1, OMS e conflitto di interessi: chi sono i cospiratori?; Contagio, diffusione e morbilità comparata dell’influenza stagionale e dell’H1N1: zero a zero; Tosse cronica e reflusso gastroesofageo: basta, basta, basta!; Malformazioni congenite e acido valproico nel primo trimestre di gravidanza; Reumatismo articolare acuto: è tempo di aggiornare i criteri di Jones?; Basta un po’ di zucchero...; I mitocondri: cavalli di Troia che accendono la flogosi?; Confronti 2010. E i trucchi del mestiere…
Medico e Bambino 2010;29(6):353-354 https://www.medicoebambino.com/?id=1006_353.pdf


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Vera pandemia o bufala?
Secondo i detrattori, la pandemia da H1N1-2009 non ha le carte in regola per essere definita tale e l’OMS avrebbe compiuto una forzatura, modificando i criteri che la definiscono a ridosso della proclamazione. Ma tale ricostruzione è un falso che purtroppo ha avuto eccessiva eco mediatica fino a trovare risonanza in rispettabili riviste scientifiche. Il lavoro di elaborazione del piano di preparazione pandemico, compresa la definizione dei criteri, è iniziato nel 2007 e si è concluso con il testo definivo di febbraio 2009, diversi mesi prima della comparsa del nuovo virus (http://www.who.int/mediacentre/news/statements/2010/letter_bmj_20100608/en/index.html). A essere cambiata è stata solo una tra le decine di pagine presenti sul sito dell’OMS in cui si illustravano, con un occhio rivolto all'influenza aviaria, i rischi di una possibile pandemia devastante, su modello di quella del 1918.

Vincent Racaniello, uno dei più stimati virologi americani, professore alla Columbia University, inizialmente ha espresso posizioni molto caute e ha messo in discussione l’esistenza stessa della pandemia, in quanto sostenuta da un virus non totalmente nuovo. Alla luce delle acquisizioni scientifiche che sono emerse successivamente (analogie strutturali e immunologiche tra il virus attuale e quello del 1918), in un’ intervista rilasciata al CIDRAP ad aprile di quest’anno, ha dichiarato: <Il fatto che lo stagionale H1N1 e il pandemico H1N1 abbiano lo stesso sottotipo nasconde quanto grandi siano le loro differenze. Il sottotipo è una definizione artificiale. L’ H1N1 pandemico è tanto diverso dal precedente stagionale H1N1 come lo è dall’H3N2. Noi dovremmo abituarci all’idea che una pandemia possa essere causata dallo stesso sottotipo>.
(http://www.cidrap.umn.edu//cidrap/content/influenza/swineflu/news/apr2310pandemic-jw.html)

A dimostrazione della benignità del virus, nella Pagina Gialla viene riportato un articolo pubblicato sul NEJM, ad opera di ricercatori di Hong-Kong, che dimostrerebbe la sostanziale analogia tra il virus pandemico e quello stagionale in termini di caratteristiche epidemiologiche. Ma va precisato che si tratta di un lavoro su un campione molto ristretto, che si propone di valutare solo la trasmissibilità del virus e poco può dirci sulla virulenza. Sul New England sono stati pubblicati altri lavori, come una fondamentale rassegna delle conoscenze acquisite fino a quel momento da parte di ricercatori di varia provenienza (http://content.nejm.org/cgi/reprint/362/18/1708.pdf ) o un interessante studio sui casi pediatrici in Argentina (http://content.nejm.org/cgi/reprint/NEJMoa0907673.pdf). In essi viene chiaramente documentata la maggiore pericolosità del virus pandemico. Ma volendo restare al confronto diretto con il virus stagionale, cito un articolo pubblicato su PlosOne in cui emerge che in India, dove i due virus erano presenti in contemporanea, la probabilità di essere ricoverati per influenza pandemica è stata 1,7 volte superiore rispetto alla influenza stagionale e la letalità 6 volte superiore.
(http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0010540?
utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+plosone%2FPLoSONE+%28PLoS+ONE+Alerts%3A+New+Articles%29)

Dai resoconti a livello mondiale risulta che ad essere colpiti duramente sono persone giovani, bambini non solo delle prime età, donne in gravidanza, spesso
privi di fattori di rischio. Questi soggetti vengono sostanzialmente risparmiati dalle influenze stagionali, mentre il loro coinvolgimento costituisce un carattere distintivo di questa come di precedenti pandemie.


Stefano Prandoni
Pediatra di famiglia
gioved�, 19 Agosto 2010, ore 11:45