IL CASO DEL VACCINO CONTRO IL MORBILLO

SANITA' E DISINFORMAZIONE: IL CASO DEL VACCINO CONTRO IL MORBILLO
marted�, 3 Giugno 2014, ore 16:00
Questo che segue è l'inizio di un bellissimo articolo pubblicato il 31 Maggio sulla "Stampa" a firma di Elena Cattaneo, senatrice a vita, scienziata e docente all’Università di Milano, Gilberto Corbellini, storico e filosofo della medicina all’Università la Sapienza e Michele De Luca, professore di biochimica all’Università di Modena e Reggio Emilia in merito alla trasmissione "Le Iene" che questa volta si è occupata in modo indegno delle vaccinazioni e dei possibili rischi.

"Siamo cittadini italiani di una generazione che ha epigeneticamente introiettato la tolleranza, ma non troviamo un argomento etico valido per giustificare coloro che gettano benzina sul fuoco della sofferenza causata da gravissime malattie, per generare conflitti tra malati, scienziati, medici e politici. In sostanza, tra scienza e società. Stiamo parlano degli autori e realizzatori del programma «Le Iene». Dopo aver «pubblicizzato e dato luce» all’imbroglio di Stamina, coinvolgendo pazienti con gravi patologie neurodegenerative, il programma di Davide Parenti si è lanciato nell’esplorazione di tutte le possibili operazioni di disinformazione ai danni dei malati che fossero mediaticamente appetibili. Occorre una buona dose di malvagità, malevolenza, narcisismo, assenza di vergogna, etc. per perseguire così insistentemente nell’opera di aggravare le sofferenze altrui. E’ per questo, anche, che non troviamo argomenti validi per evitare di sollevare un problema che Davide Parenti e i suoi hanno già provato a far passare, cosa che non è, come la richiesta di un bavaglio alla loro libertà di espressione. Infatti, vediamo cosa stanno facendo, ancora, costoro...."

L'Associazione Culturale Pediatri su questa vicenda scrive una lettera alla cortese attenzione

del Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin,
del Garante per l’Infanzia, Dott Vincenzo Spadafora,
del Comitato Applicazione Codice Media e Minori, Ministero Sviluppo Economico


Questo il testo della lettera che, come rivista Medico e Bambino, condividiamo pienamente:

L’Associazione Culturale Pediatri segnala alla Vostra attenzione la grave opera di disinformazione sanitaria attuata dal servizio della trasmissione tv LE IENE – a firma della “iena” Matteo Viviani – andato in onda il 28 maggio u.s.
Prendendo spunto dalla situazione di due famiglie con figli portatori di gravi handicap, si parlava di indennizzi ricevuti in un caso e disattesi nell’altro, rispetto a danni causati dalle vaccinazioni obbligatorie.
I due adolescenti sono infatti affetti uno da autismo e l’altro da paralisi cerebrale infantile. Il messaggio durante il servizio era chiaro: i vaccini possono causare autismo e paralisi cerebrale.
Tuttavia, non è stata esibita alcuna prova di causalità se non, in un caso il giudizio (solamente riferito e non in prima persona) effettuato da un medico primario e, nel secondo della commissione di un tribunale militare. La trasmissione Le Iene, in particolare, si è già fatta attiva promotrice di campagne, con servizi tv di dubbia eticità, a supporto di iniziative sconfessate dalla comunità scientifica, con pesanti risvolti giudiziari, il caso STAMINA su tutte.

Chiediamo alle istituzioni competenti di voler intervenire affinché chiunque tratti argomenti così complessi lo faccia con responsabilità, rigore scientifico e moderazione e soprattutto nel reale interesse generale e non per scopi sensazionalistici.

Ricordiamo infatti che l’unica connessione dimostrata tra le vaccinazioni e un esito di Paralisi cerebrale infantile e di Disturbo pervasivo dello sviluppo è quella temporale.
La letteratura scientifica internazionale ci informa che il momento in cui si verifica il danno che porterà all’autismo si colloca nella fase prenatale dello sviluppo cerebrale e, dunque, in qualità di medici pediatri a contatto giornaliero nei nostri ospedali e nei nostri ambulatori con bambini affetti da ogni tipo di patologia, vogliamo ribadire con convinzione che:
- la “Sindrome autistica postvaccinale” non esiste, è un falso storico, poiché si tratta di una “diagnosi” formulata in modo
subdolo e scorretto basata solamente su un rapporto temporale e non su un dimostrato rapporto di causa-effetto. L’autismo si manifesta a due-tre anni, quindi dopo la vaccinazione MPR effettuata, come noto, a 13-15 mesi, questo è il fondamento della pseudo diagnosi.

Servizi sui mass media come quello delle Iene rappresentano, a nostro avviso, un grave atto di arbitrario intervento contro la sanità pubblica perché creano allarmismi nelle famiglie, producendo inevitabilmente il risultato di allontanare i genitori dalle vaccinazioni. Non ci stancheremo mai di ribadire che con la riduzione delle coperture vaccinali aumenteranno le malattie con le loro complicanze, oggi prevenute proprio dai vaccini.

Vogliamo dire agli autori del servizio TV e a chi si occupa nel mondo dell’informazione di temi così delicati, che è doveroso approfondire adeguatamente la materia trattata, coinvolgendo nell’analisi scienziati indipendenti in grado di fornire risposte significative, realmente utili per le famiglie.
Non si può seminare ancora, e in maniera superficiale, il dubbio che i vaccini siano dannosi.
Grazie alle vaccinazioni di massa la mortalità infantile nel nostro Paese è stata quasi azzerata, e in particolare nel caso del vaccino Morbillo-Rosolia–Parotite, chi si occupa di informazione deve considerare e approfondire lo scenario che si realizzerebbe con il ritorno di una malattia dagli esiti invalidanti dimostrati per un bambino su mille come il morbillo.
Certi di aver stimolato la vostra sensibilità su un tema così importante per la salute dei più indifesi tra i cittadini, inviamo i nostri più cari saluti.

Dr. Paolo Siani, presidente ACP
Dr. Rosario Cavallo, responsabile ACP Gruppo Vaccini




 
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